È dura essere una donna.
Devi pensare come un uomo.
Agire come una signora.
Sembrare una ragazza.
E lavorare come un mulo!
Buona festa della donna a tutte, anche se in ritardo 😘😘Mi sveglio di soprassalto, devo vomitare, così corro in bagno, credo che neanche Bolt mi supererebbe in questo momento, mi inginocchio, neanche il tempo di alzare la tavoletta e rimetto anche l'anima, siccome ho paura di sporcare qualcosa nel caso mi ricapitasse rimango qui.
Difatti dopo cinque minuti vomito ancora, che schifo! Sento la porta aprirsi e John mettersi dietro di me, mi bacia la spalla e mi tiene i capelli, alzo la testa dal water e la appoggio sulla sua spalla, sto anche sudando, mi sento una merda, sto malissimo e non ho nemmeno le forze di alzarmi, la fame poi, lasciamo stare! Se qualcuno mi parla di cibo mi sa che sbocco di nuovo; intanto che sto poggiata a lui il mio respiro si calma ed inizio a blaterare cose senza senso, ho sonno, non ho proprio forze:"amore, sta sera dovevano andare ad una festa molto importante per il mio lavoro, ma non ci andremo visto che stai così male, devi riposare!"."Taci, John sta zitto che è meglio! Questo piccolo diavoletto che nascerà mi sa che avrà il caratteraccio del padre ed io dovrò sorbirvi tutti e due, mi sta già facendo impazzire! Tuo figlio o tua figlia saranno l'ennesima sfida per me!"."Intanto non farmi incazzare e taci tu che i figli non sono solo miei ma nostri ed in secondo luogo non voglio abbiano il mio carattere quindi non sparare minchiate! Adesso alziamoci da qui che torniamo a solazzarci a letto, su!".
"No, ho paura di insudiciare di vomito tutto quindi o aspetti con me altri dieci minuti o ti alzi e te ne vai, testone che mi ha messa incinta!".
"Piccola, ti ripeto di non farmi inalberare davvero, quando usciremo chiamerò un dottore mio, di fiducia così vediamo cosa ci dice!".
"John, cosa vuoi che ci dica, sono incinta, ho le nausee, mi dirà di mangiare biscotti allo zenzero al mattino per placarle e fine!". "Senti, piccola ieri abbiamo fatto il test e sei incinta, ma non è perché sei in dolce attesa che non ti punisco se mi fai perdere la pazienza, devi calmarti anche perché il nervosismo fa male al bambino!"."Ma smettila di fare il professorino ed alziamoci che mi stai facendo innervosire, guarda te se un uomo mi deve insegnare come va la vita! Santo cielo mi sveglio da ormai tre settimane che siamo qui con questa cazzo di nausea tutti i santi giorni sono stanca ok! Sono esausta non ne posso più!". E mentre dico queste parole piango, maledetti ormoni di donna incinta! Sento le sue mani alzarmi, prendermi in braccio ed accarezzarmi:"va tutto bene, ci sono qui io con te, non piangere!". "Non ne posso più voglio tornare a casa, voglio vivere senza guardarmi ogni volta alle spalle e voglio che i miei figli siano al sicuro, è troppo chiedere di voler vivere in pace??".
"No amore mio, non è troppo! Ti prometto che andrà tutto bene, hai capito?". Annuisco poco convinta, non ribatto perché non ne ho più forze e nel frattempo ci stendiamo uno a fianco all'altro, faccia contro faccia, gambe intrecciate ed anche con la testa sullo stesso cuscino:" dormi un po' adesso!". Chiudo gli occhi mentre prende il telefono e chiama quel suo amico dottore. Due ore dopo sento delle voci maschili parlare, apro gli occhi e vedo una flebo attacata al mio braccio, ma non sono in ospedale bensí in camera nostra, poco dopo vedo John tornare da me, nota che sono sveglia e si avvicina sedendosi al mio fianco:" amore, è tutto apposto la flebo serve a darti più forza, sei disidratata ed incinta, ma va tutto bene! Sta sera mangeremo qui e ci riposeremo, ho rimandato la serata lavorativa e domani se vuoi la riprenderemo, ma adesso riposa piccola!"."amore, ho voglia di uscire, sono stanca di stare qui dentro a non fare niente in un cazzo di letto e questa flebo non vedo l'ora finisca!"
"Piccola,ascoltami, ti prometto che domani usciremo da qui, ma oggi devi riposare e mangiare, il dottore ha detto che non devi sforzarti troppo, ti prego fa come ti dico!".
Ma io, come sempre, non demordo:" ti prego John andiamo a quel benedetto galà sta sera, e poi vedrai che starò meglio, per favore!". Sospira e poi con voce leggermente alterata mi dice:" Barbara smettila, il mio amico mi ha spiegato che se ti stanchi troppo potresti abortire quindi fammi il favore di obbedirmi per una volta!"
Non credo alle mie orecchie! Non ha pronunciato veramente la parola ABORTIRE???? La sua espressione, però mi esprime tutt'altro e le lacrime riaffiorano nei miei occhi; sono così arrabbiata e distrutta che vorrei urlare, fermare il tempo e cambiare le carte in tavola! Prima di lui la mia vita era monotona eppure nella mia quotidianità io stavo bene, non avevo problemi se non quelli legati alla mia famiglia, pochi amici ma buoni e tutto scorreva limpido senza troppe complicazioni; poi, però, é arrivato lui a sconvolgermi la vita rimescolando tutte le carte e ad oggi mi chiedo: come farò a non sgretolarmi? Devo resistere per la creatura che nascerà tra otto mesi e devo aiutare il padre e la zia e tutto questo mi piacerebbe fosse un incubo ma non lo é. Questo é il mio destino, la mia vita e devo smetterla di piangermi addosso, devo reagire, devo uscire da questa campana di vetro che mi ha costruito John, che lo voglia o no questa sera usciremo! "John, io e te usciremo da qui ed andremo a quell'incontro di lavoro, non ti devi preoccupare, non abortirò ed al bimbo non succederà nulla! Fidati di me"."Piccola, ti stancherai solamente portando quei pacchi che ti sei comprata ed il vestito poi, lasciamo stare! Poi sarà una serata lunga, domani sera ce ne sarà un'altra, non ti preoccupare. Il mio primo pensiero sei tu e mio figlio, il mio lavoro verrà svolto da qualcun'altro!". "Ti supplico devo uscire da questa camera, amore sto impazzendo, non ne posso più!".
Fortunatamente, alla fine cede, ma sono costretta ad accettare il suo compromesso:" va bene, amore, però mi devi promettere che appena ti sentirai stanca me lo dirai e torneremo; al massimo al mio posto mando mia sorella con Mark visto che di loro mi fido"."va bene John!".
Alle due del pomeriggio sono ancora stesa a letto, la flebo é a più di metà io che significa che ci vorranno altre tre ore buone prima che finisca, dobbiamo essere al galà alle otto il che significa che devi, lavarmi, depilarmi, fare delle maschere per il viso, truccarmi, vestirmi e mettermi le scarpe in tre ore. Bell'impresa, Barbara complimenti, sei proprio un rottame!".
Alle cinque la flebo non aveva ancora finito, fortunatamente però, mezz'ora dopo si concluse, di fatti chiamai John che espertamente me la tolse, non gli chiesi come facesse a sapere come togliere la flebo a qualcuno ho semplicemente pensato che lo ha imparato soltanto perché la sua vita é stata una merda per cui si sarà trovato in una situazione difficile e di lì a poco imparò anche questa cosa.
"Amore, sei sicura della tua decisione?"."si, smettila di trattarmi come un oggetto di vetro!".
Con uno scatto si mette a cavalcioni su di me, prende i miei polsi, li blocca in alto, si avvicina al mio viso e puntando gli occhi nei miei mi dice:"io ti amo, per questo mi preoccupo per te ed ho bisogno di te, anzi di voi, per me sarai sempre fragile, e poi sei la mia donna e quindi devo proteggerti da qualunque pericolo, anche da me stesso!". "Non dire cavolate, tu non sei pericoloso per me!"."Si che lo sono!".
E pur di farmi stare zitta mi bacia appassionatamente, muovendosi languidamente sopra di me:"John dobbiamo prepararci, dai alzati che devo andarmi a fare una doccia!". "Come, non posso venire con te piccola!?"."no, amore devo depilarmi e curare il viso con delle maschere, non rendere tutto più difficile, giuro che sta sera quando torneremo sarò tutta tua!"."ti avverto che non mi scapperai! Ti voglio troppo, ed é da due giorni che non facciamo l'amore, ho bisogno di te nuda mentre godi sotto di me urlando il mio nome! E poi amo quando ti muovi omologandoti al mio ritmo e assecondando le mie spinte, cazzo solo a parlarne mi sta venendo duro come un palo della luce!".
Non so come, ma riesco a sfuggirgli ed a rinchiudermi in bagno.
Un'ora e un quarto dopo esco e decido cosa mettermi partendo dalle scarpe, un sandalo nero e bianco con un tacco diciasette super sexy, ma si facciamolo impazzire!
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A Bad Player
ChickLitJohn Mayer, un uomo che non sa cosa sia l'amore perché non lo ha mai provato. John crede di non avere un cuore, al posto del sangue pensa di avere veleno, é convinto di rompere tutto ciò che tocca e tutto ciò che fa suo ed é effettivamente cosí. Non...