Capitolo - 20

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                                                 (Immagine ufficiale della Riot di Ionia) 

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Zed sedeva sulla sua poltrona di pelle nera adornata da decorazioni in metallo scuro lungo i bordi e guardò con sguardo annoiato fuori dalla finestra in quella buia notte. Ultimamente non c'era molto che stimolasse la sua attenzione e trascorreva le sue giornate solamente ad organizzare il suo esercito di fantocci ombra in attesa della notte fatidica che distava meno di due mesi.

Margaret entrò lentamente in stanza bussando leggermente sul grande portone.

«Sono tornata. »

«Ho notato. Non hai portato molte reclute però questa volta, qualcosa non va? »

«Assolutamente nulla ho solamente trovato meno soggetti idonei, qualche problema? »

«No. Mi sembra strano che questa volta siano solo una decina di candidati a resistere al tuo rituale, mesi fa riuscivi a trovarne molti di più. » Zed la guardò con sguardo sospettoso.

«E' inutile che mi guardi in quel modo, sai benissimo che se ora ti ritrovi centinaia e centinaia di fantocci, come li chiami tu, è solamente grazie alla mia magia. Non è colpa mia se i candidati stanno scarseggiando. »

«Non c'è bisogno di fare l'arrogante,sto solamente dicendo che mi sembra leggermente strano, ma se questa è la verità, me li farò bastare. » Zed si sporse alla finestra che si affacciava sul grande giardino dove vi erano dei soldati che trasportavano dietro di loro una decina di uomini già mezzi trasformati in Naumuk legati l'uno con l'altro da una spessa corda.

Il ragazzo notò che di recente le reclute che gli venivano fornite da Margaret erano sempre meno e inizialmente aveva preso la cosa come un possibile "distacco" da parte della ragazza come voler rinunciare al loro piano, ma stando ad ulteriori informazioni di varie spie, c'erano stati maggiori controlli alle prigioni da parte delle città per tenere al sicuro i detenuti .

Per fortuna però nessuno riuscì a beccare né la ragazza né i suoi aiutati durante le operazioni di cattura dei malcapitati, in questo erano perfettamente dei maestri che agivano nell'ombra.

«Puoi andare. » la voce di Zed suonava fredda e distaccata.

Margaret fece un piccolo inchino e se ne uscì dalla stanza percorrendo lentamente il lungo corridoio tetro che l'avrebbe portata alla sua stanza situata proprio alla fine di esso.

In tutti questi anni la maga non aveva fatto altro che seguire gli ordini di Zed e dei suoi sottoposti senza mai battere ciglio, ma spesso si chiedeva se tutto questo fosse giusto. Quando aveva conosciuto Eldwin lui le aveva promesso grandi successi e una vita agiata, ma quello che viveva ora non era proprio quello che si aspettava, o forse si?

Rimasta sola al mondo non sapeva nulla all'aldilà delle maledizioni che era in grado di applicare e della morte. Non si ricordava cosa volesse dire ricevere l'affetto di qualcuno o il sorriso benevolo di un amico. In quella sottospecie di enorme castello tutto era freddo anche d'estate: le pareti, i volti dei suoi "compagni" la sensibilità inesistenti di centinaia uomini-ombra che dimoravano nelle segrete, perfino il fuoco accesso nell'inferno era freddo e come tutto questo anche il suo cuore. L'unica eccezione era Spooky un piccolo pipistrello dall'inusuale colore nero/viola che seguiva Margaret da quando era una ragazzina. Non sapeva spiegarne il motivo ma questo piccolo animaletto notturno le era sempre vicino come se non volesse farla sentire sola.

The Chronicles of Ionia - Unstable BalanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora