CAPITOLO - 2

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(Immagine originale di Akali - versione 2018 dopo il rework - di Riot Games) 

Akali raggiunse il prima possibile la zona di caccia protetta e silenziosamente iniziò ad esplorare il territorio. Le aree erano delimitate da alti recinti e non presentavano rotture o segni di vandalismo tra le robuste reti. Il terreno era pieno di arbusti e rami secchi che avrebbero potuto essere una possibile copertura per una trappola. Ella procedette perciò lentamente osservando attentamente ogni centimetro, ma non ne trovò nemmeno una. L'ambiente era tranquillo e non percepiva presenze nei paraggi, l'unico rumore che si udiva era il fruscio delle foglie degli alberi che si muovevano al ritmo del vento e qualche cinguettare di uccellino.

Che interesse avrebbero avuto dei banditi per saccheggiare una zona del genere con animali che si potevano facilmente cacciare ovunque? L'unica opzione che le venne in mente fu che qualcuno risiedente nei villaggi affianco per ripicca nei confronti di qualche cacciatore della città, volesse fargli un torto dandogli fastidio. Ma perché arrivare a farli scomparire o nella peggiore delle ipotesi ucciderli?

Basandosi sulle notizie che aveva ottenuto, dei due cacciatori scomparsi non si avevano tracce da giorni e nessuno era riuscito a trovare una spiegazione plausibile. Akali che era abituata alle imboscate e alle azioni silenziose, sapeva meglio di chiunque altro dove si sarebbero potuti nascondere dei banditi/assassini e decise quindi di addentrarsi appena fuori dalla zona dove vi erano una serie di grotte. Secondo il suo ragionamento non c'era luogo migliore dove potevano essersi fermati o aver compiuto un probabile omicidio.

Gli odori e i colori che si percepivano in quella zona erano la vera essenza della radura. Gli alberi erano molto alti e con una folta chioma, i colorati fiori emanavano un profumo che impregnava l'aria di un dolce profumo che addirittura alcuni definivano nauseante . Era uno dei luoghi preferiti di Akali per potersi mimetizzarsi tra il fogliame; in quella situazione un normale avversario non l'avrebbe potuta fronteggiare.

Quando fu nei pressi della prima caverna notò qualcosa di insolito: a terra vi erano alcuni vestiti leggermente stracciati, ma senza tracce di sangue. Questo le lasciò un attimo di perplessità ed aggrottò leggermente la fronte.

«Che cosa...» Akali non riuscì a finire la frase quando una risata sibilante arrivò dal profondo alla grotta.

«Oh finalmente qualcuno ha abboccato, ora ci divertiremo assieme...»la voce era leggermente roca e con uno strano accento se si poteva definire in questa maniera.

«Chi sei? Io sono in perlustrazione per cercare due uomini scomparsi. Tu centri qualcosa con tutto questo? Se sai qualcosa ti conviene parlare.» disse in tono sprezzante nonostante non riuscisse a vedere chiaramente chi gli fosse davanti. Stranamente in quell'occasione la grotta le sembrava più oscura che mai.

Quando la figura avanzò ed iniziò a farsi più chiara illuminata dalla leggera luce che penetrava nella caverna, Akali ebbe un sussulto. Ciò che si trovò davanti non era un essere umano, era piuttosto un ammasso di materia oscura con sembianze umane, con parte del corpo coperta da una leggera armatura. Il volto era coperto da un elmo da cui si notavano spuntare solo due occhi luminosi di colore rosso.

The Chronicles of Ionia - Unstable BalanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora