DEVIN's POVSono seduto sul davanzale interno della sua finestra da almeno dieci minuti, con la schiena stuzzicata dal soffio della fredda aria invernale che passa attraverso i vetri semichiusi a cui sono appoggiato.
È diventata un'abitudine ormai guardarla dormire.
E lei - beh - se solo lo venisse a scoprire impazzirebbe, perché - lo ammetto - potrebbe davvero sembrare una cosa da "stalker psicopatico", per citare le sue parole.
Ma ho imparato che le ore del sonno sono per chiunque il momento estremo di vulnerabilità, oltre che un punto di debolezza.
Ed è così per tutti. Dal primo all'ultimo abitante sulla terra.
Dal soldato armato ad un'innocente bambina, da una persona debole e malata alla persona più sana e in forma del mondo.
Ho imparato anche che siamo davvero noi stessi quando dormiamo, perché siamo inconsciamente e completamente disinteressati a ciò che accade intorno a noi.
Siamo esposti e deboli, senza protezioni, perché non possiamo controllare ciò che sta al di fuori della nostra mente e immaginazione.
E come sopravvivere senza dormire? Non è possibile.
Quindi, come tutto ciò di cui necessitiamo
per sopravvivere, il bisogno di dormire ci toglie indipendenza, legandoci indiscutibilmente a qualcosa che non possiamo controllare, e rendendoci quindi più deboli.La guardo respirare a ritmi regolari, il viso schiacciato sul cuscino in un posa che le deforma la guancia, facendole assumere un'espressione buffa.
Eppure la sua bellezza non fa altro che crescere ai miei occhi nei momenti di intimità come questi.
Dannazione, mi sento così fuori controllo quando si parla di lei.
È talmente piena di vita, di umanità, di coraggio e di emozioni che spesso mi fa perdere le staffe.
A volte mi guardo allo specchio e non mi riconosco più. Invece del ragazzo cresciuto imparando a tenere tutto dentro e a costruire un vetro spesso e incrollabile di sicurezza, incontro il riflesso di un uomo diverso.
E ho paura che un giorno riconoscerò di non sapere più chi sono.
Perché è così, come il bisogno di sonno rende debole ognuno di noi, questa ragazza rende me debole e impreparato. Mi cambia continuamente, senza saperlo. Fa crollare quel vetro che reputavo incrollabile. E allo stesso tempo mi rende pieno di vita, di umanità, di voglia di fare degli enormi e incorreggibili errori.La guardo un'ultima volta, prima di aprire silenziosamente la finestra e spostarmi sul davanzale esterno, esponendomi completamente al freddo.
È una battaglia che non posso combattere, quella di provare qualcosa per lei.
Chiudo di nuovo le vetrate dietro di me, pericolosamente in bilico su meno di mezzo metro di marmo, e sposto lo sguardo dal mio riflesso al suo corpo che si accartoccia nelle coperte, cercando di proteggersi dal freddo.
Quando le parlerò di sua madre?
Devo farlo prima che sia troppo tardi, ma mi odierà per averglielo tenuto nascosto tutto questo tempo.
Sospiro, girandomi verso la strada: sotto di me ci sono almeno dieci piani, poi il traffico di Londra che scorre veloce, nonostante siano le tre di mattina.
Passo lo sguardo sulle persone che camminano frettolosamente sui marciapiedi, ai miei occhi piccole come formiche, completamente ignare della mia presenza.
Chiudo gli occhi per pochi secondi, inspirando l'aria secca e fredda della notte, poi mi butto giù.GRACE's POV
"O! You better watch out, you better not cry!" Canto, accompagnata dalla radio, mentre spargo del sale sul pollo nella padella.
"Better not pout, I'm telling you why."
Alzo il fuoco, per poi aggiungere i fagiolini tagliati in piccoli pezzi.
"Santa Claus is coming to town! To Town!"
Ridacchio tra me e me: non sono sicura di essere così brava a cantare da potermi permettere di farlo ad un volume così alto.
Trasferisco la mia ricetta dalla padella ai piatti, mentre i due conduttori radiofonici iniziano a discutere su come il Natale sia passato in un soffio.
"Papà!" Urlo, portando a tavola la caraffa di acqua "È pronto il pranzo!"
Lo schermo del mio cellulare si illumina, annunciando l'arrivo di un nuovo messaggio. Lo sblocco, leggendo l'invito di Emily di vederci questo pomeriggio.
"Oggi non posso." Scrivo velocemente "Avevo in programma di andare qualche ora al lavoro. Hanno bisogno di me anche nei giorni festivi. Magari facciamo domani? XX"
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Guardian Angels - La Rivelazione
FantasyGrace Night, diciassettenne con un'infanzia segnata dall'abbandono del padre, è costretta a trasferirsi proprio da quest'ultimo a Londra, per alleviare i problemi economici della madre. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, però, tutto cambia:...