Capitolo 14

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Arrivati ad Hogsmeade, cercarono uno dei vecchi amici di Draco.
Per quella volta, la fortuna sembrava essere dalla loro parte. Infatti proprio Blaise Zabini stava comodamente seduto ad un tavolo ai Tre Manici di Scopa in compagnia di...
Hermione non poteva crederci.
Ginny Weasley?!
E così era così che aveva passato il tempo la rossa, lasciando la Grifondoro a sprofondare nella sua depressione?!

-Ma guarda un po' con chi si è messa quella... Proprio con Blaise Zabini, Serpeverde dell' ultimo anno e migliore amico di Draco Malfoy- esclamò la riccia.

-Che cosa intendi dire, Granger? Sai benissimo (come tutte le ragazze della scuola) che noi Serpeverde abbiamo un fascino che non è paragonabile a quello di tutte le altre Casate. E poi, il fatto che fosse il migliore amico del più figo della scuola non ha fatto altro che  contribuire alla sua popolarità- disse Draco, con quell' aria altezzosa ma buffa che fece ridere Hermione.

-Benissimo, signor "più figo della scuola". Vai da Zabini e mostra questo famoso fascino anche a lui!- continuò la Grifondoro, ridendo per l'espressione del ragazzo, che da snob come lo era prima si trasformava in allibita.

-Stai dicendo che dovrei andarci da solo?!- domandò, quasi inorridito.

-Avevi anche dei dubbi su questo?- chiese a sua volta Hermione, questa volta più seria. Davvero le sembrava di parlare con un bambino. Uno che magari aveva paura di andare in una stanza da solo per la paura che ci fosse qualche intruso che lo aspettasse. Quel pensiero la fece sorridere.
Le venne in mente che quando aveva solo sette anni vide un film che le fece tanta paura, e per due mesi non ebbe il coraggio di spostarsi per casa senza uno dei suoi genitori al seguito.
Sua mamma le diceva sempre: "Non aver paura tesoro. Qui non c'è nessuno che potrebbe farti del male. E poi ci sono mamma e papà a proteggerti. Sei al sicuro" e con quelle parole si faceva coraggio.
Il sorriso che le si era dipinto prima sul volto svanì, lasciando spazio a due occhi colmi di lacrime, e un' espressione distrutta, come era stata nei mesi successivi alla guerra.
Adesso non ci sarebbe potuto essere più nessuno che la consolava, o che le ridava la forza necessaria per affrontare le situazioni difficili.
Sola.
Era un altro tipo di solitudine quello, però, perché era circondata da persone, ma non c'era nessuno.

-Grager ma mi stai ascoltando? Che cosa è successo? Hai gli occhi pieni di lacrime-. Furono le parole di Draco a riportarla alla realtà.

-Oh? Ehm, sì, scusami. Allergia. Cosa stavi dicendo?- si riscosse, cercando di non far sentire al ragazzo che aveva la voce spezzata dal dolore.

-Se lo dici tu... Stavo dicendo che non voglio andare da solo a parlare con Blaise, sopratutto adesso che è con la sua probabile fidanzata!- ricominciò a lamentarsi lui.

-Non vuoi andare da lui perché ti imbarazza essere solo? Non ho ben capito-.

Draco annuì, ed Hermione sbuffó rumorosamente, alzando gli occhi al cielo.
Ma perché doveva rendere tutto così maledettamente difficile?!

-E dovrai anche fingerti mia amica, sennò non avrà senso- precisò lui.

-E allora verrò anche io! Basta che a fine giornata avrai socializzato con lui, sennò non sarà servito a niente!- si arrese la Grifondoro.

Draco esultò e, insieme fecero un respiro profondo, preparandosi a fingere di essere buoni amici.
Entrarono nel locale e si posizionarono di fronte al tavolo dove erano seduti Blaise e Ginny.
Nel vedere i loro vecchi migliori amici, i due rimasero sinceramente colpiti, fino a che il moro non parlò:- Che cosa ci fai qui, Draco?-.
Il modo freddo in cui Blaise pose la domanda, senza il minimo interesse per il biondo, provocarono a Draco un dolore incredibile al cuore, ma fece finta di non aver fatto caso al disprezzo che Blaise aveva per lui e iniziò la sua opera di socializzazione:- Ehi Blaise! Ti trovo bene, sai? Passavo di qui e vi ho visti, così ho deciso di entrare a fare quattro chiacchiere. Vedo che ora stai con la Weasley! Dovrai raccontarmi tutto, questo lo sai vero?-.

Rivolse uno sguardo ansioso ad Hermione, per avere una conferma di aver detto la cosa giusta, ma in quel momento lei era impegnata ad osservare la Weasley, che nel frattempo faceva lo stesso.

In base a quello che la Granger gli aveba rivelato il giorno prima quelle due non dovevano parlarsi da chissà quanto tempo, e probabilmente essere lì faccia a faccia, come se quel periodo passato ad ignorarsi non fosse mai esistito, doveva essere una cosa piuttosto strana.

Ma mai strana quanto l'espressione di Blaise.
Nonostante l'astio di quegli ultimi tempi verso Draco, la spontaneità e sopratutto il coraggio con cui era venuto a parlargli lo fece quasi ridere.
Ma ovviamente non poteva.
Quindi la sua faccia era contratta in una specie di smorfia, che poteva essere un sorriso come un' espressione di disgusto.

-Ehm... Sì, ora sto con la Weasley. Che cosa vuoi?- cercò di mantenere un' aria seria Blaise.

-Oh, niente. Solo parlarti un po'. È da parecchio tempo che non ci parliamo- rispose Draco, con faccia innocente.

-D'accordo... E tu invece...? Stai con la Granger?-. Blaise non voleva essere del tutto scortese, così tentò di fare un po' di conversazione.

A quella domanda il biondo e la riccia scoppiarono a ridere.
Solo dopo si accorsero di avere le mani intrecciate dall' entrata nel locale.
Entrambi fecero un balzo dalla parte opposta dell' altro, sciogliendo la presa.

Hermione rispose:- Ma no! Siamo solo diventati amici, tutto qui-. Quanto le costò dire quella frase...

-Sì, certo... Bhè, ora si è fatto tardi. Mi racconterai meglio stasera, Draco. Ginny, andiamo?- disse Blaise, sorridendo appena verso il biono.

Ginny annuì e uscendo disse piano:- Ci si vede Hermione- il che rese la Grifondoro molto felice.

Attesero che i due sparissero completamente dalla loro visuale, poi si voltarono fino a guardarsi negli occhi, con un sorriso a trentadue denti stampato in volto.

-"Mi racconterai meglio stasera". Sai che vuol dire questo Granger? VUOL DIRE CHE CE L'ABBIAMO FATTA!- gridò Draco, fuori di sé, e abbracciando di slancio Hermione.

Lei lo lasciò fare per un po', poi si rese conto che all' interno del locale li stavano guardando tutti e sussurrò:- Ehm, Malfoy... Ci stanno fissando... Io direi di uscire...-.

Lui si scusò e uscì, con Hermione al seguito.
Finalmente qualcosa andato per il verso giusto.

-Spazio autrice-
Amatemi. Avevo detto che per Pasqua non avrei pubblicato di nuovo e invece eccomi qua, alle 2:25 del mattino (orari sempre più normali).

Che vi posso dire se non
TANTI AUGURI!!!

E poi boh. Ho finito Hunger Games, tutta la saga, e la mia vita non ha più senso.

Ma lasciando stare questo che non frega a nessuno...

Ho la batteria al 5%, e quindi
Sciauuuu❤❤

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora