Il mattino seguente non si presenta con le migliori intenzioni. Già il fatto di vederlo appena sveglia mi fa incazzare. Ma d'altronde che posso farci? Sono io che mi sono cacciata in questo guaio. Tra sei giorni sarà finita.
Ci siamo solo noi. Sierra dorme e il signor Dallas è a lavoro.
Sono seduta di fronte a lui mangiando un biscotto al cioccolato. Lo fisso, sembra come se mi fossi incantata e non riesco più a distogliere lo sguardo da lui.
Come posso dimenticare le parole di ieri sera, tutto ciò che abbiamo passato insieme e i due anni senza sentirci? Non si può dimenticare una persona che ti ha regalato così tanto.
Ci pensavo spesso a lui e la mia paura più grande era che mi dimenticasse.
Ieri mi ha detto che non mi ha dimenticato, ma io so che è una stronzata. Lo si capisce.
Non so come lui abbia fatto, ma ci è riuscito: mi ha dimenticato.
Una persona che non dimentica non si comporta come si è comportato lui con me. Non se n'è fregato di come stavo o di come sono stata. Perche questa è la verità: a lui non importa di me.
Mi ha buttato nel cesto dei ricordi lontani come si fa con la spazzatura e mi ha rimasto lì, in quel cesto pieno di cose brutte, pieno dei suoi mostri del passato. Sono stata buttata nel dimenticatoio più profondo, da una persona che speravo non lo facesse mai: Lui.
Sarò davvero solo un mostro del passato? Una delle sue tante ex che è ritornata per rompergli le palle? Pensa questo di me?
Quanto vorrei entrargli in testa e capire cosa pensa. Quante cose scoprirei lì dentro? Rivivrei tutto ciò che ha vissuto lui. Saprei la verità.
Quante volte avrei voluto mandargli un messaggio con su scritto 'ogni tanto mi pensi?'. Sarebbe stato stupido ed anche sbagliato nei miei confronti, ma vorrei saperlo.
"A cosa stai pensando?" Mi chiede risvegliandomi dal mio stato di trans.
Lo guardo confusa."Mi stavi fissando come se fossi imbambolata. A cosa pensavi?"
A cosa pensavo? A te.
"A nulla, cioè, a cosa dovrei far.." iniziò a parlare, ma lui mi interrompe."Leigh, quello che ti ho detto ieri, che non ti ho mai dimenticato è vero."
"Cameron non.." mi interrompe nuovamente.
Ha preso sto vizio oggi?"Non ti ho mai dimenticato. Chiedevo di te, spesso. Altre volte tornavo a casa ubriaco. Non potevo tornare da te. Avrei potuto mandarti un messaggio, farti una telefonata, avrei potuto prendere il primo aereo per Londra e venire da te, ma non l'ho fatto. Non ne ho avuto il coraggio. Ho pensato che fosse stupido. Stupido perché sono stato io a lasciarti..ma pensandoci bene quello ad essere stato stupido sono io. Non ti ho rincorso, ma ti ho aspettato per tanto tempo."
"Avresti potuto aspettare ancora un po'." sussurro.
"Cosa?"
"Niente. Continua." Prende un profondo respiro e continua."Poi è tornata Madison. Era passato troppo tempo, ma speravo in un tuo messaggio. Sempre. Anche se sono stato io a sbagliare e l'ho capito, solo che era troppo tardi. Era la verità: non ce la facevo ad affrontare una situazione a distanza, ma avrei potuto superare tutto sapendo di avere te al mio fianco. Scusami."
"Ok." Dico freddamente.
"Ok? Solo ok?" Risponde incredulo."Si Cameron. Solo ok. Non si possono dimenticare due anni appresso a te, aspettando un tuo cazzo di messaggio o una tua comparsa sulle videochat con Sierra. Avrei voluto vederti almeno di sfuggita in una di quelle videochat. Non ti avrei chiesto di parlare con me, di dirmi che mi amavi e che sarei dovuta restare. Almeno un cenno di mano. Un 'hey, come stai?' o anche solo un 'hey.' Ma niente di tutto ciò è arrivato da parte tua. Nessun segnale per farmi capire che non mi avevi dimenticato. Niente di niente. E mi sta bene cosi, Cameron. Fortunatamente ho trovato una persona che mi rende felice e quella non sei tu." Mi alzo da tavola.
"E, un ultima cosa: grazie per avermi distrutto per due anni." Mi volto per andarmene e lui non mi ferma.
Salgo le scala e vado nella stanza di Sierra chiudendo la porta alle mie spalle, o meglio dire: sbattendola.
A quel rumore Sierra sobbalza dal letto.
La sua faccia tranquilla e riposata si tramuta in una spaventata ed estremamente terrorizzata.
"Chi è? Che è successo? Vi ucciderò!" Dice traumatizzata mentre io rido.Si gira lentamente a mo' di assassino e mi squadra da capo a piedi. La fisso spaventata e lei tira un sospiro di sollievo.
"Sei pazza? Mi hai fatto spaventare!" Mi lancia un cuscino contro.
"Che bel buongiorno!" Ridacchio.
"Mh..mio padre non c'è?" Chiede stropicciandosi gli occhi con le mani.
"No, è a lavoro."
"Cameron?"
"Di sotto.""Va tutto bene?" Chiede preoccupata. Probabilmente la mia espressione non è più normale come prima.
"Abbiamo parlato ieri ed anche ora..dei..beh, dei due anni in cui non ci siamo sentiti."
Si posiziona per bene sul mio letto e mi guarda con occhi sbarrati. Sembra che non si sia svegliata ora."Ieri mi ha detto che non mi ha mai dimenticato e stamattina mi ha assicurato che è così. In entrambe le situazioni l'ho risposto in malo modo."
"Hai fatto bene!" Risponde squillante."Anche io ho parlato con Dylan..quando ci avete rimasti soli sul divano.."
"Dio, Sierra quando avevi intenzione di dirmelo?" Le dico.
"Quando dovevo dirtelo, stupida? Quando c'erano tutti davanti?" Sbuffa divertita.
"Racconta dai!" Esclamo."Beh, abbiamo chiarito che non eravamo coscienti di ciò che stavamo facendo e che quindi da oggi in poi avremmo fatto..ehm..finta di niente."
"Non mi sembri così contenta o sollevata." Le dico sinceramente.
"Beh..in effetti..io non voglio dimenticare quel bacio."
"Non farlo." Dico non capendo e lei annuisce senza continuare la conversazione."Beh, dai va' a fare colazione, io vado a cambiarmi. Dopo andremo a prendere i miei vestiti!" La avverto entusiasta e lei annuisce sorridente.
Mi dirigo in bagno e mi vesto velocemente. Dopo aver finito esco e un polso tiene fermo il mio braccio. Cameron.
Mi giro verso di lui con una forza innata che quasi la testa si sarebbe staccata dal collo. Fisso i suoi occhi scuri e non riesco a decifrare cosa contengono.
Tristezza? Delusione? Non so spiegarlo. So solo che non è uno sguardo uguale a tutti gli altri. Non è malizioso, né furbo. Non c'è traccia di malizia.Aspetto che continui, ma non lo fa. I nostri occhi restano incastrati a vicenda e nessuno ha il coraggio di parlare, finché non prendo parola io.
"E se ti chiedessi di instaurare un rapporto d'amicizia? Un sincero rapporto d'amicizia?"
Ha idea di cosa mi sta chiedendo? Ma non posso dirgli di no. Ho sempre voluto che avessimo un rapporto nonostante fossi fidanzata con Charlie ed ora che me lo sta servendo su un piatto d'argento non posso rifiutare.
"Va bene. Solo amici." Dico seria.
"Solo amici." Ripete sorridendomi.
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Never without you.
Fanfiction•COMPLETATO.• •SEQUEL DI EYES FULL OF YOU.• Dopo due anni, Leighton torna a New York e ciò determinerà una serie di cambiamenti. Inoltre avrà delle sorprese che non si aspetterà minimamente. Intanto Cameron, deciso a farsi una nuova vita, cambia rad...