Capitolo 17. A Taormina con Furore

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Ignazio :

Siamo partiti stamattina presto da Milano per Catania,e da lì verso Taormina, ma tutto questo Irene non lo sa.

Da quando ha litigato con il padre non ha più voglia di fare nulla. Ha saltato l'intera sessione di esami estiva,suona poco e quando lo fa è solo musica triste quella che fa uscire dai tasti,non ha più voglia di uscire,sta tutto il giorno a casa con Iago che non la molla neanche un secondo,e cosa peggiore non riesce più a vivere l'intimità con me. Ormai solo la mia mano mi dà sollievo.

Penelope mi ha convinto a mentirle per poter fare questa vacanza tutti insieme ma ho paura che dopo,Ire la prenderà anche peggio.

"Amore ma che ti ha detto Piero al telefono?"chiede Irene che è tutta agitata.

Per farla partire le abbiamo dovuto dire che Pen era prossima ad un parto prematuro.

"Il medico ha detto che sta nascendo." dico io cercando di essere il più convincente possibile

"Oddio non arriveremo in tempo!"si lagna Ire che vorrebbe essere presente per la nascita della piccola

"Amore calmati."le dico io che vorrei soltanto ridere

"È la mia migliore amica,come faccio a calmarmi?"chiede lei togliendo le scarpe e poggiando i piedi sul cruscotto.

A me parte l'embolo! Non sopporto questa cosa,anche se non è la mia macchina.

"Amore dai, i piedi sul cruscotto!"le dico leggermente stizzito

"Ma dai!Che c'è di male?"chiede lei fissandomi e non togliendo i piedi

"Amore, mi irritano."le dico sincero mentre continuo a guidare

"Ma non è la tua macchina!"sbuffa lei togliendo finalmente i piedi dal cruscotto

"Mi irrita ugualmente, scusa."le dico continuando a fissare la strada

"Sì certo...però addosso non ti irritano..."dice lei seccata

"Amore, mi irritano. Ci sarà qualcosa che ti irrita!"dico calmo perché non voglio litigare.

"Sì tantissime!Tipo quando succhi il brodo o il tè con il cucchiaio,ma sto zitta io!"dice lei acida

Per ora è un fascio di nervi per Pen e non oso immaginare appena saprà la verità.

"Se ti danno fastidio puoi dirmelo."le dico offeso

"Dovresti capirlo da solo!"ribatte lei imbronciata

"Tu non capisci da sola che mi danno fastidio le cose."le dico mettendo su il muso come un moccioso

"Sì Va bene!"lei si volta verso il finestrino a braccia conserte e dopo un poco si addormenta

Arrivati a destinazione la sveglio,mentre mentalmente invoco tutti i santi del Paradiso.

"Amore siamo arrivati."le dico scuotendola piano dal braccio

Lei spalanca gli occhi e si guarda intorno confusa.

"Dove siamo?"mi chiede e io non so proprio che pesci pigliare.

Resto in silenzio mentre entro nel cancellone dell'hotel con la macchina e mi viene indicato il parcheggio.

"Ignazio ti ho fatto una domanda!"mi dice lei innervosendosi

"Noi, beh ecco!"le dico cercando le parole

"Noi?"chiede lei inarcando le sopracciglia

"Siamo a Taormina."dico tutto d'un fiato,spegnendo il motore.

I tuoi occhi scrivono una canzone sulla mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora