32. Panna e scudo

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Harry non fece in tempo a rispondere perché lui e Louis si smaterializzarono e riapparvero in un luogo che gli fece battere il cuore all'impazzata.

Erano su uno scudo che oscillava lentamente nel cielo sopra l'Olimpo....

" Anche se non sembra, sei romantico...." disse Harry con un sorriso.

Louis arrossì per il complimento, ma soprattutto per ciò che teneva in mano.

Harry, non appena notò lo strano cilindro che il marito aveva fra le dita, aprì la bocca per parlare, ma Louis lo precedette.

" Quando eravamo a Roma, al ristorante e tu hai mangiato i dolci, ti sei sporcato con la crema e a me...beh...a me è venuta voglia di...insomma di...spruzzarti questa cosa qui che ho rubato con il pensiero dalla cucina del ristorante. Io vorrei spruzzartela sul corpo e leccarla...e...."

" No, non voglio " disse serio Harry.

Louis annuì con un sorriso, anche se ci rimase male.

Stava per far sparire la bomboletta di panna montata, quando si ritrovò sbattuto con la schiena sullo scudo e con Harry a cavalcioni del suo corpo.

" Voglio leccarti io " sussurrò il riccio con le labbra imbronciate e ancora la coroncina in testa.

Date le dimensioni enormi dello scudo, Harry si spostò lungo le gambe del marito e tolse con difficoltà il tappo alla bomboletta.

Dopo vari tentativi, riuscì a capire come funzionava e cominciò a spruzzare la panna sul corpo di Louis, soprattutto sulla pancia e sul bassoventre.

Quando ritenne fosse sufficiente, appoggiò la bomboletta sullo scudo e si avvicinò a Louis leccandogli la panna che aveva sul collo.

Mentre scendeva con la bocca sul petto, il dio della guerra infilò le mani fra i ricci del marito e gli massaggiò la cute.

Nel momento in cui, però, sentì avvolgere la sua erezione dalle labbra umide di Harry, il suo bacino scattò in avanti e le sue dita si arpionarono ai suoi capelli tirandoli con forza.

Harry lo lasciò fare e continuò a succhiare sempre più velocemente.

Ad un certo punto, però, si staccò, sollevò il viso sporco di panna e sorrise maliziosamente.

Si sistemò meglio sul bacino di Louis e con un unico movimento fluido inglobò dentro di sè la sua erezione pulsante.

Iniziò a muoversi sopra di lui e a cavalcarlo e il dio della guerra non capì più nulla per il piacere che stava provando.

Raggiunsero insieme l'orgasmo e Harry si sfilò dal corpo del marito lasciandosi cadere sopra di lui.

Louis ripulì entrambi con un battito di ciglia e accarezzò dolcemente la schiena del marito.

" Ma dovete sempre venire ad accoppiarvi qui ?" urlò una voce sgraziata.

Harry e Louis si voltarono e si trovarono di fronte la dea Diana che stava riportando, con il suo carro, la luna sulla Terra.

Il dio della guerra non rispose nemmeno alla sorella e si limitò a guardarla male.

Si erano appena accoccolati vicini, quando si accorsero dell'arrivo del carro di Apollo.

Harry sollevò la testa e il dio del sole spalancò gli occhioni.

" La tua coroncina è divina!" cinguettò ammirato.

Louis sorrise e gliene fece comparire una uguale in testa.

Apollo, non appena se ne accorse, estrasse il suo specchio e si guardò ammirato, non accorgendosi che il sole era precipitato dal carro.

" Fratello " disse Louis " ....il sole "

Apollo si mise le mani sul volto e si lanciò all'inseguimento dell'astro infuocato, mentre Louis ed Harry si accoccolarono nuovamente vicini.

Crono ( Saga di Cupido libro 17 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora