Gabriel mi aveva avvisata.
"...Gli piace illuderle, cercare in loro una scintilla, ma poi lasciarle andare, senza essere riuscito ad accendere il suo fuoco."
Ma io... Io non mi ero affatto illusa.
Io avevo promesso a me stessa di non provare a riaccendermi mai.
Io non mi ero fatta strane idee.
Io avevo sempre saputo che quello che Devin mi ha detto poco fa era proprio ciò che pensava.
Che aveva sempre pensato.
Non sarò certamente io a cambiare il suo modo di fare.Ma allora...
Qualcosa mi trattiene ancora dal credere completamente a ciò che mi ha spiegato.
L'impeto che avevamo provato... La sua fretta, fragilità trasformata in fuoco, la sua intensità. Non potevano essere...Basta.
Non c'è niente su cui riflettere: ha solo confermato ciò che sapevo già sul suo conto.
Mi sto alzando in piedi, togliendo le mani dai capelli ancora umidi, quando sento qualcuno bussare alla porta.
Devin?
No, non può essere: lui non bussa mai.Mi alzo in fretta, passandomi le mani sulla faccia.
Gabriel?
Deve essere a cena con lui, come sempre.Cerco di imprimere un'espressione rilassata sul viso.
Alexa?
Ti prego, non sono in vena.Spalanco finalmente la porta, ritrovandomi davanti un viso abbastanza familiare e sorridente di una ragazza mora.
"G-Giusy?" Chiedo, incerta sia sul nome, che sull'effettiva personalità.
"Grace!" Esclama, con un sorriso sincero "Come stai? Ti disturbo?"
"Oh..." Dico indecisa e sorpresa dal fatto che sia venuta di proposito da me "No, non ti preoccupare. Vuoi entrare?" Le chiedo.
"Ti rubo solo due minuti..." Mi sorride di nuovo, entrando in fretta.
Chiudo la porta dietro di me, ancora un po' intontita.L'ultima volta che l'ho vista è stata anche l'unica: mi aveva accompagnata alla stanza di Devin, dato che per sbaglio ero capitata alla sua.
Lancio un'occhiata di sfuggita all'orario e mi accorgo che sono quasi le sette e mezza: sono stata per più di venti minuti seduta a riflettere.
"Che cosa stavi facendo?" Mi chiede, nello stesso istante in cui io le dico "Sono sorpresa di vederti."
Per fortuna risponde lei alla mia affermazione, altrimenti non avrei saputo che dire..."Non facevo niente, me ne stavo a riflettere su un casino colossale che io rendo tale, anche se in realtà è... Non so cosa sia. Ah e ho appena fatto la doccia, ti piace il profumo del mio shampoo? E la mia biancheria? Vuoi che la tiri accidentalmente in faccia anche a te?"
No."So che l'ultima e unica volta che ci siamo viste non sono riuscita a conoscerti bene..." Mi dice, sedendosi sul letto "... ma mi sembravi una ragazza simpatica... Insomma, immagino che tu abbia bisogno di compagnia qui in questo posto estraneo. Quante volte sei potuta uscire? Sempre se hai potuto farlo..."
La osservo, confusa e in accordo allo stesso tempo.
"... Ma. In poche parole. Domani sera Amberly ha organizzato una festa. In realtà non è solo una festa, è la serata che celebra le sue ultime ore prima di compiere i diciott'anni... E credo che Devin ti abbia spiegato cosa comporta avere diciotto anni per noi..."
"Sì, ho presente." Le dico curiosa.
"Quindi, sono venuta per invitarti!" Conclude, alzando le braccia "Più gente ci sarà, meglio sarà! E credo ti faccia bene cambiare aria, non credi?"
La guardo sorpresa, mostrandole un sorriso.
"Beh..." Dico, senza sapere bene da dove iniziare "Sì, mi farebbe piacere venire. Ma..."
"Fantastico!" Esclama, interrompendomi.
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Guardian Angels - La Rivelazione
FantasíaGrace Night, diciassettenne con un'infanzia segnata dall'abbandono del padre, è costretta a trasferirsi proprio da quest'ultimo a Londra, per alleviare i problemi economici della madre. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, però, tutto cambia:...