Capitolo 27

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La mattina dopo Hermione aprì gli occhi con un dolore terribile alla testa. Vedeva tutto sfocato, e le sembrava che tutto nella sua stanza stesse girando.

Un momento.

Quella non era la sua stanza...

Cioè, da come era arredata sembrava la sua, ma i colori erano solo il verde e l'argento.

Forse aveva bevuto davvero troppo ed era diventata daltonica... Chi lo sa...

Sentì una mano che non era sua spostarsi sopra la sua pancia e cacciò un grido, e la persona accanto a lei si svegliò di soprassalto.

-Che succede?!-

Malfoy?! Perché stava dormendo con Malfoy, in quella che probabilmente era camera sua, e si stavano abbracciando?!

Controllò per sicurezza.
Era vestita, meno male.

-Che cosa ci faccio qui?- chiese lei, ancora un po' intontita.

Mentre pronunciava la domanda, peró, si ricordò tutto.
Aveva baciato Draco Malfoy.
Lo aveva fatto sul serio.
E aveva dormito con lui.
Ed era stata lei a supplicarlo.

Oh cazzo.

-Che bello svegliarsi avendo quasi un infarto. Buongiorno anche a te, Granger- disse ironicamente Draco.

Ma Hermione non rispose.
Era ancora tutta presa a cercare di ricordarsi tutte le sensazioni di quel bacio.

-Granger? Ti ricordi quello che è successo ieri sera, giusto...?- la riscosse lui.

-Eh? Oh... Non proprio. Ti spiacerebbe raccontarmi di nuovo?- domandò lei. Voleva vedere se le avrebbe raccontato la verità oppure no.

-Sul serio non ti ricordi...?- chiese lui, un po' in imbarazzo. Non gli andava di raccontare quello che era successo. Si sarebbe decisamente vergognato.
Chissà che non fosse stato veramente solo un effetto dell' alcool...

Hermione scosse la testa, guardandolo con i suoi grandi occhioni da cerbiatto.
Il male alla testa si era un po' acquietato, per fortuna.

Allora Draco decise di girarci un po' intorno:- Bhè... Ieri sera è successa una cosa...-

-Grazie, a questo ci ero arrivata. Infatti ti ho chiesto che cosa sia successo- gli fece notare Hermione.

-Giusto. Ecco... Tu hai bevuto molto, ieri sera (nonostante tutti i miei avvertimenti), così ti sei sentita male e io ti ho portata qui...- continuó lui.

-E poi...?-

-E poi... Dai Granger, non dirmi che non te lo ricordi!- insistette Draco, alzando gli occhi al cielo. Quella situazione lo metteva abbastanza a disagio.

-Sul serio! Cosa ti costa raccontarmelo?-. Si stava sentendo molto in colpa a mentire così spudoratamente, ma voleva a tutti i costi vedere come avrebbe risposto Malfoy.

-Oh, e va bene! Poi tu mi hai chiesto se potevi baciarmi- si rassegnò lui, fissando il pavimento.

-E tu hai detto di si?-

-Si, perchè altrimenti non ti saresti addormentata- rispose lui, continuando a studiare con molto interesse le sue scarpe.

-Come un bacio della buonanotte...- riflettè Hermione ad alta voce, ridacchiando un po'.

-Già... Sicura di star bene, Granger? Mi sembri ancora un po' svampita, sai?- le fece notare Draco.

Hermione rise e poi disse:- Ma certo che sto bene! Anzi, ora andrò di sopra da sola, senza l'aiuto di nessuno, e potrai vedere con i tuoi occhi che sto benissimo-. Detto questo si alzò dal letto, però perse l'equilibrio e atterrò nuovamente sul materasso.

-Già Granger, vedo come stai bene...- ghignò Draco, fissandola divertito.

-Piantala, stupido. Aiutami piuttosto- gli disse, ridendo anche lei.

-Ma come? Tutto lo spirito combattivo di prima è già scomparso?- chiese Draco, andando comunque ad aiutarla.

-Mi piace cambiare idea- rispose semplicemente lei. Mentre Draco la aiutava ad alzarsi, si ricordò di che giorno era ed urlò:- OH MIO DIO!-

A Draco quasi non venne un colpo. -Che hai adesso?!-

-Non ti ricordi che giorno è oggio?! E' Natale!! Devo tornare a casa! I miei genitori mi staranno aspettando e...- urlò lei tutta felice.

-Granger, aspetta. Credo che...- cercò di farla ragionare Draco.

-...Chissà quest' anno cosa si è inventata mamma per il pranzo! E poi...- continuò lei, ignorandolo.

-Granger, sul serio, ricordati che...-

-...Papà dove ci porterà questo Natale? Lui se ne inventa sempre una nuovo. Sarà...- continuò Hermione.

-GRANGER!-

-Si?-

-Non potrai fare tutte queste cose...- addolcì il tono Draco, cercando di non essere troppo diretto.

-E perchè mai non...-. Hermione non concluse la frase, e Draco vide i suoi occhi sbarrati riempirsi di lacrime.

-Stai bene...?- le chiese piano Draco, avvicinandosi-

Hermione scosse piano la testa, cercando di non piangere e continuando a fissare il vuoto. Draco, in quel momento, non potè fare a meno di trovarla tenera.

-Su, vieni qui...- le disse, e l'abbracciò.

All' inizio lei rimase immobile, poi, piano piano, ricambiò l'abbraccio, e iniziò a piangere tra le braccia di Draco.

-È tutto a posto, traquilla...- cercò di rassicurarla lui.
Intanto pensava che le loro situazioni fossero davvero simili.

Anche i suoi genitori non c'erano, ma ovviamente per la Granger era peggio, dato che i suoi erano morti, e non erano in prigione.

E così rimasero abbracciati per un po', finché Hermione disse:- È ora di andare, sennò rimarremo a scuola...-.

Si asciugò le lacrime e tirò su col naso. Si voltó per uscire ma, appena prima di aprire la porta, corse verso Draco e gli diede un bacio sulla guancia sussurrandogli all' orecchio:- Grazie-.

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora