Capitolo 13

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Il giorno dopo Hermione e Draco si incontrarono di nuovo al Lago Nero. Per quella volta Hermione si era preparata, e al contrario del giorno prima aveva pensato ad altri metodi per far riacquistare popolarità a Draco. Sicuramente ci sarebbe voluto molto tempo, anche con un' intelligenza come la sua e i suoi piani, ma sperava almeno in un piccolo miglioramento.
Prima di qualsiasi cosa, però, specificò una cosa:- Malfoy, quello che ti ho rivelato ieri deve rimanere un segreto tra me e te, okay? Non voglio che qualcuno lo sappia. Già è stato un errore raccontarlo a te...-.

-Tranquilla Granger. Non avrei nessuno a cui dirlo, in caso ti fosse sfuggito...- rispose amaramente Draco.

Hermione, dopo quell' affermazione, si sentì terribilmente in colpa. Non aveva pensato che Malfoy non aveva ancora degli amici. Magari la prossima volta avrebbe potuto riflettere prima di parlare...
Poi cercò di cambiare argomento, per quanto fosse possibile:- Mi è venuta un' idea per far sì che tu ti integri di nuovo qui a scuola-.

-Spero solo che sia migliore di quella che ti è venuta ieri...- borbottò Draco, sperando che Hermione non sentisse.
Purtroppo per lui la Grifondoro ci sentiva benissimo, così si alterò non poco:- Come fai a dire che è una cattiva idea se nemmeno ci hai provato?! Potresti almeno sforzarti di collaborare, sennò sarà completamente inutile!-.

-Ehi calmati Granger! Stavo solo scherzando!- si difese Draco.

-Bhè, potevi anche stare scherzando, ma non hai provato comunque a fare come ti ho detto! Quindi sai che ti dico?- continuò lei, con quell' aria da so-tutto-io che la distingueva da sempre.

-Sentiamo che cosa ha da dire la nostra bella Grifondoro- sbuffó Draco.

-Ho da dire, mio bel Serpeverde, che non ti aiuteró finché non avrai provato a parlare con gli altri studenti come ti ho suggerito!- disse Hermione ridacchiando.

-Ma... Non puoi farmi questo Granger! Dimmi che stai scherzando!- si lamentò Draco. Ad Hermione sembrava tanto un bambino piccolo che faceva le bizze perché voleva comprare un giocattolo. Questa immagine la fece ridere ancora di più, il che lasciò il ragazzo ancora più interdetto.

-Quindi non stai scherzando...- realizzò Draco, inorridito.

-Esatto. Se vuoi passare alla prossima fase del piano, dovrai ri-socializzare con i tuoi compagni- rispose Hermione, tornando seria ma non riuscendo a trattenere un debole sorriso.

-Andiamo Granger! Sai che odio socializzare! Ormai dovresti conoscermi- continuò a lamentarsi Draco.
Ora che glielo faceva notare però... Hermione si rese conto che conosceva Malfoy solo per la maschera che portava, e non per come era veramente. Chi lo sa, magari era davvero stronzo come voleva far credere, ma la cosa non le sembrava molto probabile. In quel poco tempo che era stata con lui aveva capito che sotto l'apparenza da freddo menefreghista di tutto e di tutti in realtà c'era di più. Lo si capiva da quello che le aveva confessato il giorno prima, da come si preoccupava di ritrovare l'amicizia di persone che secondo lei non lo meritavano, solo perché lo avevano abbandonato in un momento così. Certo, sicuramente aveva un brutto carattere, antipatico e altezzoso, altrimenti non sarebbe finito nella casata dei Serpeverde, ma magari, molto in profondità, aveva anche un lato buono.
E lei doveva scoprirlo.
Non ci sarebbe stato pericolo che si affezionasse a lui, conoscendolo meglio, perché, dopotutto, rimaneva sempre Draco Malfoy, quello che lei odiava, il suo nemico di sempre, così avrebbe potuto tranquillamente scoprire tutto.

-Ora che ci penso, Malfoy, io non so quasi niente di te che non conoscano tutti con la tua reputazione-. E così Hermione iniziò la sua strategia per conoscere il vero Draco Malfoy.

Draco accantonò per un attimo il terribile problema di dover socializzare con delle persone, e ridacchiò:- E così vuoi conoscermi meglio eh Granger? Lo so che sono una persona troppo affascinante e misteriosa per potermi resistere, tranquilla-.

Ed ecco che tornava a fare il solito idiota altezzoso e snob, ma per quella volta Hermione non riuscì a fare a meno di ridere, alzando gli occhi al cielo.

-Si bhè, ammetto che sono curiosa, ma potrai raccontarmi tutti gli aneddoti della tua splendida vita solo dopo aver socializzato con quelli- precisò Hermione.

Draco sbuffó rumorosamente e si alzò, tendendo la mano ad Hermione, sorridente.
-E va bene Granger, come vuoi. Ora alzati e vieni a vedere come sono bravo a socializzare-.
In effetti aveva tutta quella fretta perché veramente voleva che la Granger conoscesse almeno un po' della sua vita. Sapeva benissimo che lo giudicava solo per come lo dipingevano gli altri, e la cosa lo infastidiva. Se fosse riuscito a farle conoscere il vero Draco, magari nella sia vita avrebbe avuto almeno qualcosa di simile ad un' amica.

Hermione afferrò la mano del ragazzo, e insieme corsero verso Hogsmeade, facendo una gara di velocità, come se per qualche momento tutti i litigi e gli insulti degli anni passati non esistessero più, come se fossero due bambini.

-Spazio autrice-
Ehi...

Non uccidetemi, please.
Sono viva, ye.

So che il capitolo non è tutta sta gran cosa e non è lunghissimo e che non merita tutta questa attesa me... Sinceramente a me piace, poi fatemi sapere.

Quasi sicuramente non ci risentiremo per Pasqua, quindi vi faccio gli auguri da adesso, a quest'ora normalissima della notte (1:46)

Notte personcineehh❤✨

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora