MIO E SOLO MIO

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Quiero ser dueño 'e tu cama, ah
Tratarte como una dama, ah
Los tres tenemos la fama, ah
Pero a nadie me gana, escúchame

Mia cara trova quello che ami e lascia che ti uccida.
Lascia che ti prosciughi.
Lascia che si aggrappi alla tua schiena e che ti pesi trascinandoti nell'insignificanza.
Lascia che ti uccida e che divori i tuoi resti.
Molte cose ti potrebbero uccidere
alcune lentamente altre
velocemente, ma é molto meglio essere uccisi da un amore.
(Charles Bukowski)

Barbara pov's
Per tutta la notte si é mosso, la sua gamba destra non ha pace, i muscoli sono tesi, il respiro fottutamente pesante, non si dà pace, non ha tregua, vorrebbe solo esplodere, lo so.....
Conosco questa parte di lui, questo é il periodo in cui impazzisce, il suo bipolarismo prende il sopravvento e non mi resta altro che esserci, esserci quando mi chiama e ha bisogno di me, esserci quando vuole fare l'amore, esserci quando impazzisce, esserci e basta.
Come un fulmine a ciel sereno arriva la sua voce:"Baby, sto impazzendo, io...... Io penso di aver bisogno di te!".
È girato di schiena e non accenna a girarsi, mi avvicino alla sua schiena e la bacio al centro, dove risiede la spina dorsale. Lo sento sussultare, poi si gira in maniera violenta e io mi sbilancio ritornando distesa di schiena sul letto, lui si mette sopra di me, gonfia i muscoli delle braccia al massimo, rimanendo sopra senza schiacciarmi.
I suoi muscoli sono talmente tesi che potrebbero esplodere, mi avvicino al suo viso e i suoi occhi più scuri del solito si illuminano:"amore sono qui va tutto bene!". Scuote la testa:"no, non va bene un cazzo!". Porto le mie mani dietro la sua schiena tesa come tutto il resto del corpo e lo accarezzo:"perché non va bene un cazzo!?". Cerca di alzarsi ma non glielo permetto, ma se lui volesse veramente andarsene lo farebbe, é più grande e grosso di me per cui....
"Vado in palestra, mi molli per favore!?" Lo dice ringhiando ma non mi spaventa comunque e cosí capisco che mi sta nascondendo qualcosa di grosso:"che succede? Perché John se sei in questo stato catatonico e incazzato é perché é successo qualcosa di gravissimo, per cui parla oppure nessuno di noi due uscirà da qui, sono stata chiara?".
Mi guarda con quello sguardo da "non tirare la corda" ma io la corda la tiro quanto voglio, come voglio e quando voglio!
Prende un respiro profondo ed inizia con il racconto:"ieri dopo la nostra doccia, con mia sorpresa ha chiamato mio padre, sì quella merda, ci ha trovati, sta arrivando e ora io e te abbiamo tre figli! Come facciamo a scappare? Te lo dico io, non possiamo! Aspettiamolo e uccidiamolo..... Lo ucciderò io insieme a tuo fratello e al ragazzo di mia sorella, ho già un piano. Non mi fermerai, quindi non ti azzardare a scavalcarmi anche questa volta perché mi incazzo! Tra tre giorni tu prenderai un aereo e te ne andrai insieme ad Emily in un posto sicuro, i bambini sono in ospedale quindi nessuno dovrebbe rapirli o fargli del male". Lo guardo negli occhi con cipiglio interrogativo, mi chiedo e gli chiedo silenziosamente come sia arrivato a questa conclusione, come possa escludermi in tutto questo...... Come? Ma nulla non accenna a darmi una spiegazione, lui ha deciso e so che non tornerà indietro ma so anche che se fosse lui ad uccidere suo padre, non riuscirebbe più ad uscire da determinati baratri nella sua testa. John avrebbe un'altra vita sulla coscienza o forse non gli interesserebbe nulla? Non lo so, non lo posso sapere perché é troppo complesso decifrarlo, sembra un labirinto che chiude i suoi muri, che non ti lascia uscire e tu sei costretto ad annegare in esso. Anche se urlassi non succederebbe nulla, nessuno ti darebbe la strada per uscire da quel posto quindi sei costretto a morire dentro ma resti, resti in quel maledetto labirinto, nonostante tutto.
Rimango qui a capire questo desiderio di sangue in lui, resto qui nonostante abbia voglia di urlare, nessuno potrebbe salvarlo se non io. Mi odierà per quello che farò ma non posso stare alle sue regole, non salirò su quell'aereo, Emily partirà, io mi trasferiró in in hotel e al momento giusto sarò pronta ad uccidere il cane rognoso.
Dovrò far finta di nulla, tramare alle sue spalle, e la cosa non mi piace perché quando scoprirà il tutto mi vorrà strozzare e me la rido anche se non dovrei.
É rimasto con le braccia tese sopra di me tutto questo tempo per non schiacciarmi e non sembra che la fatica lo stia attanagliando, continuo a coccolargli la schiena e lui si abbassa per baciarmi.
Lo lascio fare perché so perfettamente che incazzarsi o opporre resistenza non servirebbe a nulla, poi però il bacio si fa sempre più passionale ed io mi stacco con suo disappunto:"che succede piccola!?". Scuoto la testa:"non voglio John, ti prego!". Sospira scazzato ma acconsente:"va bene ma mi coccoli un pochino piccola, lo sai che ora ne ho bisogno urgentemente!". Annuisco e lo lascio stendersi su di me, mettere il viso sul mio collo e le mie mani dalla schiena passano ai capelli....
Mi bacia il collo mentre le mie mani arrivano alle spalle larghe, lo palpo, lo massaggio per cercare di calmarlo anche se so che quando é in questo stato nulla lo ferma, nulla lo ammorbidisce, é come un cavallo imbizzarrito, un toro che muore dalla voglia di incornare il torero.
Inizia a succhiarmi il collo e il risultato saranno sicuramente dei succhiotti più che evidenti, cerco di scrollarmelo di dosso ma niente.
Arriva alle labbra ed inizia a succhiarle e poi, con prepotenza, impone la sua lingua nella mia bocca, rispondo al bacio cercando di respingerlo ma nulla, non intende mollare la presa.
E cosa potrò mai fare in questi casi? Tenergli testa! Lui aumenta il ritmo del bacio e aumento anche io, so che se ci andasse giù ancora più pesante non riuscirei a confrontarmi ancora con lui ed é quello che fa. Aumento finché non mi lascio andare come vuole lui:"smettila di tenermi testa quando sono così! Sai che non ci riesci nemmeno quando sono normale figurati adesso!".
Questa affermazione mi dovrebbe far infuriare, ma non voglio dargliene la soddisfazione:"smettila anche tu John di sfidarmi! Continua se hai le palle!". Ok, l'ultima cosa che ho detto forse non dovevo dirla ma me ne frego.
Approfondisce il bacio, va sempre più affondo, mi bacia come se volesse strapparmi l'anima, come se volesse dirmi:<sei mia, solo mia e basta!>.
Si muove su di me, si struscia ed io mi inebrio del suo profumo, del suo cuore che anche se diverso dal solito é pur sempre lui con difetti e pregi inclusi.
Cerco di plasmarlo a me ma lui mette una mano tra noi e si alza sui talloni, si togli i boxer e rimane nudo davanti a me:"non ti azzardare a dirmi di no o a mettere il preservativo, ti giuro che starò attento!". Annuisco e gli lascio prendere il possesso su di me come se non lo avesse già poi!
Mi sbalordisce quando mi strappa il perizoma, mi prende per i fianchi e mi mette sopra di lui invertendo le posizioni, guardo la sua maestosità che da qui sembra una cosa assurda. Mi chiedo come faccia entrare dentro di me quella cosa che vista da qui sembra aggirarsi intorno ai venti o venticinque centimetri,; John sembra leggermi nel pensiero:"farò piano, stai tranquilla. Per quanto sia fuori di me non voglio farti del male, chiaro?".
Poco dopo, mi mette sopra di esso ed inizia piano piano ad entrare in me, ad un certo punto, non essendo molto abituata a questa posizione, con una certa sofferenza ed implorandolo gli dico:"John, ti prego, fai piano, fermati un attimo!". "Piccola calmati, invertiamo le posizioni ma non piangere!". Torniamo all'origine di tutto ossia io sotto e lui sopra, non so per quale motivo ma se entra piano piano così il dolore non é lo stesso:"John ti prego muoviti un po'!". Fa come gli dico e poi, come sempre, di testa sua rigira la situazione posizionandomi sul suo grembo:"ti sto facendo male?". Scuoto la testa in segno di negazione:"bene..... Adesso ci vado piano e aumento ad agio, se ti faccio male dimmelo, ok?". Annuisco e lo lascio sfogarsi, e credetemi non mi dispiace per niente!
Quando la nostra scalata al piacere arriva al culmine esplodiamo tutti e due e fortunatamente lui lo fa fuori dal mio centro pulsante, poi mi guarda con occhi lucidi e mi dice:"voglio altri figli da te!". Io, in questo momento credo di delirare e lui non mi aiuta:"ti toccherà aspettare paparino perché io per almeno tre lunghi anni non intendo sfornare altri pargoli!". "Oh, beh vedremo, vedremo piccola! Sai che dopo la maternità se prima eri bellissima ora sei stupenda".
Non gli rispondo nemmeno, faccio finta di nulla e lo lascio parlare a ruota libera, perché tanto lo so che non vale la pena ribattere.
Finalmente conclude i suoi deliri di onnipotenza e si alza portandomi con sé:"che ne dici se andiamo in piscina?". Lo guardo stralunata e gli chiedo:"da quando abbiamo una piscina?". "Bè in due settimane me l'hanno costruita in un ambiente sotterraneo della casa ed é addirittura riscaldata! Non puoi dirmi di no!".
Alzo gli occhi al cielo con fare melodrammatico e annuisco ma il suo cervello impazzito non capisce che andare in giro nudi per caso, con Emily e il nostro autista non che suo compagno non è molto adatto così mi irrigidisco:"John, almeno mettiamoci il costume!". "Perché cosa c'è?". O mio Dio me lo ha chiesto veramente in maniera scocciata?
"Amore siamo nudi come dei vermi, io non mi faccio vedere nuda da nessuno che non sia tu, chiaro!?".
"Questo mi rende felice ma sei attaccata a me quindi il massimo che puoi mostrare é il tuo meraviglioso culo!". Ora mi incazzo seriamente:"JOHN IO ESIGO, PRETENDO E VOGLIO METTERMI UN FOTTUTISSIMO COSTUME, SONO STATA ABBASTANZA ESAUSTIVA?".
"Va bene futura moglie rompi coglioni!". E poi lo guardo e continuo:"anche tu lo metterai, non sfidarmi da incazzata, se no il tuo anello sul mio dito del caspita te lo ficco in gola!". "Ok, ok come vuoi!".
Mi mette giù e finalmente ci mettiamo un fottutissimo costume come due persone normale, che non siamo a quanto pare ma se non altro non ho dovuto sgolarmi poi tanto per fargli mettere un cazzo di costume!
Mi porta davanti un muro che sembra completamente innocuo ma in realtà tocca il candelabro e il muro si apre rivelando una scalinata, la percorriamo e mi ritrovo in una piscina riscaldata con luci, divanetti e sdrai. Scendo la piccola scalinata attaccata alla piscina per arrivare all'acqua calda e mi adagio al muretto, John invece si tuffa a bomba come i bambini ma poi si mette dall'altro capo della piscina rispetto a me, e la cosa non mi piace.

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