BARBARA POV
Mi sveglio a causa del sole che fa capolino nella stanza da letto. Inizialmente mi chiedo dove sono, poi ricordo di essere nella camera del mio capo con un po' di mal di testa causato dal vino bevuto ieri sera. Fidatevi ne ho bevuto!
Cerco di tornare alla realtà e piano piano ricordo che mi ha detto che andava in palestra e di non preoccuparmi di lui, così mi domando:" ma non ha mai dormito sta notte, ha sempre fatto palestra?'
Decido a malincuore di alzarmi ed andare per casa sua a cercarlo, così esco dalla porta, cammino lungo un corridoio infinito che porta a una rampa di scale, scendo apro una delle porte e trovo la cucina, guardo ma non c'è!
Esco, vedo un'altra porta vicino la cucina, spalanco la porta e lo trovo disteso per terra con la testa sul tapirulan ancora in funzione mentre lui dorme come se nulla fosse, credetemi se non fossi scioccata probabilmente per questa scena da Oscar mi sarei già messa a ridere ma in questo momento sono molto preoccupata.
Mi avvicino con cautela, lo scuoto per una spalla ma non risponde così lo scuoto più forte riuscendo a fargli aprire gli occhi che mi guardano stupiti e gli chiedo:" perché non dormi come le persone normali John? Perché non hai dormito con me? Parlami anche se mi odi o non mi sopporti sfogati con me!".
Si ridesta velocemente e seduto sul pavimento con tutto il disprezzo che un uomo possa avere mi intima:" non farmi mai più queste domande, non ti deve interessare niente della mia vita, hai capito? Fatti gli affari tuoi, stupida!".
Nonostante abbia un mal di testa assurdo, questa sua affermazione mi fa incazzare, difatti mi avvicino alla porta, la chiudo a chiave e prendo la chiave per metterla nella tasca posteriore della jumpsuit; vediamo se adesso ha intenzione di svelarmi l'arcano. In caso contrario ce ne staremo qui fino a domani mattina, per quanto mi riguarda!
"Che cosa fai? Non provarci, apri quella maledetta porta! Non voglio farti del male, non farmi domande, non chiedermi niente. Cazzo, non dovevo portarti a casa mia!".
"John perché dormivi per terra con la testa sul tapirulan? Che succede? Perché vuoi allontanarmi sempre?".
Nel frattempo mi avvicino a lui ma poco dopo:" non ti avvicinare e smettila di chiedermi cose a cui non ti risponderò! Basta!".
Non lo ascolto e continuo a camminare verso la sua direzione, più mi avvicino più lui indietreggia al muro. Ad un certo punto si ritrova addossato al muro mentre io mi avvicino al suo viso:" parla con me John Mayer!" Riesce a scappare da questa trappola ma io lo prendo per il polso; mai lo avessi fatto!
Mi prende per il collo e per colpa della rabbia mi fa sbattere violentemente contro il muro; le mie gambe cedono e mi ritrovo in ginocchio davanti a lui, non ho nemmeno coraggio di guardarlo in faccia.
Poco dopo lo sento inginocchiarsi davanti a me, cerca di prendermi per alzarmi ma la schiena fa malissimo, lui non demorde ed io gli dico:" lasciami subito, adesso mi rialzo e me ne vado lurido mostro, ti odio. Io voglio solo aiutarti schifoso bastardo".
Ho le lacrime agli occhi che ormai non la smettono di scendere, ma lui mi zittisce:" lo so che sono un mostro, che ti ho fatto del male fisico! Lascia che ti alzi da qui, poi ti vado a cercare una crema per la schiena mentre intanto tu te ne stai a letto!". "No, non voglio la tua carità, non voglio niente hai capito! Voglio andarmene a casa! Fa troppo male."." Barbara trattieni il respiro che ti alzo e ti porto in camera!".
Non mi resta altro che fare ciò che vuole; apre la porta della palestra e due secondi dopo arriviamo in camera; John mi adagia sul letto a pancia in sotto e va a cercare qualcosa in bagno.
Torna indietro con una forbice e una pomata, si avvicina ed io inizio a tremare come una foglia:" ehi, non ti farò del male, fortunatamente la forbice non mi serve perché la tua schiena é praticamente nuda a parte queste due strisce di stoffa trasparente, ma non ti preoccupare ti metterò la crema anche senza tagliarle! Sta tranquilla, piccola!".
A quel nomignoli affettuoso mi viene il voltastomaco:" non sono la tua piccola! Mi hai quasi rotto la schiena!"." Lo so, mi dispiace, ma adesso ti metterò questa crema e ti prometto che fra poco non sentirai più niente." Osa perfino darmi un bacio sulla testa, ma non riesco ad oppormi per il dolore quindi non mi resta altro che rimanere rigida, ferma e immobile. Sento Mr. Mayer aprire la crema, poi inizia a spalmarla con movimenti lenti lungo la schiena, mentre io piango silenziosamente. Quando conclude la sua opera cerco di alzarmi maldestramente, ma il bastardo mi ferma:" ascolta fra tre ore vedremo come starai e poi se vorrai ti riporterò a casa;ok?". Faccio cenno di no e poi ribatto:" voglio andarmene a casa, ti prego dopo tutto quello che è successo, me lo devi!".
Lui, non si muove, mi guarda e a denti stretti mi ordina:" no, adesso tu te ne stai buona mentre io chiamo qualcuno che vada a comprarti qualche vestito di ricambio. Stai ferma e non muoverti che peggiori la situazione."
Alla fine esce, aspetto che il rumore dei suoi passi non ci sia più, e non so come, ma mi rialzo; sarà l'adrenalina? Probabile! A stenti scendo quelle maledette scale, arrivo alla porta e finalmente esco da quel manicomio di casa. Non so dove sono, ma trovo un cartello stradale che mi dice che sono fuori New York così chiamo un taxi e mi faccio venire a prendere per poi comunicargli dove voglio andare e tornare a casa!
Tornata a casa, non so come, ma riesco a guardarmi la schiena allo specchio, noto che si sta già formando un livido su tutta la schiena.
Dopo cinque mila tentativi riesco a mettermi in pigiama, poi mi metto a letto cercando di non urlare per il dolore e due ore dopo mi addormento.
Quando mi sveglio decido che lunedì non andrò a lavoro, anzi, scriverò una lettera di dimissioni e me ne andrò come sono arrivata; a testa alta!Spazio Autrice
Buonasera lettori, cosa succederà nel prossimo capitolo? Cosa nasconde il bel John? Lo scopriremo assieme nei prossimi capitoli!
P.S. lo so che state odiando John ma vi giuro che prima o poi si farà perdonare! Cercate di non disprezzarlo. In fondo non è tutta colpa sua se è diventato così, o forse sì? Boh chi lo sa!
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A Bad Player
ChickLitJohn Mayer, un uomo che non sa cosa sia l'amore perché non lo ha mai provato. John crede di non avere un cuore, al posto del sangue pensa di avere veleno, é convinto di rompere tutto ciò che tocca e tutto ciò che fa suo ed é effettivamente cosí. Non...