Infilo la mia giacca pesante e la chiudo facendo scorgere solo il pantalone del mio pigiama e le enormi ciabatte.
Mi affaccio alla finestra credendo sia uno scherzo invece no: la sua macchina è parcheggiata fuori casa mia e lui è poggiato delicatamente su di essa. Indossa una camicia bianca e un pantalone nero e i suoi capelli sono pieni di gel. Ha uno sguardo perso nel vuoto. Avrà saputo da Sierra che sono incinta? Avrà trovato il test? Mio Dio, mi viene l'ansia.
Raccolgo i miei capelli disordinati in una coda alta e scendo. Mi dirigo al piano inferiore chiedendomi se sarebbe meglio non aprire per non avere un'ulteriore delusione. Ma, poi, pensandoci, sono già rotta dentro, una crepa in più non cambierà il mio stato.
Apro la porta e me lo trovò davanti. Mi fissa con occhi gelidi e penso quasi che non siano i suoi, che siano di una persona che non gli appartiene. Non mi meraviglierei se fossero della persona che è diventato ora: gelido, difficile, contorto, distante con tutti.
Mi avvicino a lui deglutendo.
"Ciao." gli dico stringendomi nella mia giacca. Fa davvero freddo qui fuori.
"Hey." mi risponde freddo, è più freddo di questo tempo e ce ne vuole.
"Ti va di entrare dentro? Qui sto morendo di freddo e stanno dormendo tutti." propongo. Sto iniziando a tremare. Lui annuisce e chiude la macchina, sono sinceramente felice che abbia accettato. Sarei diventata un pinguino se fossi rimasta ancora lì fuori.Entriamo dentro e accendo la stufa.
"Vuoi qualcosa?" gli chiedo e lui nega con la testa.
Mi giro verso il frigo per prendere un po' d'acqua e quando mi rigiro me lo trovò davanti."Cazzo Cameron, mi hai fatto spaventare." non mi dà retta e parla.
"Prima di iniziare volevo chiederti una cosa." dice vago ed io lo guardo sottecchi.
"Si, dimmi." dico versando l'acqua nel bicchiere.
"Cosa ci facevi sveglia a quest'ora?" Che gli importa?
"Io? Io..ehm..non mi sono sentita bene." dico in difficoltà.
"E ora come stai?" mi chiede.
"Hai già sprecato la tua domanda."
"Ma questa è compresa a quella di prima." dice fiero.
"Non mi risulta." dico sorseggiando la mia acqua. Dopo aver finito butto il bicchiere e poso la bottiglia.Gli faccio un cenno di mano intendendo di andare nella stanza accanto, vale a dire il salone. Si siede su una poltrona ed io su quella di fronte. Mi tolgo la giacca e aspetto che inizi a parlarmi.
"Sono venuto per dirti la stessa cosa di quella di due anni fa."
"Ne hai dette tante Cameron, di tutti i colori e ho perso i conti."
"Bene, allora ti rinfresco la memoria." dice posando la schiena sullo schienale. "Lascia stare Madison, Leighton." continua mentre io rido amaramente."Oddio, Cameron. Siamo tornati a fare i bambini?" continuo a ridere.
"Bambini o non bambini ti devi lasciarci in pace." dice serio. Ma sta scherzando?
"Cameron te la puoi pure vendere, giocarci, passarci la vita insieme. Non mi importa minimamente di voi e delle sue indecisioni, delle sue mosse smorfiose e del fatto che si crede di essere la miss di sto cazzo. Non mi importa di te che sei diventato più freddo di un ghiacciolo anche con tua sorella, la persona con cui non dovresti esserlo."Una mano mi stringe il collo, la sua mano mi stringe il collo.
"Non sai niente di me e non mettere Sierra in mezzo, che non c'entra a nulla." dice allargando la presa fino a che non mi lascia.
"Infatti, non voglio sapere niente di te. Non è a me che spetta saperlo. Alla tua ragazza spetterebbe."
"Era tutto perfetto prima che arrivassi tu due anni fa. Ora sei piombata nelle nostre vite e le hai rese di merda."
"Anche tu hai reso di merda la mia vita
Cameron, ma io ho il buonsenso di non rinfacciartelo." dico incazzata.Le sue parole fanno male da morire e non se ne accorge. L'unico modo per fargli capire come ci si sente una persona con le sue parole, è di ripagarlo con la stessa moneta. E, dalla sua espressione, sembra che ci sia riuscendo. O forse no. Forse si sta prendendo del tempo per pensare a come riempirmi ancora di merda. I suoi occhi sono chiusi e ha una smorfia di disgusto dipinta sulle labbra.
"Non mi importa di te." dice dopo numerosi attimi di silenzio.
"Nessuno te l'ha chiesto." rispondo scorbutica.
"Volevo solo precisartelo. Non voglio che pensi qualcosa di male." dice ridendo in modo cattivo. "Torniamo al discorso di prima, comunque."Resto in silenzio guardandolo disgustata.
"Madison è un'ottima ragazza, è la ragazza perfetta per me ed io sono il ragazzo perfetto per lei."
"Ok, ed io cosa dovrei fare? La testimone al vostro matrimonio?"
"Cosa dovresti fare?" ride amaramente. "Beh ci sarebbero tante e tante cose che dovresti fare." sorride maligno.
"Arriva al sodo, mi hai già rotto." dico sinceramente. È venuto qui per rovinarmi la nottata? Già non sto abbastanza bene, poi ci si mette anche lui. Solo lui mancava."Devi starci lontano, farci vivere una vita tranquilla e non farmi stare col pensiero che tu non possa vedermi con lei perché, poi,
scoppi in un pianto senza fine. Non posso proprio avere questo rimorso. Ora, due sono le scelte: o ci lasci in pace o ci lasci in pace." dice avvicinandosi a me con gli occhi iniettati di sangue. Poggia le mani sui braccioli della poltrona e mi guarda. "A te la scelta." dice."Non mi importa di voi, Cameron. Io mi faccio la mia vita, come ho sempre fatto, e tu ti fai la tua. Tranquillo che non ho proprio intenzione di infilarmi tra di voi. Non vi calcolo proprio."
"Ottimo." dice alzandosi. "Allora ora che ho concluso posso andare via." dice serio mentre io non lo rispondo.Perché dovrei rispondere ad un animale simile? Si, è un animale. Non ha diritto di mettermi le mani addosso e l'ha fatto, non ha diritto di dirmi queste cose perché io non li calcolo proprio, ma l'ha fatto. Ora che se ne vada a fanculo.
E avrò anche pianto quando li avrò visti insieme, sono crollata davanti a lui è solo ora mia e di conto che è fottutamente così sbagliato. Non rifarò più gli stessi errori del passato, a cominciare dal fatto di aver a che fare con lui.
"Così mi saluti? Col tuo silenzio?" dice avvicinandosi a me e mettendomi una mano sotto al mento. Giro subito il viso verso il lato destro, non deve toccarmi.
"È questo quello che meriti." dico dura. Lui ha distrutto tutto di me, ha frantumato ogni mia certezza in miliardi di pezzi. Non mi interessa rimetterli insieme, sto bene così, sto bene da sola.Ride e si dirige verso la porta.
"Ottimo." dice e va via sbattendo la porta.Resto sulla poltrona a meditare per ciò che è successo. Non posso crederci che quel diavolo si sia incorporato in Cameron Dallas, la persona di cui ero innamorata.
Se prima non volevo che sapesse del bambino, ora sarà un segreto che mi porterò nella tomba.
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Never without you.
Fanfiction•COMPLETATO.• •SEQUEL DI EYES FULL OF YOU.• Dopo due anni, Leighton torna a New York e ciò determinerà una serie di cambiamenti. Inoltre avrà delle sorprese che non si aspetterà minimamente. Intanto Cameron, deciso a farsi una nuova vita, cambia rad...