Dopo una decina di minuti il suo telefono squillò svegliandomi.
"Scusa.. devo rispondere, arrivo subito" si alzò lasciandomi imbambolata su quell'amaca in una nuova posizione scomoda. Decisi di alzarmi e aspettare che lui finisca la chiamata, cosa che avvenne un attimo dopo il mio primo movimento nel tentativo di arrivare in piedi senza farmi male.
"Era mia madre, arriverà tra un po'"
"Che ora è?" Avevo quasi perso la cognizione del tempo stando tra le sue braccia.
"Le 17.30"
"Oh merda" mi scappò 'merda' e lui mi guardò prima stupito, poi mi sorrise contenendo una risatina. Io ancora oggi non capisco perché era divertente, ma mi lasciai trasportare dalla spiegazione del fatto che dovevo essere a casa per quest'ora e non sapevo neppure che bus prendere.
"Ti accompagno io se vuoi"
"Grazie" sorrisi lasciandogli velocemente un bacio a stampo sulla sua guancia destra e lo presi per mano correndo verso il cancello.
Salimmo sulla prima 23 che arrivò che in poche fermate mi portò davanti a casa mia.
Scendemmo entrambi.
"Ah ma quindi abitiamo vicini" dissi con un tono molto felice. Per ora era uno dei miei pochi amici ed ero contenta che le nostre case fossero vicine.
Corsi verso la porta d'entrata e lo vidi rimasto a guardami con le mani in tasca.
"Dovremmo rifarlo qualche volta.. domani sei libera?"
"Sì.. aspetta no, domani non posso"
"Perché?"
"Ho ospiti a pranzo" non era vero. Dovevo uscire con Kyle ma non volevo un'altra sfuriata dopo una giornata così bella. Volevo avere un bel ricordo di oggi.
Per fortuna lui sembrò accettarla e se ne andò.
Entrai in casa pronta alle prediche di Donna.
"Sono le 17.45" mi guardò con uno sguardo tranquillo e poi tornò a pulire delle mensole impolverate.
"Sì, scusami non avevo visto l'ora.."
"Non fa niente.. ma cerca di non arrivare più tardi di quanto stabiliamo. Al limite avvisami"
"Ok.. mi dispiace" si avvicinò ed essendo più alta di me, non fece molta fatica a baciarmi la fronte per poi sfoggiare un enorme sorriso.
"Non fa niente, tesoro" sorrisi e corsi su per le scale in camera mia.
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Sola
RomanceVoleva restare sola. Non voleva parlare con nessuno. Ma a lui non importava. Lui voleva lei.