●7● 'Over The Top'

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~Ascoltate, se potete la canzone del film di 'Over the Top', si chiama 'Meet me Half di Kenny Loggins, mentre leggete il capitolo.
Per chi non ha mai visto il film, cercasse almeno di vedere il trailer. È un film stupendo nella sua semplicità. ❤~

'Over the Top'.

Ecco qui il nostro film.
Vi starete chiedendo come mai questo film racconta la storia di Alessio?
Partiamo dall'inizio.

~Ricordo~
《Ragazzi, dovete fare un tema sulla festa della mamma, dire cosa è la vostra mamma per voi, spiegare perché è così speciale per voi.》, ci dice la professoressa.
《Prof, e io cosa faccio?》, chiede Alessio, seduto accanto a me, con una voce molto triste.
《Alessio, tu puoi parlare del tuo idolo. Che ne dici?》,gli risponde la maestra.
《Va bene》, abbassando gli occhi molto tristi.
Alessio era un ragazzino di 11 anni, quando la sua mamma l'ha lasciato per sempre, come dice lui è volata negli angeli.
Sono passati ben cinque anni, quando Alessio decise di raccontarmi un giorno della sua mamma, era il giorno dell'anniversario di morte, e lui si era ubricato perso, e mi aveva chiamato per raggiungerlo ad bar, e andarlo a prendere perché non si reggeva in piedi.
Pagai il conto dei suoi liquori e lo accompagnai a casa, lo rimproverai, come avrebbe dovuto fare una mamma e lui mi abbracció, piangendo sulla mia spalla.
《Giada è arrivato il momento di sapere cosa è successo, chi ero io prima di arrivare a questo!》, indicando sé stesso, la sua casa.
'Mia mamma si chiamava Antonella, Antonella Müller, era la figlia...》, mi inizia a raccontare Alessio.
《Müller? Di Müller & Co? Uno degli uomini più ricchi del mondo! Il proprietario delle più grandi navi da crociere della storia, e transoceaniche? Lui è tuo nonno?》, gli dico restando a bocca aperta.
《Si lui, ora ascoltami senza interrompermi.》, mi dice prendendo le mie mani nelle sue.
《Mia madre conobbe mio padre, Paolo Simone, durante una cena, mio padre a quei tempi era uno dei pugili più famoso del mondo. Campione dei pesi massimi mondiale e dententore di quel titolo da ben 5 anni.
Mentre mio padre usciva dal ristorante, mia madre, sottobraccio al suo fidanzato scelto da papà, andò a sbattergli contro.
Uno sguardo bastó.
Pochi mesi dopo di fidanzamento, mia madre scoprí di essere incinta, intanto mio nonno l'aveva cacciata di casa, diconoscendola.
Durante la gravidanza, scoprirono che mia mamma aveva una malformazione cardiaca, e non poteva portare avanti una gravidanza con gli sforzi che comportava.
Il dottore disse a mio padre che aveva bisogno di riposo assoluto, e di una casa stabile, fu cosí che la carriera di mio padre finí. Con i pochi soldi rimasti dopo le varie visite a mamma, compró una casa Milano, e un camion, e decise di fare il camionista.
Il giorno in cui sono nato, tutti erano felici, tanto che alcuni giorni dopo la mia nascita, anche mio nonno andó in ospedale a trovare mia madre, che intanto aveva anche sposato papà, e finalmente accettò tutto.
Mio nonno riuscí a convincere mia madre e mio padre ad andare a vivere a casa sua, anche perché mamma aveva ancora bisogno di riposo, e a casa era sempre da sola, visto il lavoro di papà.
Non ho mai capito il perchè, ma papà ci lascio, da mio nonno, senza più interessarsi di me, anzi di noi, almeno cosí mi dissero. Mia mamma intanto si era ripresa, non poteva fare la corsa, ma una vita 'abbastanza normale'.
Nell'estate tra il mio decimo e undicesimo compleanno, nonno decise di farmi fare un corso di disciplina, in un collegio...
Come ben ricorderai ci sentimmo pochissimo in quell'estate, alla fine ci diedero un attestato. Scopri che con quel corso nonno aveva deciso il mio futuro.
Sarei dovuto entrare nel arma, precisamente nella Marina, solo allora mi resi conto che quello che chiamavo professori erano i miei 'Superiori'.
L'ultimo giorno del corso il direttore, anzi 'Il Generale', della scuola mi mandó a chiamare, e trovai un uomo ad aspettarmi insieme al Generale.
Quel uomo disse di essere Paolo, mio padre, mi fece vedere delle foto del matrimonio con mamma, mi disse che sarei andato via con lui, invece che con mio nonno, e che anche mamma lo sapeva. Infatti lei stessa aveva chiamato il Generale per dirglielo.
Iniziò così un'altra fase della mia vita, sentivamo mamma tutti i giorni, con una voce molto debole, ma mai avrei pensato al peggio. Spesso anche lei é papà parlavano per tanto tempo, sembrava che si fossero ravvicinati, ma mio nonno in tutto questo non si è mai arreso.
Ha cercato in tutti i modi di portarmi via da mio padre.
Abbiamo passato quasi un mese insieme, ci siamo conosciuti e ho scoperto tante cose di lui, a quanto io sono simile a lui.
Un giorno chiamai mamma, la domestica mi disse che era in ospedale e mi diede il numero.
La chiamai, era peggiorata ancora di più.
Eravamo in Sicilia quando seppi la notizia, ci abbiamo messo dei giorni per arrivare.
Quattro giorni dopo il ricovero, mamma morì come oggi il 17 Settembre.
Sono arrivato ad odiare papà, perché per colpa sua non le ero stato vicino.
Per un po' allontanai papà dalla mia vita, finché al tg non fecero uno special, 'Il ritorno di Simone nel mondo del Pugliato', mi ricordai durante quel servizio una cosa che lui mi aveva detto, ovvero che mi aveva mandato per ben 10 anni lettere, e auguri di compleanno e delle feste varie.
Trovai quelle lettere nello studio del nonno.
Le presi e scappai raggiungendo il luogo dell'incontro di papà, dove vinse.
Con quei soldi abbiamo preso una casa qui a Roma e lui ha aperto un officina meccanica come ben sai, una delle più frequentate.
Nonno ha mandato infinite lettere di avvocati, ma io davanti ai giudici ho sempre scelto di restare con papà, e lui non l'ho più visto.
Ecco adesso sai la mia storia, Giada.》,mi dice, sdraiandosi quasi al centro del letto mettendo la testa sulle mie mie gambe.
《Ma perché ti sei ridotto cosí oggi? Eh?》, gli chiedo.
《Mi manca troppo, e poi oggi è l'anniversario!》, mi dice prendendo sonno.
~Fine Ricordo~

《Troppo bello!》, diciamo contemporaneamente io e Alessio, guardandoci in faccia e scoppiando a ridere.
《Adesso che vediamo?》, mi chiede ridendo ancora.
《Ma non lo so. Tu che ne dici? 》, gli dico.
《Mmm, ti permetto di vedere un film molto femminile stavolta, quindi a te la scelta! 》, mi dice guardandomi.
《Metti Orgoglio e Pregiudizio, visto che il libro non l'ho potuto leggere, almeno fammi gustare il film!》, gli dico.
《Va bene... Vecchia!》, dice ridendo e raggiungendomi nel letto.
《Vecchia a chi? Stronzo!》, dandogli uno schiaffo sul petto.
《A te!》, ridendo ancora di piú, e dando play al film, mentre mi attira al suo petto, abbracciandomi.

Ecco il nuovo capitolo. Che ve ne pare? Vi piace? Fatemelo sapere in tanti e grazie a tutti quelli che stanno leggendo la mia storia. Siete quasi a 50, non so come ringraziarvi.
Comunque tornado al capitolo, se vi piace commentate e lasciate una stellina.

Faby❤

P.s: Se c'è qualche errore grammaticale dopo lo correggo. 😉

Innamorata Del Mio Migliore Amico ❤ #Wattys2018 [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora