38 Lacrime dolci-amare

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Naruto e Julian si recarono molto frettolosamente alle pendici del monte, Naruto sfrecciava tra i tetti e gli arbusti noncurante dei passanti e dei guerrieri predisposti ai confini.
Qualcuno urlava:
"Aiuto! È tornato!"
Altri: "ci ucciderà scappate!"
Ma niente sembrava scalfirlo o fermarlo,tutto ciò che gli interessava era raggiungere quel posto, assicurarsi che nulla di quello che aveva detto Tsunade fosse vero e niente e nessuno lo avrebbe fermato.
Quasi non si curò neanche di Julian quando si fermò per tenere a bada una serie di shinobi che erroneamente avevano scambiato Naruto per il pupillo di Orochimaru e proseguì senza lo stesso per molto tempo.
Arrivato nel posto indicato, trovò molti arbusti e rocce secolari scalfite e talvolta completamente distrutte, riconobbe la gittata e la potenza della sua tecnica, era stato il suo rasen shuriken a provocarli, quindi era certo di essere nel posto giusto.
Continuando per la strada naturale, circondata da ciotoli di pietre azzurre riconobbe un pezzo della veste di Sakura e più avanti una fascia del braccio di Sasuke.
Atterrito da quella visione continuò affrettando il passo finché non trovò due corpi nel fondo di un pozzo.
Erano vestiti come Sasuke e Sakura ma non era davvero certo che fossero loro, o forse non voleva assolutamente credere a ciò che stava guardando.
Con le lacrime agli occhi e la mano sulla bocca, per trattenere le sue debolezze decise di scendere lungo quel pozzo ma di colpo, mentre stava per calarsi nelle profondità venne colpito da una serie di kunai esplosivi in pieno viso.
Uscito di scatto dal buco cercò di rendersi conto di chi fosse stato.
E il suo occhio cadde su una figura vestita d arancione, bionda dagli occhi azzurri e delle cicatrici simili a baffi di gatto sulle guance.
Era lui, orrendamente e riprovevolmente lui... Lo stava fissando con un sorriso maligno e con gli occhi di una bestia feroce.
Poi avendo distolto lo sguardo da quello scherzo del destino guardò l'ormai impenetrabile passaggio per il pozzo.
L'esplosione dei kunai aveva fatto cadere una trentina di massi sullo stesso facendolo crollare.
Ormai non c'era più modo di rientrarvi se non dopo tempo e fatica.
Allora iniziò a combattere contro se stesso, l'incontro fu lungo ed estenuante, ma nessuno sembrava essere il vincitore, i due combatterono per più di un ora finché non fece arrivo Julian.
"Naruto chi sei?"
"Sono io! Aiutami "
"No, non è vero sono io!"
"Caz..come faccio a riconoscerti?
Ci sono...come mi chiamo?"
"Julian! Sono io aiutami!"
"Arrivo!"
"Cazzo! Dovevo immaginarlo che l'avresti riconosciuto... Beh non ti servirà un alleato! Ahaha Sasuke era insieme a Sakura quando li ho uccisi ahaha"
"Io ti uccido!"
"Ahaha è curioso...queste sono state le ultime parole della tua puttanella quando ho gettato la ragazza nel pozzo."
"Sakura...sask.."
"Ahahahah perché non ti uccidi pure tu, così mi risparmi tempo."
"Lascialo perdere Naruto! Uccidiamolo e facciamola finita!"
"Mi spiace ma mi sono stancato io!"
D' un tratto la terra tremò a forza di rasen -shuriken lanciati contro il terreno e quando la terra sotto Naruto e Julian franò si ritrovarono a cadere lungo un tunnel lungo trenta o quaranta metri.
Mentre la forza portante cadeva nelle oscurità guardava la sua copia allontanarsi e ridere e non appena comprese di essere quasi arrivato al suolo proteggette lui e Julian con una coda di Kurama.
Cadendo si ruppe una mano e perse i sensi, mentre Julian si alzò e lo portò su una roccia.
I due si trovavano in una caverna costruita dall' uomo moltissimi anni prima, era tutta tappezzata di gemme e cristalli luminosi e al centro si stagliava una piccola fonte d' acqua cristallina.
Un'avvolgente luce celeste circondava quella caverna circolare e solo una piccola luce fuoriusciva da uno spiraglio più avanti.
Julian si prese cura di Naruto per moltissimo tempo e dopo avergli prestato tutte le cure di primo soccorso si addormentò accanto a lui, appoggiando la testa sui suoi addominali.
Passarono diverse ore quando si risvegliò sentendo il biondino piangere.
Sollevatosi la testa dal suo corpo lo vide interamente sdraiato sulla roccia e ricoperto di lacrime.
Stava addirittura singhiozzando e vedere Julian sveglio non cambiò di certo le cose.
"Ehy...tutto bene?"
"No! Non va bene! Sasuke e Sakura sono morti...io sono dentro una caverna a chissà quanti metri...una mia copia tra poco distruggerà il mio villaggio! Come posso stare bene? Io..io..tanto vale che mi arrenda e faccia la fine di Madara, solo...sotto terra per anni.."
"Ehy...no! Questo da te non l'accetto! Tu sei la forza portante dell'ennacoda, l'eroe di Konoha! Il salvatore degli shinobi, tu non puoi arrenderti."
"Si che posso e lo farò!"
"Ho detto basta piangere, tu ci salverai tutti! E ricorda che non sei solo."
Così asciugandogli le lacrime si avvicinò al suo viso e non resistendogli lo baciò.
Naruto sorpreso da quel gesto non riuscí a capire cosa era appena successo, tutto ciò che gli diceva la mente era però di continuare, di non staccarsi da quelle labbra... Forse perché erano l'unica forma di piacere in quel momento...forse per astinenza...
L'unica cosa sicura in quel momento era continuare ad assaggiarle.
Continua....

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