Non mi voglio alzare dal letto oggi, ieri avevo detto che ero quasi felice di tornare a scuola, ma mi rimangio tutto. Andare a scuola è uno schifo, e se non fosse che venerdì iniziano le vacanze di Natale e quindi finisce il trimestre, oggi non ci andrei neppure, ma devo recuperare molte materie. Così mi alzo, mi sistemo il tutore per la clavicola, e vado a svegliare mio fratello. Lo trovo sveglio in cucina intento a preparare l'albero di Natale. L'albero! Sono stata così impegnata tra lavoro, scuola, beneficenza, lezioni col tutor e Daniel, da essermi dimenticata che fare l'albero è una tradizione di famiglia: avremmo dovuto farlo insieme.
<<Ehi, cosa fai?>> chiedo con la voce ancora impastata dal sonno.
<<Sto facendo l'albero>> mi dice senza guardarmi.
<<Scusa, dovevamo farlo insieme>> continuo avvicinandomi a lui, ma non mi risponde e quindi mi inginocchio a fianco a lui <<Mi dispiace, in questi mesi ti ho trascurato troppo, non siamo mai stati insieme. E' che mi sto impegnando per finire la scuola>> dico scusandomi.
<<Lo so, è che mi manchi tanto Kat>> dice infine guardandomi negli occhi. Non sta piangendo ma vedo che è triste. Abbozzo un sorriso per rassicurarlo.
<<Scusami, sono stata orribile con te, dovevo esserci per il tuo primo anno di scuola e invece sono un disastro>> smetto di sorridere perché vorrei solo piangere adesso. Gli anni scorsi era tutto più facile: non dovevo stare ore in più a scuola e quindi potevo stare il più possibile con lui, ma adesso sento che non sto facendo nulla di giusto <<Senti, vai a prepararti che l'albero lo facciamo oggi pomeriggio>> Tommy sorride e mi scalda il cuore. Però mi ricordo solo ora che oggi ho la lezione col tutor, ma Tommy sembra avermi letto nel pensiero:
<<Va bene, può venire ad aiutarci anche Daniel?>> mi chiede. Sono sorpresa e non so cosa dire. <<Mi piace Daniel>> continua sorridendo ed alzandosi <<E' molto simpatico e siete buffi insieme>>.
<<Buffi, perché?>> chiedo ridendo.
<<Non lo so, ma vi guardate sempre male e poi a volte vi guardate e vi incantate. Poi a volte litigate e a volte no, anzi a volte sorridi con lui. A te sta simpatico vero?>> Tommy non lo sa, ma ha appena detto qualcosa di maledettamente vero. Ci guardiamo male, ma a volte ci osserviamo come se volessimo parlare senza emettere alcun suono, e il bello è che ci riusciamo la maggior parte delle volte. Non so cosa mi succeda quando sono con Daniel, ma sono subito felice quando lo vedo, e anche se mi fa perdere la pazienza ogni giorno... beh sento che non potrei mai stare senza vederlo tutti i giorni.
<<Se vuoi glielo posso chiedere per oggi>> dico alzandomi. Vado in cucina e preparo la colazione per mio fratello pensando ancora alle sue parole.
Ho appena accompagnato Tommy a scuola a piedi e adesso sto andando dalla mia. Sto pensando a Daniel. O meglio sto pensando a quando vederlo per chiedergli di oggi. Dirà di sì? E se decide che non gli interessa di mio fratello e mi obbliga a fare le lezioni in biblioteca? Ripenso a quello che ha detto a Michael ieri: "Non mi interessa Katherina". In che senso? Non gli interessa aiutarmi a studiare o non gli interesso io? Non mi deve interessare, in fondo a me non interessa lui. Sì esatto non mi interessa minimamente un Mr. Perfettino. Senza accorgermene arrivo a scuola e smetto di pensare a Daniel.
La giornata passa velocemente perché mancano alcuni insegnanti: potevo rimanere tranquillamente a casa questa mattina. Al suono dell'ultima campanella metto l'unica penna che ho sul banco a caso nello zaino e mi alzo, ma appena rilevo lo sguardo mi perdo in due meravigliosi occhi color nocciola. Daniel.
<<Senti, ti devo chiedere una cosa...>> inizio brusca.
<<Ciao anche a te>> mi interrompe sorridendo. Quel sorriso. Potrei fermarmi a guardare quel sorriso tutto il giorno se solo non sembrassi un'ebete.
<<Cosa?>> chiedo confusa <<Ah, sì, ciao. Senti oggi per le lezioni, potresti venire da me?>> chiedo abbassando lo sguardo, mi rendo conto troppo tardi che non è stato il modo migliore per dirglielo. Daniel arrossisce. Mi piace il modo in cui arrossisce ogni volta, è così dolce: non sa neanche che con un solo sguardo potrebbe conquistare chiunque, si stupisce ancora se qualcuno lo guarda. E io lo guardo spesso.
<<Beh, va bene. Se posso chiederlo, come mai?>> chiede sempre rosso in viso, ma con un tono gentile ed educato.
<<Fare l'albero di Natale insieme è una tradizione e non sono ancora riuscita a farlo con mio fratello quest'anno, così stamattina l'ho beccato mentre lo stava facendo da solo. In pratica gli ho promesso che l'avremmo fatto oggi insieme, in più lui ha chiesto se potevi venire anche tu>> dico tutto d'un fiato. Adesso ci stiamo guardando negli occhi in uno di quei nostri momenti dove il tempo intorno a noi si blocca.
<<Se l'ha chiesto lui allora...>> dice scherzando e prendendo il mio zaino sul banco.
<<Grazie>> per lo zaino e per oggi vorrei dire, ma le parole non mi escono dalla bocca mentre le penso.
<<Cosa?>> chiede preoccupato e avvicinandosi a me. Non capisco quindi rimango zitta con espressione perplessa. <<Katherina Young che ringrazia>> continua ridendo <<Cadrà un meteorite nelle prossime ventiquattro ore>>. Con un gesto veloce e naturale mi mette un braccio intorno alla vita. Siamo così vicini che riesco a vedere bene le leggere sfumature nei suoi occhi. Si avvicina ancora di più fino ad arrivare con il viso vicino al mio orecchio e mi sussurra qualcosa che non riesco a sentire bene a causa del battere del mio cuore talmente forte che credo lo senta anche lui, anche se suppongo sia qualcosa tipo "prego". Si allontana da me lasciandomi come al solito una sensazione di freddo, e con mia sorpresa gli metto la mano sul viso per trattenerlo e lo bacio. Un bacio dolce, calmo a differenza di quando eravamo al planetario. Mi metto sulle punte dei piedi per arrivare meglio a lui e mi abbandono al bacio con il sottofondo del mio battito cardiaco nelle orecchie. Daniel senza allontanarsi da me fa cadere gli zaini e mi cinge la vita con entrambe le mani stringendomi a lui come per cancellare ogni distanza tra di noi. Continuiamo a baciarci per alcuni minuti, un bacio dole, morbido, fino a quando non sentiamo la bidella che si schiarisce la voce sulla porta. Ci allontaniamo velocemente, Daniel chiede educatamente scusa, prende gli zaini, saluta la bidella ed esce. Io lo seguo ancora stordita.
Prendiamo la sua macchina per fare prima e appena mette in moto mi rendo conto di quello che ho appena fatto. L'ho baciato, dopo essermi detta che non mi interessa. Ma mi è sembrato così naturale baciarlo, così bello e così giusto che non posso non sentirmi euforica e senza che me ne accorga inizio a sorridere con lo sguardo perso pensando a prima. Peno che Daniel se ne sia accorto perché sorride anche lui e mi guarda ogni volta che può. Vedo la sua mano sulla sua gamba e non riesco a trattenermi dal prendergliela. Così appoggio la mia mano sulla sua, che prontamente si intreccia con la mia. Rimango a fissare le nostre mani sorridendo.
<<Chi è Sophie?>> chiedo all'improvviso.
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Ti odio, ma ti amo
Romance03/12/17 #526 - 22/09/17 #880 - 20/09/17 #986 ❤️ Passo velocemente in rassegna tutte le mie conoscenze per capire chi possa scrivermi una lettera invece che mandarmi un semplice messaggio, ma mi viene in mente solo mia zia che dato la sua recent...