36. Saturno

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Qualche giorno dopo, Saturno stava tornando a casa dopo essere stato da Chirone, quando incrociò, lungo la strada, Erebo, il dio della notte.

Saturno si scansò subito, come facevano tutti quando vedevano la divinità e proseguì il proprio percorso.

Erebo, però, inciampò nella lunga tunica nera che lo copriva da capo a piedi e cadde a terra emettendo un lamento.

Si era distratto nel guardare Saturno ed era caduto come un cretino.

Stava cercando di mettersi in piedi, quando un braccio lo aiutò.

Non appena si accorse di avere accanto a sè il bellissimo dio delle stelle, si tirò maggiormente il cappuccio sulla testa, per non farsi vedere.

Saturno, però, spinto dalla curiosità, fece una cosa che non si sarebbe mai aspettato di fare, allungò una mano e tolse il cappuccio al dio della notte.

Quello che vide lo lasciò senza fiato...

Erebo, la divinità che tutti credevano brutta e deforme, era in realtà un ragazzo bellissimo.

Pelle candida come la luna, occhi neri come la pece e bellissimi capelli corvini che gli circondavano il volto.

" Io sono Saturno..." balbettò il ragazzo biondo.

" Lo so " sussurrò Erebo " tutti sanno chi sei, sei il dio più bello dell'Olimpo "

" No...io...tu sei la creatura più bella che abbia mai visto..." ribattè Saturno.

Erebo scosse la testa triste, si rimise il cappuccio in testa e, prima di incamminarsi nuovamente lungo la strada, disse:

" Credevo che tu fossi diverso...da lontano ti guardavo e pensavo avessi un cuore buono, invece non fai altro che prendermi in giro come tutti.
Io sono orribile, un mostro, una creatura da evitare..."

Detto questo si avviò, ma un braccio lo bloccò.

" Io non ho molta esperienza, ma...ma mi piacerebbe uscire una volta con te, quando vuoi...se vuoi....per esempio stasera ti va?" chiese Saturno.

Erebo si tolse il cappuccio, spalancò gli occhi e sorrise timidamente.

" Io...mi piacerebbe molto " balbettò.

Saturno annuì con un enorme sorriso e farfugliò:

" Ci vediamo qui alle otto?"

" Alle otto " confermò Erebo.

" Alle otto " riconfermò Saturno.

I due ragazzi si sorrisero ancora una volta, poi si avviarono per le rispettive strade.

A Saturno sembrava di camminare sulle nuvole e non si accorse nemmeno che, mentre camminava, perdeva lungo la strada, foglio dopo foglio, i suoi progetti sulle stelle.

Ah, l'amore.....

Ciao a tutti, mancano cinque capitoli alla fine della storia❤️
In questi ultimi capitoli conoscerete nuovi personaggi, che poi saranno presenti nell'ultimo capitolo della Saga, che pubblicherò più avanti.
Baci piccicati a tutti❤️❤️❤️❤️❤️

Crono ( Saga di Cupido libro 17 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora