5 "Sa..Sasuke, mettilo dentro!"

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Tutta la squadra sette al completo si riunì come stabilito di fronte al ristorante.
Naruto e Sasuke arrivarono per ultimi, insieme.
Erano vestiti diversamente dal solito: camicie bianche, jeans aderentissimi e scarpe chiuse; come accessori orologi e bracciali di pelle.
Tutti rimasero di stucco, persino il maestro Kakashi rimase fermo per due minuti ad ammirarli.
I due arrivarono sorridenti e per tutta la serata lo rimasero; Scherzarono, risero e soprattutto bevettero, brindarono più volte usando come motivo questo o quell' altro avvenimento.
Tutto era perfetto.
Naruto per la prima volta dopo tempo si sentiva felice, Sasuke era gentile con tutti e gli altri gioivano per la sua assoluzione.
Dopo aver anche mangiato decisero di ritornare nelle proprie case mettendo fine a quella bellissima serata.
Naruto, un po' brillo, si diresse verso casa fischiettando e riflettendo su tutta quella magnifica giornata che era iniziata con lui tra le braccia dell' amato e che si era conclusa allo stesso modo.
Era riuscito ad abbracciarlo due volte quel giorno, cosa mai successa prima.
"Dovrò segnarlo sul calendario" pensò proprio mentre girava la chiave nel chiavistello di casa sua.
Entrato in casa, si gettò sul suo letto e senza neanche spiegarselo iniziò a ridere.
Dopo si alzò, prese un ramen precotto dal frigo e distrattamente lo lasciò cadere a terra per prendere il calendario e disegnare un piccolo Sasuke e un piccolo Naruto che si abbracciavano.
"Sono soddisfatto, sono proprio belli"
pensò il brillo eroe di Konoha.
Preso dai fumi dell'alcol, il ragazzo non riusciva nemmeno a rendere concreto un pensiero sulla sua testa, che prontamente questo veniva sostituto da un altro, senza che vi fosse un reale nesso logico tra gli stessi.
Come un treno con vagoni colmi di persone e oggetti totalmente diversi tra loro, così la sua mente viaggiava lungo i binari della sbronza, direzione ebbrezza.
Ma l'eroe non era solo in quel viaggio, qualcuno infatti bussava alla porta ed era anche molto violento.
"Naruto, apri la porta, sigh, sono io, sigh."
Quella voce. Era impossibile, non poteva essere lui, che cosa poteva mai volere Sasuke adesso. Sembrò esservi stato un piccolo momento di lucidità per il biondino, ma questo svanì immediatamente quando senti Sasuke, dietro la porta, dire dell'altro:
"Apri Naruto, lo voglio, dammelo, dai solo uno... Sigh!"
"Lo vuole? O porcoshuriken che cosa vuole? Magari vuole essere sc...sigh.. no ma che dico? Meglio aprire."
Naruto aprì la porta e si trovò davanti un Sasuke ubriaco fradicio, con la camicia mezza sbottonata, quasi supplicante.
"Naruto voglio mangiare il tuo ramen, ne ho voglia e non ho nulla a casa"
"Ah allora è venuto solo per quello schifo di ramen... beh ogni lasciata è persa e poi dove lo posso fare andare a quest'ora e in questo stato poi? "
"Entra, adesso te lo faccio."
"Graaaazie Narutó" disse con un singhiozzo soffocato.
Naruto lo fece entrare e cercò di farlo accomodare, ma non ci riuscì, Sasuke infatti, si fiondò sul ramen precotto caduto a terra e cercò di mangiarlo. Naruto allora lo fermò dicendo:
"Sa...Sasuke, mettilo dentro!"
"Deeeeentro cosa, Narutò?"
"Il microonde, scemo, non è cotto!" disse ridendo. La visione di un Sasuke debole e brillo lo faceva sbellicare ma anche eccitare.
Sasuke lasciò il ramen in terra e piano piano si avvicinò all' orecchio dell'eroe arancione e arrivato a destinazione sussurrò qualcosa che fece andare Naruto in estasi:
"Adesso tocca a me baciarti non credi, puttanella mia?"

CONTINUA....

Angolo dell' autore
Ebbene si mie care.. ci siamo , come avrete capito la prossima parte sarà molto ma molto calda
Io spero che continuerete a seguirla.
Purtroppo per voi però io sono cattivello ^^ e non potrò continuare la storia prima di dopodomani.
Domani ho il famoso esame all' uni
sarà d informatica per le curiose ^^
spero di superarlo (basta ora con le mie cose però)
Quindi resistete e soffrite insieme mi raccomando

sciaoooooo

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