14. Aria di tristezza

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Louis era seduto nel giardino dei suoi suoceri e, accanto a lui, si trovavano tutti i suoi figli.

Aveva raccontato loro cosa era successo e, dopo averlo fatto, il silenzio era calato fra tutti i presenti.

" Papà..." sussurrò Armonia con pazienza " pensaci bene, ti prego. Papà Harry ti ama con tutto se stesso. Sai bene che non voleva davvero dirti quelle parole "

Louis scosse la testa, ma, prima che potesse parlare, intervenne Xena, dicendo:

" Tu non eri presente quando papà Harry ha parlato, quindi non hai sentito e non puoi giudicare. Papà Louis ha ragione, punto e basta "

" Senti " esclamò con calma Fobos " tu sei più giovane di noi e non eri ancora nata quando ci sono stati problemi fra i nostri genitori, quindi non puoi giudicare in modo obiettivo "

Xena si alzò per protestare, ma Saturno la bloccò con un braccio.

" Sentite ragazzi, sapete che io sono un tipo calmo e riflessivo e il mio giudizio è obiettivo...papà Harry ha detto delle parole davvero cattive.
Io non c'ero in passato, ma so che papà Louis ha commesso degli sbagli...beh, questa volta non ha fatto nulla.
Non è stata colpa sua se Cupido è stato colpito da nonno Giove..."

Il bimbo, sentendosi chiamato in causa, venne avanti e disse triste :

" Me io no volere che papà di me io litigare "

Louis sorrise, accarezzò le ali del figlio e sussurrò a bassa voce:

" Non è facile per me lasciare Harry, perché lo amo ancora tantissimo. Non ho detto che non tornerò più a casa, ho solo bisogno di stare un po' da solo, per pensare e riflettere. Starò da mia madre Giunone, dato che fortunatamente Giove non è lì "

Dopo aver pronunciato queste parole, si alzò e bació tutti i suoi figli.

" Io papà vengo con te " esclamò Xena.

" Anche io " le fece eco Xandros.

" No, per favore " scosse la testa Louis " papà Harry ha bisogno di voi..."

" Starò io con lui " intervenne Saturno " e lo aiuterò con Maia, Cupido e Iris, non preoccuparti "

Louis sorrise riconoscente e si avviò con i due gemelli verso la casa della madre.

Saturno prese Maia in braccio e si diresse alla propria abitazione con Cupido e Iris.

Aurelio e Anna rimasero a parlare ancora un po' con Fobos, Deimos e Armonia, ma si respirava talmente tanta tristezza che tutti alla fine preferirono tornare alle loro case.

Crono ( Saga di Cupido libro 17 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora