Capitolo 49. Perchè so che tu non passerai mai

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Penelope

Una notte d'inferno ho passato. Odio litigare con Piero, odio non potermi stringere a lui di notte e dormire tranquilla, cullata dal suo respiro che scandisce il tempo. Non ho chiuso occhio, ho fissato il soffitto buio tutta la notte, e Piero non è venuto assolutamente a dormire, si sarà messo in camera degli ospiti o sul divano.

Quando suona la sveglia sento gli occhi pesanti, corro in bagno a mettere dei patch per gli occhi, e scendo in cucina a preparare qualche litro di caffè.

Quando scendo trovo Piero addormentato sulla penisola della cucina. Mi fa tenerezza, vorrei svegliarlo e riempirlo di baci, ma non voglio dargliela vinta.

Metto sul fornello la moka, cercando di non fare molto rumore e prendo il latte per riscaldarlo.

"Ahi ahi..."
Si lamenta Piero, sbattendo gli occhi. Si tira su piano.

"Buongiorno."
Gli dico controllando il latte per Cassiopea.

"Buongiorno,scusa mi sono addormentato."
Mi dice lui strofinandosi gli occhi.

Porto le tazze in tavola, bere questo caffè decaffeinato mi fa davvero schifo, ma pare comunque che un minimo mi svegli.

Verso mezza moka nel tazzone insieme al latte e vado a sedermi, inizio a tirare l'ennesimo biberon.

"Se vuoi del caffè è rimasto nella moka."
Dico a Piero.

"Sì sì."
Mi dice lui alzandosi per versarsene un po'.

Mentre tiro il latte evito di mangiare, non appena finisce la tiralatte mangio velocemente qualche biscotto e il mio caffèlatte decaffeinato.

"Vado a fare una doccia."
Mi dice Piero.

"Buona doccia, io tra poco esco."
Gli dico senza voltarmi verso lui. Voglio vedere come evolve la situazione.

"Buon lavoro."
Mi dice lui mogio.


Ignazio

Sono completamente gasato! Ire mi ha appena avvisato che potrebbe tornare a casa per la pausa pranzo e passarla con me,per poi tornare dopo a lavoro. Per non farle fare avanti e indietro,mi sono proposto di andare io a pranzo da lei,così è tutto più facile.

Decido prima di passare da Piero,per vedere come va con la picciridda visto che Pen è tornata a lavoro. Gli mando un messaggio con su scritto di aprirmi, non suono perché non voglio svegliare la picciridda se dorme.

Mi viene ad aprire poco dopo e appena entro la piccola si agita vedendomi,muove mani e piedi.

"Ma ciaoooo amore di zio!"le dico con la voce scema e lei fa ancora più la pazza.

"Ciao Pierì,come va?"chiedo al mio amico

"Eh."sospira lui

"Che c'è?"chiedo prendendo la piccola dalle sue braccia

"Nulla, vieni."mi dice Piero passando in sala.

"Avete chiarito con Pen?"chiedo seguendolo

"No."Dice lui abbandonandosi sul divano. Ha due occhiaie che fa paura.

"Come mai? Che le hai detto?"gli chiedo aggrottando le sopracciglia. Avrà fatto al solito suo.

"Nulla. Abbiamo provato a chiarire stanotte. Ma nulla."mi dice alzando le spalle

"Non lo ha voluto fare?"gli chiedo mentre faccio pernacchiette a Cassiopea,che ride tantissimo.

"No abbiamo discusso ancora di più. Mi ha detto che non vuole più essere servizievole con me. E mi ha detto che l'ho denigrata."mi dice lui mettendo il muso.

I tuoi occhi scrivono una canzone sulla mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora