Capitolo 28

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Durante le vacanze di Natale, Hermione ebbe molto tempo per riflettere.
Anche se le faceva strano pensarlo, ormai si era abituata alla compagnia di Malfoy, e stare senza di lui la faceva sentire molto sola.

Casa sua non era mai stata così silenziosa e spoglia.
Alla porta non erano appese lucine o ghirlande, come ad ogni Natale degli anni passati.
Né albero, pieno di palline colorate.
Non c'era più niente in quella casa che ricordasse quello che era stata.

Ogni volta che arrivava l'ora di andare a dormire, Hermione non riusciva a trattenersi dall' andare nella vecchia camera dei suoi genitori a piangere, per poi tornarsene tristemente nella sua stanza.

Aveva sbagliato a tornare a casa.
Anche se ormai non la sentiva più come una casa.
Non aveva niente per cui valesse la pena continuare ad andarci.

***

Una mattina, Hermione si svegliò particolarmente di buon umore.

Quella notte aveva fatto un bel sogno e, nonostante non si ricordasse granché, nella sua testa aleggiava l'immagine di lei e Malfoy che stavano stesi su un prato a guardare le stelle.

Non sapeva da cosa potesse essere venuta quella strana immagine, ma non le dispiaceva.

Così le venne un' idea.

Quella notte sarebbe stato capodanno.

Anche Malfoy era solo, in quell' enorme casa in cui abitava.
Avrebbe potuto dargli appuntamento da qualche parte, così nessuno dei due sarebbe stato solo alla fine di quell' anno, in cui erano cambiate tante cose...

Mentre andava a prendere un foglio su cui scrivere, dato che Malfoy non aveva un cellulare, una parte di lei continuava a dirle che stava sbagliando, che si stava affezzionando.

Bhè, in quei giorni ci aveva riflettuto parecchio, ed era giunta alla conclusione che si era davvero affezionata a lui.

In un modo strano, certo, che nemmeno lei riusciva a capire, ma era sempre una forma di affetto.
Era una cosa particolare.

Era come se non lo volesse intorno, ma senza di lui non riuscisse a stare.

E sapeva anche che se si fosse affezionata troppo, e avesse iniziato a contare su di lui, se ne sarebbe andato, come tutti gli altri.

Ma forse era colpa sua, che riusciva a lasciar andare anche le persone a cui teneva.

Sarebbe rimasta sola comunque.

***

A Malfoy Manor le giornate passavano uguali le une dalle altre, ovvero Draco non faceva niente dalla mattina alla sera.

Era una tortura.

Quella mattina se ne stava beatamente seduto sul divano, quando sentì un ticchettio alla finestra.

Si alzò, con molto sforzo e forza di volontà, ed andò a controllare.

C'era un gufo che picchiettava contro il vetro, una lettera legata alla zampa.

Draco aprì la finestra e il volatile entrò nella casa.

Il biondo slegò la lettera dalla zampa e la aprì, stupito.
Chi avrebbe mai potuto scrivergli?

Malfoy,
ti andrebbe stasera di andare a bere qualcosa ad Hogsmeade, dato che è l'ultimo dell' anno?
So che anche tu sei solo, durante queste vacanze, così questo sarebbe un modo per distrarci.

Rispondimi,
Granger

Quello non se lo sarebbe mai aspettato, che proprio un' orgogliosa Grifondoro come la Granger lo invitasse.
Ma non ci trovava niente di male ad andare a bere qualcosa con lei, così prese carta e penna e rispose subito alla lettera.

Granger,
la trovo una bella idea.
Troviamoci davanti ai Tre Manici di Scopa stasera alle dieci, okay?
Attenzione a non bere troppo, però. Sai, dopo l'ultima volta...

A stasera,
Malfoy

***

Hermione era contenta di avere un qualcosa con cui tenere la mente occupata durante il giorno.

Adesso poteva pensare a cosa mettersi quella sera, e così per un po' avrebbe pensato ad altro che ai soliti problemi.

Alla fine optò per dei jeans e una felpa grigia con la scritta "Hope" in nero e brillantini.
Non si preoccupò di truccarsi.
Con quel buio chi avrebbe potuto notare la differenza?

Mangiò qualcosa al volo e quando mancavano dieci minuti all' ora dell' appuntamento, si smaterializzó ad Hogsmeade.

Pochi minuti dopo, comparve anche Draco, nel solito completo nero, ed Hermione non poté fare a meno di chiedersi se possedesse altri vestiti.

-Ciao-

-Ciao-

Belle conversazioni.

-Allora... Entriamo?- disse Hermione, molto a disagio.
Nonostante avesse pensato tutto il giorno a quella specie di appuntamento... Non aveva pensato minimamente agli argomenti di cui parlare, e a quanto pareva nemmeno lui lo aveva fatto.

-Certo- rispose lui.

Appena entrarono Madama Rosmerta, una delle cameriere del locale, disse con la dua voce squillante:- Ma guarda un po'! Hermione Granger e Draco Malfoy! Che coppia improbabile!-.

Hermione provò a fare una specie di sorriso tirato, che però le uscì come una smorfia.
Quella ragazza non le era mai andata a genio.
Si ricordava ancora di come Ron fosse attratto da lei, e di come la cosa le desse fastidio a suo tempo.

-Già...- disse Draco, anche lui con una specie di strano sorriso.

-Ad ogni modo, ragazzi, avete visto dove siete passati?- chiese lei, allegramente, fissando un punto sopra la testa dei due.

-Non dirmi che...- iniziò Hermione.

-Oh no...- disse Draco, alzando lo sguardo.

-Vischio!- gioì Madama Rosmerta. -Ora dovete baciarvi!-

-Ma...- boccheggió Hermione. Sarebbe stato il secondo bacio. Non stavano esagerando un po'?

-Andiamo! Solo uno piccolino! Che male può farvi?- disse la cameriera, facendo voltare gran parte delle persone che erano nel locale.

Hermione e Draco si voltarono per guardarsi in faccia, e lei disse piano:- Su, non è la prima volta... Non ci ucciderà...- e si avvicinarono di più.

-Ammetti che ci stai prendendo gusto- disse Draco, sorridendo appena.

Anche lei sorrise e si baciarono, tra gli sguardi curiosi dei clienti e quello allegro di Madama Rosmerta.

-Spazio autrice-
Stasera c'è stato un casino.
Problemi con wattpad, con la connessione e col capitolo.
Spero che tutto si sia risolto.

Un bacio❤

Like ice   |Dramione| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora