Capitolo - 16

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Correndo più veloce possibile Zed si perse in quella fitta boscaglia non avendo più visuale del percorso principale, andando a sbattere nei lunghi rami sottili degli alberi più bassi procurandosi piccole ferite lungo le braccia.

Fermandosi sfoderò il pugnale con il quale aveva appena ferito Shen, lo fissò a lungo e non si sentì minimamente in colpa per quello che era appena successo.

Sentì dentro di sé una sensazione di soddisfazione e di liberazione, come se si fossero rotte quelle catene che lo tenevano legato a lui fino a qualche istante prima.

Nel silenzio della foresta si lasciò andare a una grossa risata lanciando il pugnale contro un grosso albero di fronte a lui.

«La prossima volta te lo lancio proprio li..in mezzo alla tua bella fronte.»

Dentro la sua mente una voce si fece strada arrivando ai suoi pensieri.

«Bravo, vedo che stai imbroccando la strada giusta...»

«Torwak?»

«Eh si, possiamo comunicare direttamente ora che hai saputo della mia esistenza, non ti senti un po' più speciale

«Credo di si..» Zed aveva disegnato in viso ancora un sorriso di soddisfazione. D'un tratto sentì un'altra voce.

«Zed? Ti sei per caso perso?»

Dietro di lui vi era Eldwin che con le braccia incrociate lo guardava con aria di superiorità.

«No..cioè..forse si ma non è un problema. Tu invece che ci fai qui?» il tono di voce di Zed era leggermente seccato. Nel corso degli anni si era abituato alla presenza di Eldwin ma a volte ancora non sopportava la sua insolenza.

«Ti ho seguito.»

«Mi hai seguito?! Quindi tu..»

«Ho visto tutto. Tranquillo non dirò nulla a nessuno, anzi potrebbe essere la prima volta che io e te condividiamo un segreto così importate non credi? Potremmo addirittura collaborare..»

«Questo ragazzo mi piace..ha una bella aura negativa..» Torwak parlò nella testa di Zed, ma lui non lo calcolò. Era abbastanza preoccupato se qualcuno fosse andato a dire in giro ciò che era successo poco prima.

«Cosa intendi per collaborare?»

«Potremmo metterci in affari per fare fuori questa gentaglia...aristocratica oserei dire, non credi? A me non sono mai andati giù né Shen né suo padre né quantomeno la gente intorno a loro. Sono sempre stati privilegiati in molte cose anche se lo negano, e io mi sono sempre sentito totalmente inutile. Non è la stessa sensazione che hai provato tu per tutto questo tempo?»

Zed per un attimo stette in silenzio pensando a quello che aveva appena detto l'amico e doveva ammettere che in cuor suo non poteva dargli torto.

«Si è così. Dopo tanto tempo devo ammettere che è esattamente come dicevi tu. Mi dispiace solo non essermene accorto prima, ma ora le cose tanno per cambiare.»

«Mi fa piacere sentirtelo dire. » Eldwin si avvicinò a Zed battendogli con vigore la sua grande mano sulla spalla. In questi ultimi cinque anni Eldwin era diventato completamente una roccia: alto, molto muscoloso e con un viso che metteva terrore se lo si fissava per più di qualche secondo. Molti ex compagni d'accademia non vollero compiere missioni assieme a lui perché giudicato troppo violento e rabbioso. Per Zed fu il suo secondo vero alleato.

The Chronicles of Ionia - Unstable BalanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora