Mi sveglio non sentendo più il corpo di John appiccicato al mio ma anche perché ho freddo.
Spero che questo sia solo un brutto sogno ed invece tastando la parte accanto a me mi accorgo che questa é la realtà; per la paura mi sveglio subito, mi alzo ed inizio a cercarlo.
Vado in salotto ma non lo trovo, ritorno in camera sperando ci sia tornato ma non c'è, cosi, corro in bagno ma non lo trovo neanche lí.
Sono disperata, così ritorno nel "nostro letto" ed inizio a piangere e a chiedermi dove sia, non posso nemmeno chiamarlo perché non ho il telefono, aspetto, aspetto e aspetto ma non torna. Un'ora dopo non é ancora tornato e le lacrime non accennano a fermarsi, ad un certo punto mi rannicchio nella sua parte del letto cercando di tranquillizzarmi annusando il suo profumo sul cuscino però non ci riesco.
Passa un'altra mezz'ora e sento una porta aprirsi e dei passi avvicinarsi cosi mi ridesto dal mio coma apparente ma continuo a piangere; poi riconosco quell'ombra, é lui, il pianto diventa più copioso per la felicità e lui sentendo i miei singhiozzi corre da me. Si siede sul letto, mi prende tra le sue braccia e mi coccola:"ehi, tesoro che succede? Sono qui!". Dopo che i singhiozzi si sono un po' frenati gli rispondo:" credevo te ne fossi andato, non ti trovavo più!". Mi bacia i capelli, mi accarezza e all'orecchio mi spiega:"sono andato da Emily perché sentivo delle urla provenienti dalla sua camera, così ho bussato alla sua porta e dopo cinque minuti in cui gliel'ho quasi buttata giù credendo che all'interno ci fosse mio padre. Fortunatamente non c'era, in seguito mi ha detto una cosa sconvolgente! Poi ho aspettato si addormentasse ed ora sono qui. Non me ne sarei mai andato lasciandoti qui, si sono uno stronzo ma non così tanto,dai! E poi ti ho promesso di proteggerti ed io le mantengo le mie promesse piccola Rossa".
Ora che é qui mi sono stabilizzata ma poi siccome non mi ha spiegato cosa di sconvolgente gli ha detto sua sorella, chiedo:" che cosa ti ha sconvolto di quello che ti ha spiegato tua sorella?".
Lo vedo rabbuiarsi per poi continuare:" vedi, Emily mi ha detto che é incinta di nostro padre e che lui lo sa ed é per questo che se la verrà a riprendere. Io, non voglio che mio nipote cada tra le grinfie di quel donatore di sperma quindi l'unica via d'uscita é ucciderlo, Damon Williamson deve morire! Se sarà necessario il bambino vedrà me come padre, infondo io ed Emily a parte gli occhi non ci assomigliano e abbiamo dodici anni di differenza, quel bambino non deve soffrire come noi; ma nonostante questo io rimarrò sempre al tuo fianco, non cambierà nulla a parte questo figlio che prenderà il mio cognome e crescerà con noi tre!".
Sebbene questo discorso mi debba rendere felice in realtà scoppio di nuovo a piangere come una donna incinta con gli ormoni a mille, cazzo Barbara che ti succede?
Anche lui sembra accorgersi di questi cambi di umore repentini:" piccola, che hai? Come mai questi cambi di umore?".
"Non lo so, sarò stanca! Infondo non dormo bene da due giorni. Adesso possiamo dormire John, almeno altre tre ore, sono troppo stanca amore!".
"Tesoro, sei pallida, da quanto non mangi?"."Da due giorni ormai!".
" Devi mangiare piccola mia, stai per crollare e con tutto quel sesso che abbiamo fatto devi buttare nello stomaco qualcosa. Non farmi preoccupare ti prego!". "Va bene ma tra tre ore per ora ho bisogno di dormire, mi raccomando mentre dormo non lasciarmi da sola!". "OK, MA DOPO MANGIAMO, A COSTO DI CHIUDERTI QUI DENTRO, CHIAMARE IL SERVIZIO IN CAMERA ED IMBOCCARTI FINCHÉ NON HAI INGURGITATO TUTTO, SONO STATO SUFFICIENTEMENTE CHIARO?". "Si!".
"Ok, allora riposiamoci un pochino!".
Alle nove e mezza mi sveglio trovandomi attaccata a lui, difatti le mie gambe sono intrecciate alle sue, il mio viso si trova sul suo ampio petto; mentre lui mi tiene strettissima una delle mie braccia si appoggia dietro la sua schiena cercando di non svegliarlo, ma con scarsi risultati.
Prima di dire qualsiasi cosa apre i suoi fantastici occhi color mare d'inverno, non so per quale motivo ma questa mattina sento un bisogno fortissimo di essere coccolata e amata:"John?"."Dimmi piccola, che cosa c'è?"."John, lo so che ti avevo promesso di mangiare ma prima mi potresti coccolare per favore, non so il perché ma sta mattina ne ho troppo bisogno?!".
Dopo aver ascoltato la mia richiesta, John si siede sul letto appoggiandosi sulla testiera, mi prende da sotto le braccia e mi pone a cavallo delle sue gambe, poi mi mette una delle sue mani sulla nuca e dolcemente mi bacia mentre mi accarezza la schiena.
Subito allaccio le mie braccia al suo collo e mi lascio cullare da lui, il mio corpo è perfettamente plasmato al suo ed il mio cuore batte forte, come la prima volta che l'ho incontrato ma questo cercherò di non farglielo sapere.
Poi non contenta della nostra vicinanza, metto il mio viso sul suo collo ed ispiro il suo profumo:" mi ami John?"."Ma che domande sono amore?".Rispondi, mi ami si oppure no!?"."Certo che ti amo, se no non starei qui ad accarezzarti! Vuoi capire che sei l'unica donna per cui sto facendo tutto questo bimba!"."Ok, ma adesso continua a coccolarmi!". Dopo le mie ultime parole esplode in una risata bellissima:"piccola mia, che dici se dopo esserci lavati ed aver mangiato vieni con me in un posto. Ti voglio far vedere un degli sport che mi piace fare e se vuoi potrai provarci anche tu!"." Va bene amore, ma possiamo stare altri cinque minuti così?"."Certo, ma come mai questa mattina sei così bisognosa di affetto?"."Non lo so, so solo che ho bisogno di sentirti più vicino e di fare l'amore!"."Barbara, ascoltami,quando questa sera torniamo in camera sarò tutto tuo; ok?".
Io annuisco e poi cerco di staccarmi per andare a farmi questa maledetta doccia ma lui come era presumibile non me lo lascia fare:"non avevi necessità di starmi appiccicata, bene allora faremo tutto assieme oggi!".
Io lo lascio fare poiché la cosa mi rende felicissima così ci infiliamo in doccia è sempre attaccata a lui come un Koala mi lascio insaponare, massaggiare e risciacquare; non so come faccia, ma la sua forza è tale che fa tutto con una sola mano.
Usciti, mi aiuta ad asciugarmi ed a tamponare i miei capelli rossi, poi controvoglia sono costretta a staccarmi da lui:" dai, piccola sbrigati a vestirti e ad asciugarti i capelli".
Così, mi sbrigo e dieci minuti dopo lo trovo in salotto ad aspettarmi vestito con un paio di pantaloni comodi, una felpa bianca e delle scarpe da ginnastica. Scendiamo mano nella mano e come in un flash mi ricordo di Emily:" John e tua sorella?"."non ti preoccupare amore, mia sorella oggi va con il mio autista a fare un po' di shopping e noi abbiamo la giornata da vivere tutti soli!".
Arriviamo al buffet, davanti mi trovo una marea di brioche al cioccolato, alla marmellata, alla crema e vuote, per non parlare della frittata(che ovviamente non mangerò!) e varie torte; eppure sono veramente affamata, non ho mai avuto così tanta fame in vita mia.
Prendo due brioche al cioccolato, con tre fette di torta(nutella, ricotta e cioccolata e pere) poi non contenta prendo un bel cappuccino con molta schiuma e due bustine di zucchero tanto per stroncarci del tutto.
Mentre mangio come un camionista John mi guarda ridendo a crepapelle:"però amore avevi fame è?"."smettila di ridere e di guardarmi in quel modo, John davvero basta, mi stai deridendo per caso?"."no, piccola ma è davvero difficile non ridere in questo momento! Sai, sei l'unica persona che mi fa sorridere in questa maniera!".
Stranamente il discorso si conclude qui e terminato di mangiare ci incamminiamo, io lo seguo visto che non so dove mi voglia portare finché non arriviamo in un posto in cui non ero mai entrata, nemmeno quando eravamo a New York. Qui vedo varie pareti che suppongono debbano essere scalate visti gli appigli attaccati da ogni parte, John, in seguito, inizia a parlare con un istruttore che dopo essersi tolto la maglia, siccome nessuna lo osserva si fa imbragare."Adesso piccola vedrai il tuo uomo come scala questa parete!"
Lo guardo e sorrido e lui inizia ad arrampicarsi sulla parete, lo ammiro ed è bellissimo, con tutta la sua potenza, il suo corpo e la sua prestanza. In pochi minuti ha raggiunto la cima ed è sceso, si avvicina a me, ma io non so per quale motivo ho un mancamento, vede che sto per svenire e si precipita da me:" amore, guardami, apri gli occhi, che ti prende?"."nulla, sono solo stanca, credo!"."ok, adesso torniamo subito, aspetta che mi metto la maglia e in pochi minuti arriviamo in albergo".
Acconsento, pochi secondi dopo mi pone sulla sua schiena costringendo me a legare le mie gambe alla sua vita ed a mettere le mie braccia attorno al suo collo. Non so come, ma mi addormento, poi mi ritrovo in intimo distesa su un letto ricoperta dalle lenzuola e dei rumori provenienti dal salotto.
Mi alzo e vado a vedere ma ad un certo punto mi fermo alla porta:" cos'hai fatto ragazzina viziata?". Sta parlando con Emily, anzi urlando mentre lei cercando di calmarlo gli dice:" mi dispiace ma non potevo tenerlo, era frutto di una delle tante violenze subite da mio padre, non ho avuto la forza di lasciarlo crescere dentro di me. Mi dispiace fratello, so che l'avresti considerato come figlio tuo ma forse é meglio così!". "Tu, hai ucciso una creatura senza colpe, io sarò anche bipolare, stronzo, manipolatore e tutti gli aggettivi che vuoi ma tu sei.......". Non ne posso più delle sue illazioni, insomma un uomo che ne può sapere di gravidanze indesiderate e violenze?"BASTA JOHN, SE EMILY NON SE LA SENTIVA, NON SE LA SENTIVA, PUNTO E BASTA! NON TI AZZARDARE A DIRE CERTE COSE DI LEI CHE NON PENSI! CALMATI E RESPIRA, LASCIALA TORNARE IN CAMERA A RIFLETTERE E VIENI A STENDERTI SUBITO!".
"E TU COSA CI FACEVI DIETRO LA PORTA É?"."NO TI AZZARDARE A RIMPROVERARMI QUAL....." ma non riesco a finire la frase che un giramenti di testa mi colpisce, come al solito John si precipita da me:" ehy, tesoro ci sei?" Con fatica rispondo:"si, é stato solo un giramento, sto bene!". Anche Emily decide di parlare dicendomi:" Barbara, riconosci i sintomi, tu sei molto probabilmente incinta; non ti devi sforzare o arrabbiare". Sento le lacrime agli occhi:"piccola, ci sono io con te, non ti devi preoccupare, anche se fossi incinta io sarei pronto ad essere padre! Ho trentasette anni, cavolo sono più che pronto!"."Tu John, ma io ho venticinque anni sono giovane ed ho sempre preso la pillola, come cavolo é successo?E poi, già incinta, é passata poco più di una settimana dalla prima volta e qualche giorno dalla nostra serata di fuoco!". "Bimba, niente paura, faremo il test ma adesso devi stenderti, invece tu, Emily potresti andare in camera tua, se ti va finiremo il nostro discorso un'altra volta!". Non sento la risposta di Emily ma suppongo abbia detto si, visto che la porta della nostra camera si apre e poi si chiude, ed ovviamente John mi riporta a letto:"sono stanca di stare distesa, ho voglia di fare qualcosa!".
"Sei stanca, spossata e ti mancano le forze, non fare la bambina ed ascoltami!"."Faccio quello che dici solo se posso riposarmi, di nuovo, tra le tue braccia!".
In una frazione di secondo mi trovi stretta a lui, distesi come questa mattina ma con una sola differenza: forse siamo in tre; se fossimo in quattro cosa farei? Due gemelli a poco più di vent'anni, già uno é impegnativo. Figuriamoci due!
La cosa strana é che ho già pensato ai nomi; per lui: George Louis Mayer.
Invece per lei: Diamante Selvaggia Mayer. Per non parlare di come li vestito, saranno i bambini più alla moda esistenti sulla terra e poi spero che il maschietto sia uguale a suo padre mentre la femminuccia somigli a me. Poi però ci penso accuratamente e capisco mi piacerebbe avere un maschio con capelli neri e occhi verdi ed una femmina con capelli rossi ed occhi azzurro mare, uguali al suo papà!
Il vero problema é che non so come sarà la mia vita d'ora in poi, cioè, fra nove mesi se fossi incinta partorirò, sarà una grande svolta ed a me le svolte non piacciono molto ma per un figlio(come mi ha insegnato mia madre) questo ed altro. Infine mi addormento profondamente capendo che forse sono pronta per diventare mamma, il problema di quando sei genitore è che nessuno te lo spiega, non esistono manuali da studiare per educare i proprio figli. Ed io nonostante tutto sono terrorizzata!Spazio Autrice
Allora miei care lettrici siamo arrivati a più di tredici mila visualizzazioni, vi ringrazio molto, siete molto speciali. Grazie ancora e spero di leggere i vostri commenti e che commentate la mia storia senza guardare troppo la grammatica visto che ho scritto questo capitolo di botto!
Buona serata a tutti e buon carnevale Scandalize00!
STAI LEGGENDO
A Bad Player
ChickLitJohn Mayer, un uomo che non sa cosa sia l'amore perché non lo ha mai provato. John crede di non avere un cuore, al posto del sangue pensa di avere veleno, é convinto di rompere tutto ciò che tocca e tutto ciò che fa suo ed é effettivamente cosí. Non...