Capitolo 6. Le mie solite bugie, le mie sciocche fantasie.

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Irene

Durante il viaggio verso la Sicilia,Penny sta male e siamo costretti a fermarci più volte per gli attacchi improvvisi di nausea.

Quando arriviamo è tramortita e bianca come un lenzuolo,e io altrettanto ma per ben altri motivi.

"Siamo arrivati Pen. Ora ti rilassi." le dice Ignazio

"Tesoro."mi richiama Pen mentre Ignazio posteggia nel cortile di casa.

"Eh..."dico appena,con un filo di voce

"Va tutto bene."mi dice Pen sorridendo -"E  andrà tutto bene..."-continua

"Sì..." dico io poco convinta.

"Ragazzi entriamo." dice Ignazio aprendo la porta di casa

Penny mi abbraccia e mi dà una serie di bacini per farmi tranquillizzare,ma io resto tesa come una corda di violino.

"Mamma siamo a casa!" strilla Ignazio,e Caterina arriva di corsa da noi.

"Finalmente. Chi bedda ca si."mi dice Caterina stringendomi dopo averlo fatto precedentemente con il figlio.

"Come stai picciridda?"mi chiede tenendomi dai fianchi.

"Ciao Cate " la stringo anche io -"Bene...sono solo un po stanca."- dico imbarazzata

"Ora qua vi rilassate. Vieni che ho fatto le arancine."ci dice Caterina

Io alzo gli occhi al cielo e rido da buona catanese. Arancino! Si chiama Arancino!

"Mamma dove sta Nina?"chiede Ignazio e io impallidisco all'istante.

"Arriva tra poco."gli risponde la madre

Guardo Pen,sono terrorizzata!

"Posso andare a stendermi?"chiedo a Caterina- "Mi gira la testa"- le dico

"Si tesoro. Puoi metterti in camera di Ignazio."mi dice lei sorridendomi dolcemente -"Ma aspetta Nina. Arriva subito."-continua

"Ci stendiamo un attimo insieme. È stato un viaggio lungo e difficile."dice Pen intervenendo e salvandomi in calcio d'angolo.

"Va bene." risponde Cate.





Penelope

Entriamo in camera, al secondo piano, mi sento ncora le gambe atrofizzate per il lungo viaggio. Fagiolino è monello già dalla pancia, voglio immaginare quando uscirà.

"Tesoro che ti prende?"

Chiedo a Irene che è più bianca di un cencio.

"Non me la sento...io non dovevo venire "

Mi dice lei agitata.

"Tesoro anche Franz non ha voluto parlarmi, poi si è risolto."

Le dico cercando di calmarla.

Lei mi abbraccia forte e ricambio il suo abbraccio.

"Vuoi coccolare un po' fagiolino?"

Le chiedo sapendo quanto si rilassa e si diverte a toccare la mia pancia.

" Va bene."

Mi dice lei toccandomi la pancia in modo dolce.

"Nina non ce la fa a fingere"

Mi dice Irene alzando di colpo la testa.

"Piero e Franz si sono presi a cazzotti."

Le dico finalmente quello che è successo, anche se non volevo dire nulla a nessuno di questa cosa.

I tuoi occhi scrivono una canzone sulla mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora