Capitolo 32.

4.3K 162 11
                                    

L'indomani.
Stamattina mi sono svegliata un po' stordita ma leggermente più felice dei giorni scorsi. Ciò che è successo ieri mi ha stupito, ovviamente in positivo, e sono stata felice di sapere che almeno qualcuno ci sarà per me.

Avevo progettato di uscire con Charlie questa sera sia per dirgli del bambino sia per passare un po' di tempo insieme. Ci siamo allontanati molto in questo periodo e, per quanto possa essere insospettita nei suoi comportamenti, non posso dire che non lo voglio bene. Si, è vero, il mio sentimento per lui è svanito del tutto nel corso dei mesi, ma non significa nulla.

Apro la porta per uscire dal mio ufficio ed entrare in quello del mio ragazzo.
Sospiro e busso.
"Avanti." dice ed apro la porta. I suoi occhi chiari sono rivolti verso un documento mentre io aspetto che mi noti. Mi schiarisco la voce e i suoi grandi occhi mi guardano.

"Tesoro." dice alzandosi e venendo verso di me.
"Ti sei fatta un po' più grassa..ma stai bene anche cosi." lo guardo con un sopracciglio alzato.
Ma come può dire vicino ad una ragazza 'ti sei fatta un po' più grassa.'? Che ringrazi Dio, perché se fossi stata un'altra gli avrei dato un bel calcio.

"Già.." dico sorridendo imbarazzata. "Avevo pensato che potremmo passare un po' di tempo insieme stasera visto che non ci stiamo vedendo molto spesso."
"Per me va benissimo, piccola." dice avvicinandosi e dandomi un bacio sulle labbra.
"Ottimo." dico sorridendogli e uscendo dalla porta.

Cammino per il corridoio finché non incontro papà.
"Hey tesoro."
"Papà." dico abbracciandolo.
"Hai risolto? Hai fatto ciò che dovevi fare?" mi chiede. Già so a cosa si riferisce: Charlie.
"Ho pensato di uscire con lui stasera per raccontarglielo." dico andando verso il distributore per prendere un caffè.
"Spero vada bene." sorride dolcemente.
"Anche io papà, lo spero." sorrido.

Si guarda intorno e, vedendo che non c'è nessuno tra i paraggi, accarezza la mia pancia e gli dà un bacio. Ridacchio. È una cosa stupenda vedere mio padre che accarezza la mia pancia che contiene il mio bambino e il suo nipotino. È una cosa eccezionale e dolce.

Si alza e mi dà un bacio sulla guancia.
"Torno in ufficio amore, a dopo."
"A dopo papà." dico salutandolo e vedendolo allontanarsi.
****
Sono le 17.30. La giornata di lavoro è proseguita bene. Ho pranzato con Charlie e sembra che si sia più sciolto rispetto alle ultime volte che ci siamo visti. Ha scherzato e ha riso come se non fosse successo nulla, a differenza delle altre volte che sembrava un blocco di ghiaccio e sembrava che fosse con me tanto per starci. Ci siamo salutati e mi ha detto che sarebbe passato a prendermi alle nove in punto.

Sono appena tornata a casa e sono stanchissima poiché mi sono svegliata presto.
"Sono a casa." urlo sentendo il rumore delle posate scontrarsi contro il pavimento.
"Amore." mi viene incontro mamma. "Come ti senti oggi?"
"Bene mamma." sorrido.
"E come sta il mio nipotino?" ridacchio nel sentire quel nomignolo.
"Bene, almeno spero..Tra due settimane dovrò andare dal ginecologo. Mi accompagnate vero?"
"Certo, anche se..tu lo sai, beh.." la interrompo.
"Dovrebbe accompagnarmi Cameron poiché è il padre del bambino, si lo so." dico malinconica. È un punto fisso ormai, Cameron intendo.

Mi dirigo verso il frigo e vedo che c'è una fetta di torta.
"Oddio di chi è questa torta?" dico prendendola. È una torta al cioccolato, la mia preferita.
"Avevo pensato di usarla per stasera, di mangiarla insieme..principalmente l'ho presa per te.."
"Quindi posso prenderne una fetta." dico con l'acquolina in bocca, scommetto di avere anche gli occhi lucidi. Quando vedo una torta al cioccolato niente può distrarmi.
****
Credo che sia impossibile indossare un vestitino con questo piccolo pancino, quindi decido di indossare un leggins con una maglia larga e le mie scarpe bianche. Piastro i capelli lasciandoli lisci e mi trucco con solo un filo di eye-liner.

Sono le 9, sono pronta.
Prendo la mia giacca nera e scendo in cucina aspettando il messaggio di Charlie.
"Con chi vai? Dove vai? Stai andando a chiarire con Cameron? Oddio dimmi di sì!" mia sorella si alza dalla sedia venendomi incontro. Ogni cosa deve ricordarmelo ed è una cosa che fa male.
"Credo che capirai che abbiamo chiarito solo quando varcheremo la soglia di questa casa insieme." ridacchio. È la verità, lo penso realmente.

Il mio telefono vibra: sono due messaggi. Uno è di Charlie e mi dice che è fuori, mentre l'altro è di Sierra. Lo apro e sorrido.
"Stai attenta, baby.
xoxo, Sierra&Lola." Le rispondo dicendole di stare tranquille e, dopo aver salutato i miei, esco fuori.

Charlie mi aspetta nella sua auto nera. Entro e lo saluto con un bacio.
"Dove mi porti stasera?" dico ridacchiando.
"Dove vuoi andare stasera?" dice ridendo.
"Mh, non so.."
"Vabbe, dai, fai fare a me."

Mette in moto l'auto e partiamo. Qualche ora dopo siamo arrivati in un ristorante. Sui tavoli bianchi ci sono delle candele e un mazzo di fiori.

"Dovrei definirla una cena a lume di candela?" rido e lui fa lo stesso.
"Possibile." dice facendomi accomodare di fronte a lui. Sento che la serata andrà molto bene.
****
La cena è stata ottima e mi sono davvero sorpresa del fatto che Charlie mi abbia portato in quel piccolo ristorante.

Ora siamo a pochi metri dalla mia casa e si sa avvicinando la parte più difficile della serata.

Ci fermiamo fuori casa mia. Siamo in macchina e lui spegne il motore. Credo sia il momento di parlargliene.

"Charlie, devo parlarti di una cosa." dico girando il viso verso di lui e rivolgendogli il mio sguardo.
"Dimmi."
"Beh, sembra assurdo, ma credo sia giusto che tu lo sappia." inizio. "Io..sono incinta.. Il bambino non è tuo a quanto hai potuto capire ed era per questo che nel corso dei mesi, quando tu volevi farlo io non volevo..mi dispiace di averti tradita Charlie e non credo che sia giusto continuare a stare con te mentre ho in grembo un bambino che non è tuo." dico tutto ad un fiato.

Ride istericamente. Ride? Lo guardo confuso e lui mi stringe forte il braccio destro.
"Stronza, credevi che non lo sapessi?" dice e mi dà uno schiaffo. 'Non è reale, non è reale. Tra qualche minuto ti sveglierai nel tuo bel letto, Leighton, stai tranquilla.' mi ripeto mentre lui mi picchia. Credo che possa morire con questi schiaffi. Mi riempie di parole, mi chiama 'puttana' o 'stronza'.
"Lasciami andare." urlo più volte, ma lui continua a maltrattarmi.

"Sei una puttana e ora patirai le pene dell'inferno." prende una siringa e me la infila nel braccio. Piango.
"Buonanotte amore mio." dice con voce crudele.

Non so cosa mi sta succedendo. Improvvisamente le palpebre si fanno pesanti e non vedo né sento nulla. Sono stata risucchiata in un buio, un buio senza fine.
__________
Ciao ragazzii!
Due capitoli in una giornata, sorpresaa!

Allora, vi aspettavate che Charlie fosse così? O credevate che fosse diverso?⚡️

Spero che questa sorpresa vi sia piaciuta e, soprattutto, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Un bacio, al prossimo capitolo.💋
Bye bye‼️✨

Never without you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora