●27● 'Benvenuti a Cracovia'

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~Alessio~

'I gentili passeggeri, sono pregati di allacciare le cinture! Siamo in fase di atterraggio.'

Il rullare delle ruote dell'aereo sulla pista mi mette ansia.
Avrei preferito 20 ore di viaggio in bus, che l'aereo!
Sono stato per tutto il tempo a guardare la televisione, che ad intervalli regolari, mandava in onda, un servizio in caso di emergenza!
A memoria l'ho imparato!
Giada, invece per tutto il tragitto non ha fatto altro che parlare con una coppia seduta vicino a noi. Come fa ad essere tranquilla proprio non lo so.

Prendiamo un taxi che ci lascia in una piazza con una statua di un uomo a cavallo, e sulla sinistra una specie di Torre con un laghetto intorno, sembra quella di Disneyland che si vede in tv....
A circa 500 metri, si trova il nostro ostello-B&b, che ci ha consigliato l'amica di Giada.
Giada, non so come faccia, ricorda ancora tutte le strade da cui è andata circa un mese fa, e quindi preferisce fare quel tratto di strada a piedi.

Osservo tutto intorno a me, e mi accorgo di quanto sia vero tutto quello che ha raccontato.
Ogni cosa è bellissima!

Arriviamo ad un parco ed esattamente di fronte c'è il nostro ostello!
Entriamo in palazzo, che da fuori sembra uno di quei palazzi antichissimi di cui ti chiedi anche come faccia ad essere ancora in piedi, ma dentro ogni cosa sprizza modernità.
Giada, che naturalmente parla inglese, come se parlasse italiano, chiede la chiave della nostra stanza!
Ovviamente una matrimoniale!

Da quando siamo scesi da quell'aereo, Giada, non ha fatto altro che sorridere, e ancora lo sta facendo, mentre apre la porta, e io la seguo con le valige.
Appoggia le valige ai piedi del letto, e la seguo all' finestra, che ha intanto aperto.
In queste camere il caldo è soffocante, quasi.

《Allora che ne pensi?》, mi chiede.
《Penso che avevi ragione! È una città bellissima! 》, le dico baciandola sulla guancia.
《E non hai visto ancora il portico, o il Castello, o la Cattedra con una specie di Battistero sotto! E poi sta un negozio grandissimo, con la pista di pattinaggio prima di entrare che è qualcosa di stupendo!》, mi dice sorridendomi, non solo con la bocc, ma anche con gli occhi.
《Non vedo l'ora di scoprire ogni cosa, con te!》, le dico abbracciando la da dietro e lasciandole un bacio sul collo.
《Cosa ne dici, se andiamo a cambiare i soldi e andiamo a cena fuori? C'è un ristorantino, facendo la strada di fronte all'ostello, che sembra quasi di entrare nel mondo di Heidi.》, mi dice.
《Mmm, okay. Mi devo vestire elegante?》, le chiedo, girandola verso di me.
《Non esageratamente!》, mi dice.
《Okay. Che dici riusciamo a fare una doccia, anche, prima di uscire?》, le chiedo.
《Direi di si! È ancora presto!》 , mi dice.
《Mmm... Okay.》, le dico, baciandola.
《Vado prima io! Cosí poi mentre ti lavi tu mi faccio i capelli io!》, mi dice.
《Va bene. Fai veloce peró!》, le dico.
《Ci proverò! 》, mi dice, chiudendosi la porta alle spalle.

Non ci credo ancora, di essere a Cracovia, con mia Piccola, in una stanza matrimoniale, io e lei da soli senza i problemi scolastici, famigliari e degli amici che ci affliggono.
'Sembriamo quasi 2 sposi in luna di miele', penso sorridendo all'immagine.

Dopo circa 20 minuti finalmente Giada esce dal bagno con solo l'accappatoio addosso, e vi assicuro che sapere che addosso ha solo quello, non aiuta per niente a mantere tranquillo il mio amico lí sotto.
Prima di fare qualcosa di cui potrei pentirmene, quasi corro in bagno a farmi una doccia, fredda direi.

Quando esco dopo 10 minuti trovo Giada con un vestitino, che dire che è stupenda è un'offesa.
È nero, lungo fino metà coscia, tutto pieno di strass, con scollo a barca.
I capelli arriccati in tanti boccoli, e alcuni alzati.
La perfezione esiste ed è qui davanti a me!

《Ale, se vuoi vado a prendere un secchio per raccogliere la bava!》, mi dice ridendo mentre guarda la mia faccia.
《Sei WOW!》, le dico, avvicinandomi.
《Grazie!》, mi dice arrossendo e abbassando lo sguardo.
《Quando imparerai ad accettare un complimento senza arrossire eh?》, le dico prendendole il mento con il dito per alzarle il viso verso di me.
《Non so!》, mi dice, sorridendomi timida.
《Allora, sei pronta?》, le chiedo.
《Quasi finisco il trucco e metto le scarpe e andiamo! 》, mi dice.

Finalmente dopo 10 minuti, passati con il telefono a cazzeggiare con Rick e caricando qualche foto su Facebook, usciamo.
《Andiamo a cambiare i soldi!》, mi dice, prendendomi per mano, e guidandomi per le strade di Cracovia! Praticamente a meno di 500 metri abbiamo il centro di Cracovia, che dire che è bellissimo è poco.
Un portico illuminato, con tanti negozi, svetta su una piazza, più  dietro di si vedono le guglie di una Chiesa, molto alta, con un Battistero, tondo molto particola, e ad un lato, una fila di carrozze e cavallo, aspettano i turisti per un giro in città.
Ora capisco perché la nomina sempre! E cosí bella.

Facciamo un giro lungo una strada, che noi in Italia, chiamiamo la via del cambio, e osservando i vari tabelloni con il cambio, scegliamo per una specie di tabacchino, che vende anche alcolici, simile ad un bar nostro.

Dopo aver cambiato i soldi, e fatto qualche foto insieme, ritorniamo sulla strada verso l'ostello, si cui si trova il nostro ristorante.
Appena entro, mi viene da ridere. E tutto completamente in legno. Avete presente la casa del nonno di Heidi? La baita? Ecco in un primo impatto sembra cosí.
Scendiamo una scala a chiocciola, e troviamo una sala, ovviamente tutta in legno e pietra, e dicidiamo il tavolo in cui sederci.
《Piccola, avevi ragione! Manca solo Heidi, Peter e le caprette!》, le dico facendola scoppiare a ridere.
《Hai visto? Allora che ne pensi? 》, mi chiede, intrecciando la sua mano nella mia sul tavolo.
《Penso che dovremo tornarci! Avevi proprio ragione è una città stupenda! Potrei quasi viverci... se non fosse per la lingua!》, le dico.
《Hai ragione! La lingua polacca, è ritenuta una delle più difficili della comunità europea!》, mi dice.
《Io aggiungere anche l'inglese!》, le dico, facendola ridere.
《Ale, per te solo l'italiano è facile! Comunque alla vigilia di Natale, staremo a casa da Nessa, si scusa ancora se non può ospitarci, ma da quello che ho capito, sta da lei il suo padrino di battesimo! 》, mi dice Giada.
《Va bene cosí!》, le dico.
Dopo 10 minuti che siamo dentro, arriva un cameriere, e ordinano 2 specie di brodaglie con la carne, dentro un contenitore di pane. L'aspetto è carino, se non fosse per alcune bacche che usano anche il sapore.
《Dire che un ho trovato un difetto a questa città...》,dico sottovoce a Giada.
《Quale?》, mi chiede incuriosita.
《Il cibo!》, le dico.
《Su questo ti dó ragione! Infatti io sono tornata dimagrita per questo! Solo gli ultimi 2 giorni qui, scoprii di avere il McDonalds a pochi passi! Sennó sarei stata fissa lí dentro! 》, mi dice.

Mentre ceniamo, ovviamente i nostri genitori chiamano per chiederci come va. Sarei quasi tentato di non rispondere ma essere a chilometri di distanza di certo non li rende  tranquilli.
Dopo aver finito di parlare con i nostri genitori, e sfidando il freddo glaciale fuori, prendiamo anche un gelato per 2.
Ci portano una coppa con vaniglia e cioccola, e una cialda credo alla cannela a forma di cuore, che naturalmente faccio mangiare a Giada. Restiamo lí per quasi 2 ore, tra chiacchiere e risate, finché la stanchezza non decide di sopraffarci e decidiamo di tornare in ostello, per prepararci ad affrontare una lunga giornata che si presenta domani.
Vi starete domandando, se andremo a dormire direttamente? Chi lo sà... Vedremo...

/New Chapter/

Allora i luoghi, le cose da mangiare etc. Non sono frutto di immaginazione, ma sono reali, li ho visti dal vivo e gli ho descritti nei minimi dettagli.
Questo capitolo è un po' noioso, lo so, ma il prossimo preparatevi alle prime bombe che arriveranno.
Intanto grazie a tutti quelli che continuano a leggere la mia storia! 🙏

Buona giornata...
Faby ❤

P.s: Se ci sono errori li correggeró successivamente! 😊

Innamorata Del Mio Migliore Amico ❤ #Wattys2018 [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora