Capitolo 2

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Il primo settembre era arrivato più in fretta del previsto. Un po' per l'emozione che si ha sempre quando deve ricominciare la scuola, un po' per la voglia di costruirsi di nuovo una vita.
Hermione, alle 10:45, era davanti ai binari 9 e 10 della stazione di King's Kross.
Aveva atteso con ansia quel momento da quando era arrivata la lettera, ma adesso esitava.
Era la prima volta che veniva lì da sola, senza i suoi genitori, e la situazione, in qualche modo, le metteva paura. Non avrebbe più potuto contare sui consigli di sua madre, sull' allegria contagiosa di suo padre quando qualcosa andava male... E nemmeno Harry e Ron erano lì per lei a consolarla.
"Tanto alla fine è sempre così. Sono le persone a cui tieni di più che ti abbandoneranno" pensò, in un misto di rabbia e tristezza. Non voleva dare la colpa ai suoi genitori se erano morti, ma in quel momento non ragionava più, così si fece una promessa: da quel momento in poi, non si sarebbe più dovuta affezionare a nessuno. Sapeva che poi ci avrebbe sofferto, e sinceramente preferiva evitare. E quindi sarebbe stata una nuova Hermione Granger. Fredda, distante, e tutto il contrario di quello che era prima.
"Tanto se ne andranno tutti..." e quello fu il suo ultimo pensiero, prima di entrare nel binario 9¾ e dare una svolta alla sua vita.

***

Dannazione!
Ma perché gli scompartimenti erano già tutti pieni?!
Draco li aveva girati tutti, e non ne aveva trovato uno vuoto.
Qualche posto libero qua e là c'era, ma i ragazzi insistevano a dire che fossero occupati, e lui doveva credergli sulla parola.
Mentre passava tra i corridoi gli sembrava che gli studenti gli lanciassero occhiate quasi disgustate, ma era sicuramente una sua impressione, niente di più.

Era quasi arrivato infondo al treno quando scorse, come un miraggio, uno scompartimento vuoto.
Senza pensarci due volte corse all'interno e finalmente si sedette.
Purtroppo ci aveva visto male, e non si era reso conto del fatto di non essere solo.

-Malfoy- disse la ragazza che stava seduta di fronte a Draco.
Il ragazzo si ricompose e guardò verso la voce:- Granger... Come mai qui da sola? Dove sono i tuoi amichetti?-.
Poteva essere distrutto quanto volete, ma non avrebbe di certo rinunciato ad una litigata con quella so-tutto-io della Granger.
-I miei amichetti hanno trovato uno scopo nella loro vita, al contrario di te, e ora sono in missione come Auror. E tu, piuttosto? I tuoi amici Mangiamorte sono tutti ad Azkaban e ti hanno lasciato in libertà?- ribatté lei, pungente. Distaccata non vuol dire che non potesse mettersi a lanciare frecciatine a quell'arrogante.

-Vacci piano, Mezzosangue- disse Draco, sperando di far abbandonare alla ragazza quell'aria spavalda. Sapeva che quel nomignolo la faceva stare male, quindi perché non usarlo? Ma... Quella volta non sembrava avere effetto. L'espressione di Hermione era rimasta immutata, tutto il contrario di come stava dentro. Quell' insulto le faceva ancora male, ma non lo avrebbe certamente detto a Malfoy.

-Sennò che mi fai?- chiese Hermione, quasi divertita.

-Fidati, non ti conviene saperlo-. Anche se in realtà non lo sapeva nemmeno lui, ma erano solo dettagli.

-Morirò col dubbio- concluse lei. La conversazione si era fatta noiosa.

-Magari tu morissi...- borbottò Draco, appoggiandosi allo schienale.

-Sappi che è un odio ricambiato, Malfoy- rispose stizzita lei. Aveva un ottimo udito.

Da quel momento in poi regnò il silenzio.
Hermione leggeva come al solito il suo libro preferito, e Draco era impegnato a guardare fuori dal finestrino.
Però dopo tre ore diventava noioso fissare il vuoto attraverso un vetro, così decise di movimentare un po' la situazione.
La Granger non aveva lasciato un attimo il suo libro. Chissà che cosa aveva di tanto bello... Tanto valeva chiederglielo, no?
Glielo sfilò dalle mani e iniziò a leggere frasi a caso:- ...Rinuncierò al mio nome, potrai chiamarmi amore...  Ma che roba è? Un autore babbano scommetto-.
Gli occhi ambrati di Hermione lanciavano fuoco e fiamme. Nessuno doveva permettersi di prendere i suoi libri.
-Restituiscimi il mio libro, Malfoy. Immediatamente- scandì bene l'ultima parola.
-Sennò che mi fai?- la imitò il biondo, divertito.
-Sennò ti ritroverai per strada, fuori da questo treno- sibiló lei.
-Oh si certo, come se fossi in grado di...-. Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò vicino ai binari, con L'Hogwarts Express che sferragliava sulle rotaie.
Poi un secondo dopo era di nuovo nello scompartimento con la Granger, che lo fissava con aria di sfida.
-Adesso mi credi?- chiese Hermione, con finta dolcezza.
Draco le lanciò il libro sulle ginocchia che manco un elefante sulle punte e si sedette nuovamente, borbottando:- Riprenditi il tuo stupido libro, e prendici le dita a stretto...-.
Hermione fece un sorriso di trionfo e tornò a leggere.

Circa due ore dopo qualcuno bussò alla porta dello scompartimento e Luna Lovegood entrò, con i suoi soliti orecchini a forma di ravanello e l'aria sognante.
-Ragazzi, stiamo per arrivare. Dovete mettervi la divisa- disse la Corvonero.
-Grazie, Luna- rispose cordialmente Hermione. Quella ragazza non le era mai stata troppo simpatica, dato che ogni cosa detta da lei non aveva nessuna prova scientifica o roba del genere.

Luna se ne andò saltellando, lasciando Hermione e Draco da soli.

-Esci- disse soltanto Hermione.

-E perché dovrei?-

-Devo mettermi la divisa. Esci- ripeté di nuovo lei.

-Non puoi andartene tu?- chiese Draco, stravaccandosi ancora di più sul sedile.

-La mia non era una domanda, è un ordine-.

-Senti Mezzosangue, tu non hai il diritto di dare ordini a un Malfoy, chiaro?-. Sperò di aver scalfito la sua sicurezza almeno un pochino, ma lei non fece una piega.
-O esci di tua spontanea volontà o ti faccio fare una camminata da qui fino ad Hogwarts, chiaro?-.

Draco si alzò e uscì dicendo abbastanza forte da farsi sentire:- Sei solo una lurida Mezzosangue...-.

-Spazio autrice-

Si lo so, ho scelto proprio un orario bellissimo per pubblicare, ma mi annoiavo, così ho pubblicato ora. Spero che la storia vi piaccia e perdonatemi eventuali errori di battitura, ma sono un po' stanca a quest'ora, sapete, no...

A questo punto vi dico... Buonanotte!, e sognate tanti Tom Felton♥

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora