Mi fece cenno di sedermi accanto a lui e così feci. Rimanemmo a guardare fuori dalla finestra per un po'.
"Sono i miei veri genitori.." la mia voce uscì dalla mia bocca velocemente... avevo bisogno di liberarmi. Lui posò il suo sguardo su di me. Rimase un attimo in silenzio confuso, allora decisi di spiegarmi meglio.
"Quando avevo 4 anni i miei genitori mi abbandonarono a casa da sola, e non tornarono più. Quando la polizia arrivò a casa mia mi portò in un orfanotrofio e io portai con me quella foto. Mi diedero ad una famiglia alla quale mi affezionai molto e dopo un anno mi diedero via senza motivo. Ne soffrii molto e decisi di non voler più essere ferita. Passai di casa in casa, di famiglia in famiglia. Non mi aprivo. Restavo da sola. Evitavo contatti con la gente per non soffrire. Cambiai 20 case in 12 anni. Mi tenevano un po' e poi dicevano che ero chiusa a che non rispondevo. Mi ero rassegnata al fatto che mi potessero riadottare a quest'età e tanto mancava poco alla mia età adulta, così sarei potuta rimanere sola e vivere senza sofferenza.." diedi un lungo respiro, mentre una lacrima mi tagliava la guancia. La asciugai subito, sperando che lui non la vedesse. Poi lui spostò lo sguardo verso di me. Lentamente lo feci pure io. In pochi secondi mi ritrovai le sue labbra calde e morbide sulle mie. Si intrecciarono perfettamente formando una cosa sola. Era il primo momento dopo anni che mi sentivo finalmente amata. Non volevo che finisse per nulla al mondo.
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Sola
RomanceVoleva restare sola. Non voleva parlare con nessuno. Ma a lui non importava. Lui voleva lei.