La grossa figura umanoide cadde ai piedi di Margaret respirando affannosamente.
«E tu chi diavolo sei?» le mani di Akali tremarono lasciando cadere a terra i kama insanguinati di un sangue di colore tendente al viola.
Il demone si fece forza rialzandosi leggermente il tanto da incrociare il suo sguardo con quello della ninja.
«Sono qualcuno che cerca di proteggere quello a cui tiene.» disse con voce roca Jacob che si tastò la ferita sul petto guardandosi poi le mani piene di sangue. «A quanto pare però, sono giunto troppo tardi.»
Margaret dietro di lui era attonita. «Che diavolo ti è saltato in mente?! Perché sei venuto qui? Perché hai lasciato la tua postazione!» la ragazza urlò con tutto il suo fiato.
Jacob si girò verso di lei lentamente. «Perché qualcuno mi ha chiesto se avessi una persona a cuore da proteggere. Tu invece perché volevi farti uccidere così miseramente? Perché hai rinunciato alla tua missione?»
«Perché è tutto sbagliato!!» urlò di nuovo la ragazza. «..è tutto sbagliato Jacob. Abbiamo creduto in qualcuno che ci ha solamente illuso per tutto questo tempo.» le lacrime ripresero a scenderle lungo il viso.
Per Margaret era davvero successo tutto in un attimo e tutto gli sembrava un enorme follia. Che cosa significava il gesto di Jacob per lei in quel momento? Non lo sapeva. Davanti a lei aveva solo un essere vivente che in tutti quegli anni non aveva mai considerato ed era in punto di morte. Quell'essere però era stato capace alla fine di esprimere ancora un pizzico di quell'umanità che gli era rimasta dentro di sé nonostante le torture subite nel suo passato. Quel gesto gli sembrò folle ma nello stesso tempo giusto perché per una volta qualcuno aveva tentato di proteggerla e farla sentire importante.
«Non è questa l'espressione che avrei voluto vedere sul tuo viso prima della mia morte.. perdonami per non esserti stato mai di aiuto..» Jacob tentò di toccare il viso della maga ma svenne accasciandosi a terra inerme.
A sua volta la ragazza si piegò sul grosso corpo del compagno morto mormorando qualcosa sottovoce che Akali non comprese.
«Così è in questo modo che ci si sente quando si perde qualcuno che teneva a te? Ora comprendo quanto dolore vi stiamo causando.... » disse a bassa voce non guardando la ninja in viso
Akali era confusa. Era successo tutto in fretta e non sapeva che cosa fare. Le sue forze erano completamente azzerate, i suoi muscoli non rispondevano più ai suoi comandi e nemmeno la sua mente.
Quindi anche dalla parte dei nemici c'era qualcuno che era pronto a sacrificare la sua vita per un compagno, anche loro avevano un lato umano a cui non avevano mai rinunciato o comunque che gli sarebbe piaciuto riavere.
Zed aveva tolto loro anche quello. Erano state pedine nelle sue mani fin dall'inizio. Persone a cui era stato tolto tutto illuse da una miriade di false promesse e facilmente soggiogabili.
Era una guerra senza senso guidato da un falso ideale che loro avevano perseguito per tutti questi anni non ricevendo nulla indietro.
«Mi spiace.. non ho potuto fermare il colpo..io..»
«Perché ti stai scusando? » la interruppe Margaret. «Ti sei dimenticata di quello che ti ho appena detto poco fa? La nostra pace non è su questo mondo. Finisci quello che avevi iniziato.»
Akali non riuscì a muoversi dalla sua posizione e fissò lo sguardo vuoto della ragazza quando la voce di Sakiko la riportò alla realtà.
«Akali spostati!!!» l'amica le piombò addosso scaraventandola contro un ammasso di macerie poco distanti.
Nello stesso istante il sibilare di una freccia si udì nell'aria.
Quando rialzò il viso Akali vide davanti a lei il corpo Margaret trafitto da una freccia accasciato su quello del compagno. Dietro di loro poco distante c'era Akita che la guardò con un sorriso amaro.
«Ho terminato quello che tu non potevi portare a termine. Scusa l'intrusione...» Attorno a lei lentamente alcuni Naumuk iniziarono un lungo lamento dissolvendosi lentamente nell'aria lasciando stupore tra i soldati. Quello che le aveva rivelato Margaret si stava rivelando giusto.
«Come facevi a sapere che...» Akali fu interrotta dalla stessa arciera. «E' una lunga storia, l'importante è che almeno questo obiettivo sia stato raggiunto.» la donna ripose l'arco dietro la schiena asciugandosi il volto sudato. «Quel cavallo ha fatto l'impossibile per farmi venire qui il prima possibile, dovremmo ricompensarlo in qualche modo.»
«Hai voglia di scherzare anche in questo momento?» rispose Sakiko aiutando la compagna a rialzarsi. «Dobbiamo trovare una curatrice il più vicino possibile per Akali. E' debolissima e abbiamo ancora bisogno di lei.»
«Mi pare di averne vista una poco distante da qui. Vedi dove c'è quella bandiera rossa su quell'edificio? Ce ne dovrebbero essere un paio li.»
«Grazie.» rispose Sakiko.
«Aspettate! Che mi dite degli altri? Avete notizie? A chi hai lasciato il comando della zona Akita?! » chiese Akali preoccupata.
« Di questo non ti devi preoccupare a tempo debito sarà tutto chiarito. Per quanto ne so io non mi sono giunte notizie di morti importanti. »
Akali rispose con un cenno del capo.
«Di Shen non so nulla. Sono sicura però che un aiuto in più non gli farebbe male.» aggiunse la donna.
«Ora che i Naumuk stanno scomparendo lentamente questo potrebbe giocare a nostro favore, ma non sappiamo la vera potenza di Zed. Penso che dovremmo andare in aiuto di Shen.» rispose Sakiko.
«Hai così poca fiducia in lui? Shen è in grado di fare tranquillamente il suo dovere. » rispose a tono Akali sentendo dentro di sé un leggero malumore.
«Non sto dicendo questo. Sto dicendo che sarebbe meglio andare a controllare la situazione non credete?» rispose la donna dalla lunga treccia.
«Hai ragione, ma ci sono tanti feriti da aiutare. Con le nostre forze non gli saremmo di molto aiuto. Probabilmente per lui potremmo essere solamente un peso. In alternativa dare una mano alle curatrici potrebbe essere una scelta migliore non trovate?» rispose Sakiko.
Akita non rispose subito. «Hai ragione. Penso che l'unica che debba raggiungere Shen sia tu Akali.»
«Lo farò. Fatemi recuperare un po' di forze e andrò da lui.»
Akita e Sakiko le sorrisero vedendo che la grinta non l'aveva abbandonata nonostante le vicende successe fino a quel momento.
Le tre donne si incamminarono il più velocemente possibile verso l'edificio delle curatrici quando un qualcosa attirò l'attenzione di Akita.
Un piccolo oggetto brillante giaceva affianco al corpo di Margaret ed avvicinandosi lo scrutò attentamente. Era un piccolo oggetto metallico a forma di rosa, probabilmente cadutogli da una tasca del lungo vestito che indossava.
Akita lo guardò per un istante e poi lo racchiuse in un pugno portandoselo con sé.
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The Chronicles of Ionia - Unstable Balance
Fanfiction"L'equilibrio di Ionia viene compromesso per mano di qualche vecchia conoscenza e la luce sta per essere di nuovo coperta da una fitta oscurità. Una nuova guerra è alle porte." Questo racconto è creato dalla mia fantasia seguendo a grandi linee la...