Capitolo 37. It's beginning to look a lot like Christmas

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Irene

Siamo all'aeroporto di Linate ad aspettare l'arrivo dei nostri genitori,ma non so più se invitare la mia famiglia e quella di Ignazio per Natale sia stata una buona idea. Inizio ad avere dei dubbi e ad innervosirmi.

"Amore."mi richiama Ignazio

"Eh?"chiedo sovrappensiero

"Che succede picciridda? Sei ansiosa perché domani devo andare a Roma?"mi chiede Ignazio

"Ma no amore,non è questo,tornerai entro poche ore."gli dico io alzando appena le spalle.

"E allora cosa c'è? Cosa ti turba?"mi chiede lui alzandomi delicatamente il volto e accarezzandomi la guancia con il pollice.

"Ecco Ignazio..."dico incerta

"Ireneeee!"mi volto verso gli arrivi e in un batter d'occhio,mio fratello mi arriva addosso stringendomi le gambe.

"Il mio nanetto amoroso."dico io prendendolo i braccio e sbaciucchiandolo tutto.

"Ehi campione!"gli dice Ignazio mentre si avvicinano mamma e papà

"Irene,cuore mio,sei sempre più bella."mi dice papà

Faccio scendere Dany e mi fiondo tra le sue braccia.

"Mi siete mancati."gli dico staccandomi un attimo da lui e baciando mamma.

"Che hai?Sei pallida."mi dice mio padre scrutandomi con il suo sguardo inquisitore

"Non ho nulla papi,sono solo un po' stanca,abbiamo avuto esami fino a qualche giorno fa."gli dico io

"Sì,è stata una sessione pesante."dice Ignazio attirandomi a sé.

"Adesso vi riposerete."ci dice mamma, mentre Dany si fa prendere in braccio da Ignazio e si stringe a lui.

"Io non proprio. Domani faremo una toccata e fuga a Roma con i ragazzi."dice Ignazio fiero e sorridente

"Ma domani è natale!"protesta papà

"Papi devono cantare al Senato,davanti al presidente della Repubblica."gli spiego io

"Però! Che onore ragazzo."gli dice papà battendogli una mano sulla spalla e guardandolo con orgoglio

"Ma i tuoi genitori?"chiede mia madre ad Ignazio

"Il loro volo atterra tra due ore,se siete d'accordo mangiamo qualcosa qui in aeroporto."gli dice lui

"Non ti secca se ti fermano?"gli chiede mamma

"Un po' ,ma andare e tornare credo sia peggio."gli dice lui

"Mi dispiace non possiate alloggiare a casa nostra."gli dico io prendendo sotto braccio papà

"Andrà benissimo anche l'albergo amore. Piuttosto stasera non mi dire che dovrai metterti a sgobbare in cucina."brontola lui

"No Salvo,stai tranquillo. Stasera ristorante."gli dice Ignazio dando una pacca sulle spalle a papà

"Domani però cuciniamo noi."dico a mia madre ammiccando

"Come vuoi cara."mi risponde lei

"Sicuramente vi daranno una mano anche mamma e Nina."mi dice Ignazio

"Si infatti..."sussurro io

"Amore che ne dici se io e tuo padre andiamo a posare le valigie in macchina e voi prendete posto in qualche bar o ristorante?"mi chiede Ignazio baciandomi una tempia

"Va bene, sbrigatevi."gli dico io

"Irene tutto bene tesoro?Ti vedo strana."mi dice mamma quando ci accomodiamo in rosticceria.

I tuoi occhi scrivono una canzone sulla mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora