Era una fredda giornata autunnale, una di quelle rare, lì a Konoha.
Il vento, con il suo soffio, sembrava quasi un acutissimo fischio, pronto ad assordare chiunque incontrasse;
tante foglie e cartacce svolazzavano in quel desolato e ormai cadente villaggio e le macerie delle case non rallegravano quella vista.
Ma nonostante tutto, chiunque si dava da fare; tutti volevano riportare allo splendore quell'antico e illustre villaggio.
Ognuno contribuiva come poteva: chi dando del cibo ai falegnami, chi costruendo nuove case, chi facendo crollare mura ormai pericolanti, compreso il nuovo eroe di Konoha, il ragazzo biondo, salvatore del mondo degli shinobi.
Naruto non sembrava accusare la stanchezza, né il freddo.
Anzi, impacciato ma volenteroso come sempre, dava una mano a destra e combinava un guaio a sinistra, suscitando le risate degli abitanti.
Ciò accadeva soprattutto quando si trovava accanto al suo amico fidato, Sasuke;
lo stesso amico che aveva cercato per anni, che aveva pregato e combattuto per riportarlo a casa, ma che (dopo tutto ciò) non cambiava di una virgola.
Sasuke era scontroso, violento, talvolta anche maleducato con lui, talmente tanto che tutti decisero di evitarlo.
A lui questo però non importava, anzi, credeva ciecamente che quello fosse il suo modo di esprimere l'affetto, vista la sua scorza dura.
"Passami quella trave, eroe " disse l'Uchiha con un tono molto ironico, rompendo il silenzio idilliaco che si era creato sul tetto che stava costruendo insieme a Naruto.
"Tieni."
Rispose il biondino, lanciandola con una delle sue code di chakra:
"Ma cerca di sbrigarti, sta per mettersi a piovere."
"Sul serio? Oh e questo da cosa
l'hai capito, dal chakra eremitico? O da qualche altra tecnica di merda?"
"No, dal cielo, idiota. Non vedi le nuvole?"
"Va bene, allora metto questa e andiamo, mi sono stufato di rifare tetti.
Anzi, Penso proprio che andrò a casa."
"Bene, anch'io voglio fare una pausa. Ti va di andare a mangiare del ramen insieme? Magari riuniamo la squadra sette al completo." disse il ragazzo, mentre i suoi occhi blu si illuminavano di entusiasmo.
"Scordatelo, per oggi siamo stati insieme anche abbastanza."
"Oo...ok Sasuke, comunque... se ti va, più tardi vorrei andare al cimitero per andare a trovare Neji e gli altri... magari... potremmo..."
"Ti ho detto che per oggi va bene così."
Replicò il corvino, stroncando sul nascere ogni possibile discussione.
E fu così che i due si separarono.
Sasuke si diresse verso casa, così come fece Naruto, percorrendo due strade parallele.
Durante il tragitto, Naruto non fece altro che pensare all'Uchiha.
Era uno stronzo, uno scorbutico... ma forse era proprio questo che lo rendeva anche così bello ai suoi occhi;
in realtà sfruttava qualsiasi occasione per stargli accanto o per solo parlargli, perché lo faceva sentire bene.
Quando si trovava con lui il mondo non esisteva più, lui era l'unica cosa importante.
"Sasuke..."
Soltanto pronunciare quel nome ad alta voce lo rendeva felice, come un bambino davanti ai regali per il giorno di Natale.
"...Perché sei così stronzo?
In fondo vorrei solo che fossi più gentile con me... non dico certo di amarmi... ma almeno di essermi amico, io mi potrei anche accontentare..."
Il solo pensiero di essere amato dall'Uchiha lo fece arrossire, ma continuò per la sua strada cercando di nascondere i suoi sentimenti.
Cacciò dentro quel piccolo inspiegabile sorriso che aveva e fugò ogni pensiero rivolto a quel ragazzo tanto bello, quanto difficile, infilò infine le mani dentro le tasche e fischiettando camminò verso casa.FINE INTRO.
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La bellezza di uno sguardo
FanfictionCOMPLETATA Storia yaoi (boyxboy) ambientata nel mondo di Naruto, leggera e non troppo impegnativa. Arricchita da un po' di azione. Il personaggio principale è Naruto, il quale dopo aver sconfitto kaguya e aver riportato la pace nel mondo ninja, rito...