Capitolo 5

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Hermione cercó di stare tranquilla dal tragitto che andava dalla cattedra della McGonagall a fuori dall' aula, con Draco al seguito. Poi, uscita dalla classe e assicuratasi che non ci fosse nessuno nei paraggi, esplose:- MA COME PUO' ANCHE SOLO PENSARE CHE IO VOGLIA SPRECARE IL MIO TEMPO CON UNO COME TE??! IO HO LA MIA VITA, E NON HO INTENZIONE DI PASSARE IL RESTO DELL' ULTIMO ANNO CON... CON TE!!-.

- Vallo a dire a quella vecchia...- disse Draco, stranamente calmo.

-Come puoi essere calmo all' idea  che dovremo passare il resto dell' anno come se fossimo amici?! Io ti odio con tutta me stessa, e questo vale anche per te!- urlò di nuovo Hermione.

La McGonagall era davvero così sorda da non sentirla?

Poi Hermione riprese, questa volta con un tono che ricordasse più una voce umana:- Ma... La McGonagall non può mica essere sempre presente... Lei non avrà mai la certezza che faremo davvero come ci ha detto...-.

-ATTENZIONE ATTENZIONE! Qui abbiamo un evento sovrannaturale! Hermione Granger che vuole disobbedire ad un professore! Segnate la data su un calendario!- gridò Draco, divertito.

-Piantala scemo. Vuoi che ci senta?- disse Hermione. Nella sua voce non c'era nemmeno una punta di sarcasmo. Draco non l'aveva mai vista così seria.

Ma poi continuò:- Ah perchè tu fino ad ora ti sei preoccupata di non farci scoprire, vero? Ancora mi chiedo come abbia fatto la professoressa a non sentire le tue urla isteriche!-.

La porta dell' aula si aprirono e ne uscì proprio la McGonagall.

-Oh ma io l'ho sentita, signor Malfoy. Credo che l'abbiano sentita fino ai sotterranei. Sono molto delusa da lei, signorina Granger. Credevo che fosse una persona matura, ma a quanto pare non posso fidarmi nemmeno di lei. Non volevo arrivare a questo ma...- estrasse la bacchetta e un fascio di luce azzurra avvolse Draco ed Hermione.

-Che cosa ci ha fatto?!- chiese Draco, preoccupato.

-Niente di grave, signor Malfoy. Volevo che la mia decisione fosse rispettata, e con questo incantesimo saprò se avete seguito i miei ordini o no- disse la McGonagall, tranquilla, e se ne andò, lasciandò Hermione con un' espressione che dire incredula era poco.

Invece Draco era tranquillo.

Non sapeva perchè, ma l'idea di passare il resto dell' anno con la Granger non lo disturbava. Ah! Ma certo! Ovviamente perchè stando con lei avrebbe riacquistato la fiducia dei suoi amici. Era così ovvio...

Anche se, nel profondo, sapeva  che non sarebbe mai più voluto tornare amico di quelli là, che lo avevano respinto perchè aveva cercato di aiutarli e di rimediare al suo errore.

E allora... Perchè era così sereno?

Giusto! Avrebbe potuto darle fastidio! Quale cosa più bella poteva esserci? La Granger aveva ragione. Si odiavano con tutti se stessi, e nemmeno un anno passato a fingere di essere amici avrebbe potuto cambiare le cose.

***

Quindi non avevano avuto scelta.

Sarebbero dovuti andare ad Hogsmeade a prendere una burrobirra, e così fecero.

Hermione si tenne ad un metro di distanza da Draco per tutto il tragitto, imbronciata, borbottando cose del tipo:- Io con questo qui non ci voglio stare...- oppure:- Tanto riuscirò a levarmelo di torno...-.

All' inizio Draco non ci aveva dato troppo peso, ma era pur sempre un Malfoy, e essere ignorato era una delle cose che odiava di più al mondo. Così disse:- Granger, puoi anche condividere i tuoi pensieri con me. Non c'è bisogno che borbotti tutto il tempo!-.

Hermione si voltò con sguardo omicida e disse:- Vuoi fare conversazione? E va bene... Per iniziare ti dirò le regole che dovrai seguire per tutto l'anno-.

-Ehi aspetta, quali reg...-.

-NUMERO UNO: dovremo stare sempre ad almeno un metro di distanza- iniziò lei.

-Ma aspetta un sec...-.

-NUMERO DUE: non dovrai rivolgermi la parola-

Draco nemmeno provò a parlare.

-Numero tre: non una parola di "questo"- e indicò se stessa e Draco- con nessuno-.

-E tanto a chi potrei dirlo... Non ho più amici...- disse Draco, affranto.

Hermione doveva ammettere che non ci aveva pensato. La McGonagall gli aveva affidato quel compito per far riguadagnare a Draco la fiducia dei suoi amici e degli insegnanti. Doveva essere terribile per lui... Anche se lai ancora non capiva che cosa avesse fatto di sbagliato. Cioè, era Draco Malfoy, lui era sbagliato, ma non sapeva niente del motivo più preciso. Così decise di chiederglielo.

-Come mai tutti ce l'hanno con te?- chiese, con il tono leggermente più dolce.

-Non avevi detto che non ci dovevamo parlare?- chiese Draco, giusto un po' sorpreso. Tutta quella scenata e poi... Si era già scordata tutto?

-Sì ma... Iniziamo da domani...- disse avvicinandosi di colpo a lui. -Ora raccontami-.

Draco scrollò le spalle e disse:- Credevo lo sapessi... Non è questo il motivo per cui quest' anno sei più acida del solito?-

Hermione rise e rispose:- Ma no! Quest' anno sono così perchè, bhè... Perchè sei tu. Non ho un motivo preciso per odiarti. Sei Draco Malfoy. Ci odiamo da sempre!-. Lo disse con una semplicità tale che le sembrò quasi crudele.

-Oh bhè, almeno non la pensi come tutti... Loro dicono che ce l'hanno con me perchè ero dalla parte dei Mangiamorte...-.

-Ma scusa, poi non sei tornato dalla nostra parte?- chiese Hermione, perplessa.

-Esattamente, e per questo mi odiano ancora di più. Dicono che così facendo ho tradito sia voi che i Mangiamorte, e che così sono un traditore per tutti- concluse Draco, sicuro che anche la Granger sarebbe stata d'accordo con quella logica.

E invece no. -Che cosa idiota- disse semplicemente lei.

Draco alzò la testa di scatto e la guardò sorpreso.

-Lo pensi davvero?-

-Certo. Credi che io potrei mai dire una cosa solo per farti piacere? No, ecco, ma questa volta sei dalla parte della ragione. Hai solo cercato di rimediare ad un errore, tutto qua. Non preoccuparti, sono solo degli idioti- disse lei, serissima.

Non sembrava stesse scherzando...

Strano il destino, vero? I tuoi amici da una vita non ti capiscono, e l'unica persona che è dalla tua parte è quella che odi...

Già, impossibile...

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora