amore che torni
se ritorni nei giorni
non cercare da me quello che non ricordi
amore che torni
se davvero ritorni
scoprimi negli altri
se per caso ti annoierai
leggi questi versi
falli in mille pezzi
riempine una stanza
fanne un fiume fino a me
seguilo con gli occhi
senza lasciare indiziBarbara pov's
Siamo finiti nella sua tana, si insomma il suo ufficio. Appena entro vedo una tavola imbandita con crostini, salmone, tartine di vario genere, verdura, ostriche e molte altre cose particolari che non credo di aver mai mangiato in vita mia.
Ci accomodiamo e lui mi guarda come se non avesse mai visto una donna come me in tutta la sua vita, ma io non mi faccio più fregare. Faccio finta di nulla. Barbara, tu non lo puoi amare, devi continuare a nascondere tutto se vuoi salvarti e andare avanti come hai sempre fatto.
Iniziamo a mangiare, John continua a guardarmi in maniera insistente cosa che a me mette molto in imbarazzo.
"Barbara, mi vuoi guardare?".
"Non ne vedo il motivo in tutta sincerità, perché dovrei?".
"Mi pare ovvio, ti sto parlando, dovresti guardarmi in faccia!".
"Io non devo nulla! Faccio ciò che voglio e se non voglio guardarti in faccia non lo faccio, punto e basta!".
"Smettila di fare la stronza, sappiamo tutti e due che non lo sei, per di più ti sei cresciuta i nostri figli per ben sedici anni quindi sei tutt'altro che stronza!".
"John, non mi provocare, smettila!". Alzo gli occhi e sta volta lo guardo negli occhi ma lo vedo in difficoltà. Inizia ad allentarsi la cravatta, lo vedo sudare, gli occhi lucidi, si toglie la giacca e inizia a slacciarsi i bottoni della camicia.
Dovrei fregarmene di come si sente ma non ci riesco, non riesce neanche a respirare e sembra quasi abbia un attacco di panico.
Mi alzo dalla sedia e mi trovo di fronte a lui, mi guarda con gli occhi spalancati!
Questo non é un attacco di panico é qualcosa di più grave!
"Calmati John! Che succede?".
"I farmaci, cazzo i farmaci non pensavo mi avrebbero fatto reazione anche questa sera, non succedeva da una settimana!".
"Che farmaci? Parla cazzo!".
"Per la mia malattia Barbara, per il bipolarismo, sto prendendo farmaci, cavolo sto morendo, il cuore mi sta esplodendo".
"Ok alzati, hai un posto in cui distenderti o sederti che non sia una sedia come queste, benché siano comode, ma più che altro mi serve qualcosa per farti stendere".
"Ascoltami....... Vai sulla libreria, cerca un libro rosso con la cornice oro e spostalo verso di te!".
Vado alla libreria, trovo il libro in questione, lo sposto verso di me e mi si apre una camera da letto molto minimale, bianca e nera."Oh, guarda non lo avrei mai detto John!".
Sbuffa cercando di respirare e quasi soffocando cerca di urlarmi contro:"non adesso Barbara, cazzo! Ti prego aiutami!".
"Lo sai che nessuno mi impedisce di lasciarti lí? Lo sai che questa sarebbe la punizione che ti meriti per avermi lasciata sola al posto di combattere per la tua famiglia?".
Cerca di strapparsi la camicia ma non ne ha le forze:"io ti amo, ti ho sempre amata, ho sbagliato, ho sbagliato tutto, hai ragione su tutta la linea ma ti prego aiutami. Ti scongiuro!".
É vero, dovrei fare come ho detto ma non ci riesco, vederlo in questo stato mi uccide.
Torno indietro e cerco di farlo alzare dalla sedia, con difficoltà ci riusciamo e lui si appoggia a me.
Arriviamo al letto e lo faccio sedere, mi giro per prendere qualcosa per asciugarli il sudore ma mi blocca:"seconda porta a destra, in bagno ci sono degli asciugamani, per favore non andartene!".
"John smettila, arrivo subito, non ti lascio da solo!".
Trovo il bagno in questione, molto semplice ma carino e prendo sia un asciugamano che l'accappatoio dato che credo voglia liberarsi dei pantaloni eleganti e di quella camicia a cui ormai sono saltati tutti i bottoni.
Torno indietro e lo trovo seduto sul bordo dove lo avevo lasciato ma accartocciato su se stesso.
"John, alzati non stare così piegato su te stesso, non respirerai mai messo in questa maniera!".
Sembra non sentirmi, così lancio asciugamano e accappatoio sul letto, mi metto di fronte lui e cerco di alzarlo da lí:"John non opporre resistenza se no non ci riesco. Aiutami anche tu però John!".
Mi metto in ginocchio di fronte a lui e continuo a pregarlo di aiutarmi e finalmente accoglie la mia supplica, ma quando si alza siamo occhi contro occhi.
Si accosta al mio viso, naso contro naso, respiro contro respiro, sembra che neanche dopo sedici anni tutto sia passato, forse il sentimento ancora c'è. Forse, niente é cambiato, forse.
Prendo la parola in modo da cambiare tutta questa inesorabile e stupida situazione, infondo io non posso cedere così.
"John, concentrati su di me, pensa ad altro, non pensare a nulla, chiudi gli occhi e ascolta la mia voce".
Inizia a concentrarsi sulla mia voce e sembra quasi che tutto sia passato quando ad un certo punto inizia ad ansimare in cerca d'aria:"ora chiamo un dottore!".
"Non farlo!". "Come no?". "Devo solo distendermi, stai tranquilla!". "E non potevi dirmelo prima?". "No, perché volevo sentirti più vicina!". "Ma vaffanculo e stenditi che me ne vado!". "No dai ti scongiuro!". "Va bene, mi siedo un po' qui e poi vado a casa dai miei figli". "Dai nostri figli!". "Ah, ora ti ricordi che sono anche tuoi? Dovevi farlo sedici anni fa!".
"Lo so, ho sbagliato e ti chiederò mille volte scusa ma ti volevo chiedere una cosa sta sera".
Alzo gli occhi al cielo e gli chiedo:"cosa John?".
"Riproviamoci!".
"Assolutamente no! Non ci penso neanche!".
"Dammi una seconda possibilità?".
"In quasi due anni che siamo stati assieme ti ho dato troppe possibilità, davvero troppe!".
"Lo so ma questa sarà l'ultima!".
"Sai, doveva sempre essere l'ultima ma poi hai deciso di sparire e questo mi basta per dirti che ti ho amato tanto e ti amerò sempre ma non si torna più indietro, ormai i giochi sono fatti".
"Lo sai che ti ho sempre amata!".
"John, mi hai sempre amata a modo tuo e non é sempre stato un modo giusto e come ho già detto io ti amerò sempre ma non torneremo mai assieme".
"Perché no?".
"Perché mi hai deluso troppo, perché quando una donna dice no é no e non si torna più indietro. Perché sarai sempre dentro di me, nei miei pensieri ma io non voglio più farmi del male. Ora torno a casa, ci vediamo alla partita di nostro figlio sugli spalti".
"Non andartene!".
"Ciao John!".
Me ne vado senza guardarmi indietro perché so che se lo facessi perderei tutta la mia sicurezza.
Me ne vado perché é giusto così, questa volta la scelta sarà soltanto mia, non sua!
Questa non é presunzione o il ragionamento di una donna ferita, questa é una donna che é rinata troppe volte, da sola, dalle sue ceneri come la fenice.
Ormai sono abituata a rinascere da sola, io mi basto, l'importante per sempre saranno soltanto i miei figli!10 anni dopo
John pov's
La dura realtà é che anche dopo dieci anni dal mio ritorno nella sua vita non sono più riuscito a riconquistarla. Il mio unico errore madornale é stato ventisei anni fa.
Non me lo perdonerò mai!
Da tutto ciò però, miei cari lettori, ho imparato che bisogna pensare prima di fare certe scelte.
Bisogna mettere al primo posto la persona che si ama non noi stessi.
Bisogna sapere cosa significa la parola AMORE per amare perché se no é inutile provare a farlo.
Bisogna curare le proprie debolezze e non bypassare come ho fatto io, per poi scappare.
Bisogna essere forti, bisogna mettersi in gioco, bisogna seguire le regole ogni tanto.
Si é vero il nostro non é mai stato un amore ordinario, ma in una storia come questa per avere un lieto fine avrei dovuto porre insieme al disordine anche l'ordine.
Bisognerebbe essere consapevoli di se stessi.
Bisognerebbe sapere ciò che si fa e non chi si é!
Bisognerebbe avere le idee chiare e non la confusione interiore che ho avuto io e che avrò per sempre.
In conclusione, miei cari lettori, voi che mi avete letto, commentato e magari pensato:"ma che uomo di merda questo John Mayer!".
Si, avete ragione sono stata un uomo di merda, privo di principi, infantile nonostante l'età e le scelte sbagliate ma é anche grazie a quelle scelte che sono nati i miei figli e che ventisei anni fa ho trovato lei: Barbara Justice.
Vi auguro di essere migliori di me.
Vi auguro di amare ed essere amati.
Vi auguro tutto e niente!
Buona vita e buon lieto fine a voi, il mio era destino non lo fosse.
Fine
Spazio Autrice
So che non vi sareste mai aspettate/i tale finale ma vedete la vita é questa. Nulla é impossibile ma tutto é difficile perché vedete il lieto fine bisogna meritarlo.
Bisogna soffrire per il lieto fine.
Bisogna volerlo fino all'ultima goccia.
Buona lettura a tutti!
Scandalize00😘
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A Bad Player
ChickLitJohn Mayer, un uomo che non sa cosa sia l'amore perché non lo ha mai provato. John crede di non avere un cuore, al posto del sangue pensa di avere veleno, é convinto di rompere tutto ciò che tocca e tutto ciò che fa suo ed é effettivamente cosí. Non...