Capitolo - 17

28 6 0
                                    


Era notte fonda quando Zed ed Eldwin si intrufolarono silenziosamente nell'accademia calibrando ogni singolo passo per non creare nessun rumore.

«Strano per te così grosso essere così silenzioso..»

«Tu non mi hai mai creduto, ma io ho qualità nascoste..» Eldwin sorrise a Zed estraendo dalla borsa che si portava dietro un oggetto di forma sferica.

«Un'altra?»

«Non le ho create per bellezza. Se dobbiamo fare una bella entrata, bisogna farla con il botto non credi?»

Zed osservò la bomba che il compagno teneva fra le mani. Era uno tra i pochi che si specializzò anche nella creazione di esplosivi e a quanto pare ci riusciva molto bene.

Queste erano bombe particolari che si attivavano grazie a una magia a distanza ed Eldwin le stava piazzando con cura in punti strategici per poter colpire i vari lati dell'accademia.

«Ne piazzerò un'altra alla fine del corridoio e poi entreremo nella biblioteca. Nel caso qualcuno dovesse farsi vedere prima le farò esplodere subito, ma poi dobbiamo essere svelti a fuggire.»

Zed annuì, ma dentro di lui si chiese se tutto ciò fosse giusto.

Voleva vendetta era vero ma, non era forse esagerato tutto questo? In quel momento la voce di Torwak si fece strada nella sua testa rassicurandolo che stava facendo la cosa giusta.

Alla fine non aveva nulla da perdere voleva da sempre riscrivere parte della sua vita in cui lui sarebbe stato il solo e unico protagonista.

«Ci siamo quasi.. il libro è vicino sento la sua presenza..»

«Si stai calmo, ora ci arriviamo.» Zed era leggermente infastidito dalla voce di Torwak dentro di sé, doveva ancora abituarsi totalmente alla sua presenza.

Nel frattempo Eldwin era andato avanti per primo, posizionato l'ultima bomba e stava aprendo lentamente il portone delle biblioteca.

«Strano che questa notte non ci sia nessuna guardia, a quanto par erano troppo stanchi dopo i festeggiamenti. Peggio per loro almeno il loro ultimo giorno di vita l'avranno passato festeggiando!» esclamò il grosso ragazzo.

Il portone si aprì lentamente con un piccolo cigolio e davanti a loro nel buio, si intravidero gli alti scaffali pieni di libri e documenti accumulati in anni e anni di lavoro dell'accademia.

Qualcuno non pratico del posto si sarebbe potuto perdere tranquillamente tra le vie in mezzo alle centinaia di tomi, ma per fortuna Torwak percepiva la presenza del libro e poté guidarli dritto al punto.

«Non si vede nulla è buio pesto.» Eldwin sbottò sbattendo un piede per terra.

«Tranquillo io riesco a vedere tutto quanto come se fosse giorno.» rispose Zed.

«Cosa? Da quando hai questa capacità?»

«Da quando Torwak si è fatto vivo. L'ho notato questa sera stessa quando nonostante il sole fosse calato, riuscivo a distinguere perfettamente tutto quanto. Non vedo i colori ma per il resto direi che è tutto meravigliosamente chiaro.»

Eldwin senza dire una parola iniziò a seguire l'amico andando un po' a tastoni  inciampando a volte su qualche piastrella smossa del pavimento, imprecando in una lingua sconosciuta.

«Siamo vicini..» Zed girò l'angolo dell'ultimo scaffale nel lato est della biblioteca e si ritrovò davanti un semplice muro.

«Che significa?» esclamò Eldwin stufo della situazione.

The Chronicles of Ionia - Unstable BalanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora