Capitolo 50. Sempre sarai nella tasca destra in alto.

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Irene

Torno stanca morta dopo un'intensa giornata di lavoro. Apro la porta e Iago viene subito festante verso di me scodinzolando.

"Ciao amore.-lo bacio sulla testa.-Papà non è ancora tornato?"chiedo come se mi potesse rispondere,mentre tolgo la giacca e poggio le chiavi di casa sul mobiletto all'ingresso.

Iago sembra capire e abbaia verso le scale che portano alla camera da letto.

"Amore sono a casa."dico salendo le scale e sentendolo cantare sotto la doccia. Lui non risponde,non mi avrà sentita.

In giro per la stanza c'è un gran disordine. Ogni volta che torna da lezione lascia sempre un gran casino e a me tocca sistemare tutto. Lui nel suo disordine trova il suo ordine ma io amo che la casa sia ordinata e sistemata.

"Guarda che macello che ha lasciato!"dico aprendo la porta del bagno.

"Amore."lo chiamo

"Oh?-risponde lui sotto lo scroscio dell'acqua.-Amore ma sei a casa?"mi chiede

"Sorpresa! Sono a casa."sistemo un pò mentre ti aspetto."gli dico mentre passo in camera dove ci sono vestiti e zainetto a terra.

Ignazio mugugna qualcosa,che non capisco, in risposta.

Prendo i suoi vestiti e li metto a lavare.Dallo zainetto esce l'agenda di Ignazio e  prendendolo la faccio cadere a terra rovesciandola aperta. Inizio a raccogliere tutto,libri e quant'altro,ma appena sollevo l'agenda noto a terra qualcosa di strano. Sgrano gli occhi. Sono le mie pillole anticoncezionali! Le prendo e le fisso tenendole in mano. Inizio a tremare,gli occhi mi pizzicano e si fanno lucidi, mentre la rabbia sale. Sento come un vuoto in testa e nel cuore mentre mentalmente mi ripeto che non può essere vero,che ci deve essere una spiegazione a questo. Ma l'unica spiegazione che mi viene in mente è che lui è solo uno stronzo egoista.

Entro in bagno e spalanco la porta della doccia mentre lui continua a cantare.

"Oh? Che?"mi chiede lui saltando in aria vedendomi

"Che cazzo vuol dire questo?"gli urlo sbattendogli in faccia le pillole. Non avevo mai avuto questo tono con lui.

"Che sono?"mi chiede lui come non capendo

"Dimmelo tu."gli dico io furente

"Non lo so, che medicine sono?"mi chiede lui chiudendo il rubinetto

"Sono le pillole anticoncezionali Ignazio, sono le mie pillole e stavano in mezzo alla tua agenda. Come cazzo me lo spieghi?"continuo a urlare io che nel frattempo non riesco a stare ferma e cammino avanti e indietro come impazzita.

"Non lo so Irene. Che ne so io delle tue pillole?"mi chiede lui cercando di essere convincente.

"Non iniziare a prendermi per scema e dimmi la verità."gli dico con gli occhi pieni di rabbia.

"Non lo so amore."mi dice ad occhi bassi,e a me si gela il sangue nelle vene,le ha davvero prese lui.

"Ignazio!"urlo alterata,tremando tutta.

"Ok le ho prese io. Le ho prese perché quando le prendi stai un'ora rincretinita, e stai male ogni volta. Perché non ti fidi di me, potremmo stare bene senza questa merda."mi dice lui prendendomi una mano che io scosto sconvolta.

"Come hai potuto? Come?L'hai fatto solo per te stesso,perché vuoi un figlio e non pensi a me,non pensi a ciò che voglio io ma solo a ciò che vuoi tu...Non pensi ai miei sogni,a ciò che voglio fare prima di un figlio...Non ci posso credere...mi volevi incastrare."dico iniziando a singhiozzare per la rabbia e la delusione.

I tuoi occhi scrivono una canzone sulla mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora