Capitolo 15

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Draco ed Hermione girarono un po' per Hogsmeade, cercando qualcun altro con cui socializzare.
Purtroppo tutti i loro tentativi nom furono fortunati come il primo.

Quando incontrarono Goyle a Mielandia Draco provò a parlarci, ma quello semplicemente si voltó dall' altra parte, senza ascoltare oltre.
Era ancora troppo presto per provare a fare pace con un essere dal cervello microscopico come Goyle.
Avrebbero riprovato più avanti.

Poi era stata la volta di Theodore Nott.
Era molto peggio di quanto Draco lo ricordasse. Antipatico, snob, con quell' aria di superiorità che faceva venire voglia di prenderlo a schiaffi. La Granger aveva osato dire che aveva lo stesso comportamento di Draco, e lui si era molto offeso.
Fatto sta, che appena il biondo aveva provato a parlargli, Nott non gliene aveva dato il tempo, e lo aveva liquidato dicendo:-Non parlo con i traditori. Malfoy, non rompere i coglioni!- e aveva insistito perché se ne andassero.

E poi avevano fatto l'errore di provare a parlare con Pansy...
Tutti sapevano che aveva sempre avuto un debole per Draco, e magari sarebbe anche stata disposta a fare una conversazione civile, se solo non avesse visto Hermione.
Non appena Draco aveva aperto bocca per parlare lei gli aveva dato uno schiaffo tanto forte da lasciargli l'impronta.
Poi, indignata aveva urlato:- Adesso stai con la Sanguemarcio?! Come sei caduto in basso!- e se ne era andata a passo pesante.
Bhè, quell' evento aveva solo contribuito a migliorare l'umore dei ragazzi, che erano rimasti in mezzo alla strada a ridere, mentre la gente che passava li fissava sconcertata.

Dato che in giro non c'era più nessuno con cui in quel momento sarebbe stato utile socializzare, Draco ed Hermione decisero di andarsi a prendere una Burrobirra.

-Ammettilo Granger, sono stato bravo con Blaise- si vantò Draco, sorseggiando la sua bevanda.

-Solo perché c'ero io, sennò non avresti combinato nulla di buono- ribatté Hermione.

-Forse, ma vorrei farti notare che è stato per colpa della tua presenza se con gli altri non è andata bene!-.

-Ma sei stato tu a obbligarmi a venire con te!- esclamò

-È vero, è vero- ammise Draco:- Ma non mi aspettavo che tutti iniziassero a pensare che stiamo insieme. È stato questo a rovinare la missione. E poi insomma... Un po' di logica!-.

-Ma infatti! Posso capire Goyle che probabilmente non ha un cervello, ma addirittura Blaise!- gli diede ragione lei.

Poi a Draco venne in mente una cosa:- Okay Granger, ho fatto come mi avevi detto. Qual è la seconda parte del piano?-.
Hermione si schiarì la voce e iniziò a parlare:- Vedi Malfoy, qui tutti ti considerano come un senza cuore, a cui non frega niente di tutto quello che gli accade intorno...-.

-È quello che sono- disse Draco, interrompendo Hermione.
Lei lo ignorò completamente e continuò a parlare:- ...e questo è uno dei tanti motivi per cui le persone non vogliono riappacificarsi con te, dato che se tu fossi una persona come me, che sono dolce, sensibile e gentile...-

-Ma come siamo modeste oggi Granger- la interruppe nuovamente Draco.
Lei lo fulminò con lo sguardo e ricominciò a spiegare:-...la gente non esiterebbe a perdonarmi-

-Vogliamo stare tutto il giorno a parlare dei tuoi "pregi" o puoi degnarti anche di spiegarmi il tuo piano?- chiese Draco, molto infastidito da quello che stava dicendo la Grager.
La cosa gli dava fastidio soprattutto perché era vero che nessuno (tranne forse lui) sarebbe riuscito a rimanere arrabbiato con lei. Questa era un po' come quella strana cosa che gli aveva spiegato qualche giorno prima.
Il rass... Raz... Razzismo! Si, quello.

-Se tu mi lasciassi finire di parlare magari capiresti anche il mio piano- lo riscosse dai suoi pensieri Hermione.
Allora Draco si appoggiò più comodamente allo schienale della sedia, guardando Hermione in attesa del continuo della spiegazione.
La ragazza però non ricominciò a parlare, ma iniziò a guardarsi intorno con aria impaziente, borbottando:- Ma dov'è... Gli avevo detto di venire...-
All' inizio Draco pensò che nella Burrobirra avessero messo una qualche specie di droga e che quelli fossero gli effetti, poi si ritrovò a pensare che magari era fidanzata e non gli aveva detto niente, e la cosa lo fece sentire profondamente offeso.
Poi vide il volto di lei illuminarsi e aprirsi in un sorriso, voltata verso l'esterno del locale.
Ad un tratto si alzò e corse fuori, e allora Draco tornò a pensare che nella Burrobirra ci foase della droga. Anche abbastanza pesante.

Dopo un paio di minuti Hermione rientrò e raggiunse Draco tenendo per mano quel dannato ragazzino del primo anno.

-Perché questo moccioso è qui?- chiese con evidente disgusto nella voce.
Andiamo! Quel giorno se l'erano cavata benissimo senza "aiuti dall' esterno", perché adesso si era infiltrato quel ragazzino?!

-Hermione... Forse dovrei andare... Non mi hai nemmeno detto perché sono qui...- bisbigliò Luke all' orecchio della Grifondoro.

-Già! Credo anche io che dovrebbe andarsene!- approvò Draco.

Hermione alzò gli occhi al cielo ed esclamò:- Siete proprio due bambini! Malfoy, Luke, volete sapere il perché di questo incontro?-.

I due annuirono ed Hermione sorrise perché erano davvero molto simili quei due.
Entrambi avevano paura del giudizio degli altri, erano soli, e tutti e due erano come bambini, anche se Malfoy sarebbe diventato un Grifondoro pur di non ammettere questo.
Oddei forse no, però... Insomma, odiava essere paragonato a qualcuno che lui riteneva inferiore...
Ma non perdiamoci in chiacchiere!

-Malfoy, Luke è la fase successiva del mio piano- disse Hermione, sorridendo.

-Spazio autrice-

Chi mi ama?
Sto aggiornando molto spesso perché siamo in vacanza, ma poi non so se riaggiornerò così spesso.

Mangiate molta cioccolata e...

Sciauuuu❤❤

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora