Capitolo - 26

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(Versione di Sakiko fatta da me

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(Versione di Sakiko fatta da me. ) 

La mira era salda, gli occhi di Akita fermi sul bersaglio e poi.. fuoco!

Fshhh!

La freccia volò lontana perforando con perfezione l'elmo di un soldato il quale prese un'enorme spavento gettandosi a terra ed urlando in preda al panico.

«Che diavolo succede?!» Il ragazzo fissò la testa metallica appena tolta e sfilò la freccia riconoscendone l'appartenenza.

«Akitaaaaaaaaaa!» l'urlo si sentì a qualche isolato di distanza e tutto ciò fece sorridere la donna che osservò la scena da un tetto.

Quella mattina Akita si sentiva carica e voleva provare a sé stessa di essere ancora in grado di scoccare frecce precise, così pensò di fare una prova su un soldato semplice a suo rischio e pericolo.

Ogni tanto peccava di fiducia nelle sue capacità e doveva per forza fare qualcosa di estremo per potersi rimettere in carreggiata.

La lunga treccia della donna ondeggiava al vento tiepido primaverile ed i suoi pensieri erano fissi su un vecchio ricordo raffigurante una cara conoscenza: Onta.

Quante battaglie avevano passato fianco a fianco e ora sapere di essere sola la rendeva indirettamente più vulnerabile. Loro erano come due sorelle, in battaglia erano straordinarie e decisive. Spesso si chiedeva dov'era finita e se l'avrebbe mai rincontrata. Le sarebbe piaciuto ancora una volta rivedere la sua bravura incantandosi ad ammirare la sue doti eccellenti di cecchino.

«Il tuo viso esprime malinconia.» Sakiko balzò davanti al volto dell'amica. «Qualcosa non va?»

Akita fece un lungo sospiro non dando prova del suo leggero spavento alla comparsa improvvisa dell'amica. «Qualche pensiero del passato.»

«Onta?»

«Già.»

«So che ti sarebbe piaciuto che in questo scontro ci fosse stata anche lei ma non è possibile. Neanche io sono d'accordo con la decisione che il consiglio prese per lei, ma ormai dobbiamo andare avanti. E' successo ormai tanto tempo fa.

Forse ora vive felice in qualche angolo di paradiso che noi non conosciamo!» Sakiko cercò di essere ironica per smorzare il momento.

«Lo spero per lei.» l'arciera preferì non aggiungere altro.

«A proposito, dovresti smetterla di fare questi scherzetti ai soldati. Sono tutti su di giri e tesi come una corda, una cosa del genere potrebbe comportare delle reazioni che non ci aspettiamo.»

«Hai ragione ma avevo bisogno... di una conferma.»

«Le tue solite conferme!» Sakiko fece una piccola risata dando una pacca sulla spalla all'amica che sorrise guardando in basso.

The Chronicles of Ionia - Unstable BalanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora