Capitolo - 8

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 ( Immagine ufficiale Riot

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Era mattino presto quando Shen sentì bussare alla porta di camera sua.

«E' ora di svegliarsi, ti aspetto di sotto va bene?» la voce di un ragazzo si interruppe lasciando posto al rumore dei passi lungo il corridoio, man mano sempre più lontano.

Il quattordicenne Shen fece capolino dalle coperte con gli occhi ancora semichiusi. Nella stanza aleggiava un leggero odore di fiori che erano posati con cura in un vaso decorato nell'angolo della stanza illuminati dalla poca luce filtrava dalle tende color blu avio. Come di norma ogni mattina presto era dedito a seguire le rigide regole dell'allenamento imposto da suo padre. Egli aveva un ottimo rapporto con il genitore, ma certe volte avrebbe voluto nascere come un normale ragazzo del villaggio senza tutte queste imposizioni da rispettare specialmente per poter dormir di più.

Essendo il padre una figura molto importante per il villaggio, in veste di suo figlio, doveva cercare di dare il buon esempio anche se ancora molto giovane.

Mugugnando spostò le coperte del letto e l'aria fredda investi il suo corpo. Era autunno e l'aria mattutina era parecchio fresca specialmente per l'orario:  le cinque del mattino.

Il suo sguardo si fermò sulla finestra che aveva di lato e notò che il giardino era ricoperto di uno strato di foglie dai colori caldi che andavano dal giallo al rosso e il cielo era leggermente nuvoloso.

Stiracchiandosi scese dal letto, si vestì con calma, si diede una sciacquata al viso e per ultimo prese con se i suoi attrezzi per l'allenamento riservandosi un minuto per salutare la madre.

«Ciao mamma ci vediamo sta sera, papà a quanto pare è ripartito per una missione, i cavalli non ci sono più nel cortile. Secondo te quando mi potrà portare con lui?».

Le parole di Shen erano rivolte a un piccolo dipinto appeso al muro raffigurante una giovane donna da capelli neri e dagli occhi azzurro chiaro, particolarità che aveva ereditato. Anahe, questo era il suo nome, morì in giovane età a causa di una grave malattia quando il figlio aveva solamente due anni. Il padre gli aveva sempre parlato di lei come una donna dai grandi principi e speciale, diceva che era in grado di fare di tutto e aveva il dono di amare qualsiasi persona a lei vicina. Purtroppo il destino non fu gentile con loro lasciando in custodia del marito un figlio di appena due anni da accudire, compito assai difficile considerando che il carico delle missioni era pesante oltre alle battaglie anche in città lontane. Di conseguenza Shen fu cresciuto in parte anche da amici e persone vicine a suo padre.

Nonostante questo non aveva mai risentito troppo la mancanza della madre in quanto Kusho, suo padre, non gli aveva mai fatto mancare nulla sia a livello materiale che non. Shen aveva compreso bene che lui avrebbe fatto anche i salti mortali pur di renderlo felice e sereno nonostante i suoi impegni perciò decise di sfruttare al massimo i momenti liberi in cui potevano finalmente condividere qualcosa assieme.

The Chronicles of Ionia - Unstable BalanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora