Capitolo 30

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Tornati a scuola, Draco ed Hermione si accorsero di una cambiamento:
la loro idea della festa aveva funzionato.

Se ne erano accorti quando, andando a lezione, tutti gli studenti si giravano a sorridere a Draco o gli davano pacche sulle spalle.
Ce l'avevano fatta. Avevano completato la loro missione.

Lì per lì si erano solo battuti il cinque, felici e orgogliosi di essere riusciti nel proprio intento.
Non avevano pensato a quello che sarebbe accaduto dopo.

Andarono a lezione. Guarda caso avevano Trasfigurazione con la McGonagall alle prime due ore.

Si sedettero vicini, e ad Hermione sembrò di essere ancora al primo anno, quando si sentiva in dovere di annotare tutto ciò che diceva la professoressa.
Anche a Draco sembrava di essere tornato indietro nel tempo, dato che se ne stava stravaccato sulla sedia, non mostrando il minimo interesse per la lezione.

Per fortuna durò poco, dato che era il primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale.

Alla fine della lezione Hermione e Draco stavano per uscire dall' aula, quando la McGonagall li fermò.

Non avevano un buon presentimento. L'ultima volta che la professoressa li aveva fermati era stato per annunciargli che avrebbero dovuto passare tutto l'anno insieme e, a suo tempo, era stata una cosa orribile.

-Si, professoressa?- chiese cordialmente Hermione.

-Volevo congratularmi con voi per essere riusciti a portare a termine con successo il compito che vi avevo assegnato- disse la preside.

I due ragazzi sorrisero lievemente, e si prepararono per uscire, ma la professoressa li fermò di nuovo:- Ragazzi, non ho ancora finito-

Gli studenti tornarono a guardarla:- Volevo dirvi che, siccome il signor Malfoy ha riacquistato la sua popolarità, non c'è più bisogno che vi fingiate amici. Ora potrete continuare ad ignorarvi, come facevate prima-.

Poi la preside uscì, lasciando soli Draco ed Hermione nell' aula.

Un silenzio imbarazzato aleggiava nell' aria, e i due ragazzi facevano vagare il loro sguardo in giro nella stanza, evitando accuratamente di guardarsi negli occhi.

Però non potevano rimanere lì per tutto il giorno, così Draco si decise a parlare:- Allora...-

-Allora...- continuó lei.

-Questo vuol dire che...-

-Che non ci sarà più il bisogno di uscire insieme...- completò Hermione.
Lo disse con molta calma, ma in realtà le dispiaceva. Finalmente aveva sperato di non essere più sola, di avere un amico (e a volte aveva pensato anche a qualcosa di più), e ora doveva rinunciare a tutto.
Certo, nessuno diceva che non si sarebbero più dovuti vedere ma... Dopo sarebbe stato strano, perchè avrebbe significato che ci tenevano davvero l'uno all' altra e, orgogliosi com'erano, non sarebbe stata una cosa plausibile.

E la cosa peggiore? Forse provava qualcosa per lui, ma era tutto finito.

Anche a Draco dispiaceva molto.
Grazie alla Granger era di nuovo lo stesso di prima della Guerra. Non era più emarginato dagli altri. Agli occhi di tutti sembrava tornato tutto come prima.

Ma non era affatto così.

Dopo aver passato tutto quel tempo con lei non era più lo stesso.

Aveva trovato qualcuno con cui non si annoiava, che riusciva a tenergli testa, ma che nei momenti difficili riusciva a mettere da parte l'orgoglio e ad ascoltarlo.

Non sapeva dire se provasse qualcosa per lei, ma ora di certo non ci sarebbe più stata l'occasione di scoprirlo.

-Bhè, allora... Grazie di tutto, Granger- disse Draco, guardando il pavimento.

-Di niente... Però... Possiamo sempre non continuare ad odiarci come prima, no? Sai, dopo tutto quello che è successo alla festa, o ai Tre Manici di Scopa...- disse Hermione.

-Certo. Sappi che è stato un piacere conoscere la "vera te", Granger- rispose lui, e sorrise lievemente.
Poi, un po' impacciato, le andò vicino e l'abbracciò.

Lei ricambiò l'abbraccio, e Draco disse:- Scusa, di solito non abbraccio le persone-

Hermione rise, si staccò dall' abbraccio e uscì tristemente dall' aula.

***

Quella sera, Draco tornò in camera sua, e per poco non fece un urlo molto "poco virile".

-Blaise! Che problemi hai?!- gridò.

Infatti Blaise Zabini si era nascosto dietro alla porta e poi lo aveva spaventato.

-Nessuno. Mi andava di spaventarti- rispose innocentemente il moro.

-Che cretino... Dai, siediti- gli disse Draco, ridendo.

-Allora... Come va con la Granger??- chiese Blaise sorridendo.

-Oh, ehm... Non ci vedremo più- rispose mestamente il biondo.

-Ma! Come! Perchè?! State così bene insieme!- esclamò il ragazzo.

-Vedi, Blaise, tutta questa storia era solo un piano della McGonagall per farmi reintegrare a scuola, dopo la guerra. Dato che ci siamo riusciti non dovremo più uscire insieme- rispose Draco, guardando il pavimento.

-Mh, capisco... E ora tu sei triste perchè ti sei accorto di provare qualcosa per lei ma sai che sarebbe strano e di sicuro lei non ricambierebbe, vero?- tirò ad indovinare Blaise.

Draco rimase a bocca aperta. -E tu come cavolo fai a saperlo?!-

-Wow, io ho solo tirato ad indovinare. Quindi è vero??-

-Si-

-No-

-Spazio autrice-

Ciao ragazzuoli!
Come va la vita? cit. SharonDiTella

A me nammerda, dato che domani iniziano gli esami *KILL ME PLEASE*

A questo proposito... Non so per quanto tempo non riuscirò a pubblicare, dati gli esami, quindi volevo avvertirvi.

FORSE oggi pubblico un altro capitolo (intendevo dire stanotte, FORSE)

Ora vi faccio una domandina domandella che vi avevo fatto anche nella scorsa storia: secondo voi la storia sta venendo troppo lunga? Dovrei sintetizzare? O posso continuare così?

Vi lascio, sciauuuu

E in bocca al lupo a quelli che come me hanno gli esami, un bacio

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora