Capitolo - 24

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Erano passate circa due settimane dall'ultimo contatto con Shen e Soraka non ne fu eccessivamente preoccupata, probabilmente non era successo nulla di grave del quale lei dovesse esserne messa al corrente.

Quella sera aveva intenzione di trascorrere più tempo nella sala principale del suo tempio per osservare in tranquillità le stelle e perciò si ritirò poco dopo la cena serale consumata frugalmente assieme alle altre curatrici.

La lunga scalinata che la divideva dal grande salone era di una bellezza immensa. Gli scalini erano di marmo bianco con striature dorate quasi illuminassero loro stessi la strada per il piano superiore.

Facendo attenzione a non calpestare il suo lungo vestito dorato, la donna salì lentamente la gradinata a chiocciola e apri il grande portone decorato lasciandone uscire il dolce profumo di fiori che aleggiava all'interno del grande salone.

Era sempre un piacere per lei ritirarsi in quel luogo speciale, non solo per la consultazione delle stelle, ma anche solo per la propria rigenerazione fisica e mentale.

Lentamente si sedette nella morbida poltrona di color blu avio situata accanto a una scrivania di legno massiccio al centro della stanza e osservò con gioia il soffitto.

Era letteralmente una volta celeste in quanto essendo interamente di vetro era possibile osservarne il cielo e tutte le meraviglie che esso conteneva.

«Per Giove, da quanti anni ti osservo eppure mi sembri ogni notte più bello... »

Soraka tese una mano a palmo aperto verso quello spettacolo di luci come se volesse toccarlo poi una flebile voce fece capolino dalla porta.

«Tutto bene Soraka? Vi ho vista andar via presto questa sera, in più non ha nemmeno acceso la luce in stanza.. »

Soraka si ricompose sistemando il vestito che le copriva le gambe parzialmente piegatosi nel sedersi.

«Non preoccuparti Shaina, volevo solo avere un momento per me stessa. C'è stato qualche problema? »

«No assolutamente ma se è suo desiderio stare da sola torno al piano inferiore assieme alle altre. »

«No, non andare la tua presenza è sempre preziosa. » la donna si rialzò e si avvicinò alla ragazza in maniera elegante e raffinata porgendole la mano.

«Avvicinati voglio farti vedere una cosa. »

«Di cosa si tratta? » Shaina era fortemente incuriosita in quanto non capitava spesso che Soraka condividesse segreti con le curatici anche se era sicura che per lei provasse una considerazione superiore rispetto alle altre.

La madre curatrice spostò con delicatezza la poltrona su cui era seduta in precedenza e azionò una specie di pulsante che vi era sotto di cui Shaina non ne sapeva assolutamente l'esistenza.

Il pavimento iniziò ad aprirsi all'interno del cerchio disegnato su di esso facendo salire uno strano congegno che aveva tutta l'aria di essere una specie di leggio con appoggiata sopra una sfera di color argento. Il piccolo altarino era poco più alto di un metro di color avorio con avvolto attorno una leggera fune intrecciata di color oro che faceva da collegamento tra lui e la sfera che iniziò a fluttuare silenziosa nell'aria.

«Che cosa sarebbe? Non sapevo l'esistenza di questo congegno e non sapevo nemmeno che il pavimento potesse aprirsi. Per quante volte sia stata in questa stanza ho sempre pensato che il cerchio nel pavimento fosse solo un decoro artistico. » Shaina era entusiasta della nuova scoperta.

«Lo è infatti. E' un bellissimo decoro non trovi? Però a volte i bellissimi decori hanno particolari che solo i più attenti riescono a percepire. » Soraka si lasciò scappare una piccola risata. «In quanto a sapere o meno l'esistenza dell'altare, questo lo sa solamente la Madre Curatrice. »

The Chronicles of Ionia - Unstable BalanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora