Akali camminava silenziosa affianco a Shen mentre Reinold si fermò alla solita bancarella di vestiti da donna con la scusa di dover prendere una gonna per l'anziana nonna - che non aveva - solamente per parlare con la giovane commessa.
Shen guadava la scena con un leggero disgusto. Era incredibile come si inventasse le peggiori scuse pur di attaccare bottone con quella ragazza, che nonostante tutto continuava ad essere gentile e disponibile con lui pur avendo capito benissimo il suo intento. Forse era realmente interessata anche lei . "Due sciocchi" pensò .
«Reinold ne avrà per un po' quindi, ci conviene andare avanti per conto nostro.» disse rivolgendosi ad Akali che sembrava assorta nei suoi pensieri.
«Va bene, tanto so già dove fermarmi.»rispose subito la ragazzina guardandolo dritto negli occhi per poi incamminarsi a passo spedito tra la gente.
Shen aggrottò leggermente la fronte. "Che caratterino" pensò.
«Ehi aspetta!» la rincorse sbattendo goffamente contro un uomo alto quasi due metri che si girò guardandolo con astio.
«Ragazzino, guarda dove metti i piedi...»
Shen lo guardò spaventato e sgusciò via raggiungendo la compagna che nel frattempo si era fermata e lo guardava con le bracca incrociate.
«Se sapevi già dove fermarti perché sei voluta venire con noi?» chiese Shen.
«Socializzare. Mia madre dice sempre che dovrei imparare a socializzare con gli altri. Cerco di fare il possibile.»
«Beh è giusto, ma come mai hai qualche problema con la socializzazione?»
Akali abbasso le braccia e adotto uno sguardo leggermente triste.
«Per ora non sono cose che ti riguardano...» rispose a bassa voce per poi riprendere a camminare verso la bancarella tanto ambita.
Shen non rispose e la segui a una piccola distanza sentendosi leggermente imbarazzato. Non era abituato a parlare con molte persone di questioni personali a parte Reinold. Non aveva esperienza nel parlare con ragazze e quindi si sentiva proprio uno stupido a pensare che tutti fossero aperti e chiacchieroni come l'amico. Si sforzò di cacciare questa sensazione sgradevole dalla testa e continuarono a camminare ancora per qualche minuto.
Probabilmente la bancarella che interessava ad Akali era una delle ultime che solitamente venivano adibite per la vendita di armi di tutti i generi ed erano distanti ancora qualche minuto da dove si trovavano loro in quel momento.
Shen fissava senza un valido motivo la schiena della ragazzina ricoperta dai lunghi capelli neri, quando d'improvviso lei si fermò di botto.
«Di qua!» Akali indicò una piccola via comunicante con il viale principale.
Quando arrivarono Shen notò una bancarella mai vista prima un po' nascosta rispetto alle altre e il bancone era coperto di diversi tipi di armi, alcune molto insolite.
Il mercante sedeva su una vecchia sedia rovinata e si dondolava lentamente in attesa di qualche acquirente. Akali si fermò davanti al banco e fece un leggero inchino.
«Salve Tomoki.» rivolse un sorriso amichevole all'uomo che la guardò con stupore.
«Salve a te signorina. Sei venuta nel momento giusto visto che stavo per chiudere. Sono riuscito a farti quello che mi avevi commissionato tempo fa ricordi?» la voce dell'uomo era roca, ma dal tono gentile che non si sposava perfettamente con il suo aspetto malandato e disordinato.
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The Chronicles of Ionia - Unstable Balance
Fanfiction"L'equilibrio di Ionia viene compromesso per mano di qualche vecchia conoscenza e la luce sta per essere di nuovo coperta da una fitta oscurità. Una nuova guerra è alle porte." Questo racconto è creato dalla mia fantasia seguendo a grandi linee la...