Entrammo nella prima pizzeria che trovammo e ce ne pentimmo subito dopo aver assaggiato una fetta delle nostre pizze. Erano disgustose, di gomma.
Tra una chiacchiera e l'altra abbandonammo l'impresa di finire tutte le nostre pizze promettendoci che non saremmo più tornati qui dentro. Pagammo sconfortati e uscimmo in una risata.
"Erano proprio disgustose!" Dissi ancora ridendo.
"Già" aggiunse lui sempre in una risata.
"Ora che facciamo?" Chiesi. Potevamo andare al parco oppure in un bar. Non c'era molta scelta ma lui venne fuori con un idea alquanto intrigante.
"Ti va di andare a casa mia? C'è solo mia sorella... non ci darà fastidio"
"D'accordo" sorrisi e mi lasciai guidare verso una fermata di un bus che ci portò davanti ad una casa molto graziosa, color panna.
La osservai per qualche secondo per poi entrare subito dopo Lucas nel giardino. Fece molta attenzione a chiudere bene il cancello e mi fece una domanda.
"Ti fanno paura i cani?" Cominciai ad esultare e saltare.
"Adoro i cani" era verissimo. Era da anni che non ne vedevo uno e non vedevo l'ora di accarezzare la testolina di quella palla di pelo che, sentito il fischio del ragazzo, cominciò a correre. Era un bellissimo beagle. Non è la mia razza preferita ma qualsiasi cane mi fa scattare la gioia in petto. L'animale mi si strusciò sulle gambe a mo di gatto e tirò fuori la lingua in cerca di coccole.
"Ciao piccolo" avevo un sorriso enorme che non poté che contagiare anche il viso di Lucas.
"Si chiama Nana, ha 1 anno, è il nostro terzo cane"
"È bellissima" espressi la mia gioia continuando a grattare dietro le orecchie a quell'adorabile bestiola scodinzolante.
Dopo qualche minuto di carezze, Lucas mi fece cenno di entrare in casa e io lo seguii salutando il cagnolino.
"Sono io!" Il moro urlò più forte possibile per farsi sentire.
"Non serve che urli, ti sento benissimo" dalla porta della presunta cucina uscì una ragazza bellissima. Avrà avuto qualche anno in più di me ma era come una modella: curve al posto giusto, capelli biondi molto curati e un look da paura. Stavo invidiando la magnificenza di quella creatura quando fui interrotta dalla sua voce rivolta verso di me.
"Non mi avevi detto che veniva anche una tua amica.. io sono Elena" mi porse la mano con un enorme sorriso, e non potei che ricambiare.
"Michelle" strinsi la sua mano e poi la lasciai per spostare il mio sguardo verso Lucas chiedendogli cosa fare.
"Tranquilli ragazzi io ora esco con un paio di amici. Di a mamma che torno dopo cena" il moro annuì e la guardò uscire dalla porta.
"Vuoi guardare un po' di tv?" Io annuii sorridendo e insieme scegliemmo di guardare after earth. L'avevo già visto quindi ero un po' annoiata dopo la prima mezz'ora. Lui se ne accorse e mi chiese cosa volevo fare.
"Se vuoi possiamo uscire a prendere un po' d'aria... ho visto delle sedie nel tuo giardino" mi sorrise e mi condusse verso un'amaca in giardino. Mi fece distendere da una parte e lui si distese dalla parte opposta.
Restammo qualche minuto in silenzio, silenzio che poi interruppi.
"Sto molto bene con te, Lucas" lo vidi sorridere prima di darmi una risposta.
"Lo stesso per me"
"Io sto un po' scomoda" mi mossi un po'.
"Vieni da questa parte" allargò le gambe e mi fece distendere su di lui con la mia testa sul suo petto.
"Meglio?"
"Sì, anche se i tuoi addominali non sono il cuscino migliore del mondo" sorrise.
"Lo prenderò per un complimento" restammo così per un po' e poi io chiusi gli occhi lasciandomi trasportare in un leggero riposo dal venticello che soffiava. Volevo restare così per sempre. Era bellissimo. Sentii la sua mano prendere la mia e intrecciare le sue dita tra le mie. Ciò mi fece rilassare di più. Adesso volevo restare così per sempre.
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Sola
RomanceVoleva restare sola. Non voleva parlare con nessuno. Ma a lui non importava. Lui voleva lei.