"Non vedo perché quest'informazione dovrebbe necessariamente venire fuori." Riflette a voce alta Veronica, lanciandomi uno sguardo eloquente.
"Perché è difficile tenere nascosto qualcosa di questo genere durate un processo." Ribatto, guardandola con un'aria circospetta, quasi come se riuscissi a intuire ciò che le sta passando per la testa.
"Si ma, voglio dire, se tu non me lo chiedessi all'udienza...io terrei la bocca chiusa." Asserisce in tono fermo, come se stesse per chiudere un affare.
"Non funziona proprio così." Ribatto prontamente, scuotendo la testa. "Se non sarò io a chiedertelo, lo farà il procuratore. In ogni caso, la verità verrà a galla."
"Non se dico una piccola bugia." Controbatte, lasciandomi letteralmente a bocca aperta. "In fondo, sono convinta che Ian sia innocente. Perciò, cosa sarà mai una piccola bugia se serve per scagionarlo?"
"Saresti accusata di spergiuro." La informo, scuotendo la testa ancora una volta, però decisamente con più disappunto di prima. "E io non posso permettertelo. Danneggeresti Ian, te stessa, me e l'intero procedimento."L'espressione di Veronica denota che i miei ammonimenti non stiano avendo alcun effetto su di lei. Questa donna è ormai decisa a mettersi in una brutta luce pur di salvare Ian, e io, dal canto mio, non posso fare a meno di chiedermi se sia stato lui ad averla plagiata in maniera tale da renderla così malleabile per la sua causa...oppure è proprio lei ad aver perso il lume della ragione.
E benché io sia consapevole che ella abbia alle spalle un trascorso un po' come quello di Ian, e quindi di essere da sempre predestinata ad avere il controllo su ogni cosa che la circonda...in questo momento la vedo come un semplice burattino nelle mani dell'uomo che io, come lei, difenderei a spada tratta, ma che oramai è chiaro mi stia nascondendo il mondo.
Forse, in fondo in fondo, anche io mi sto trasformando in un burattino.
Questo pensiero mi infastidisce più di ogni altra cosa, un po' perché colpisce in modo diretto il mio orgoglio... ma anche perché implica l'avere un'idea terribilmente negativa di Ian. Non posso cambiare le mie convinzioni su di lui in una manciata di secondi... per qualche ragione strana, mi sento troppo in colpa a guardarlo da una prospettiva diversa.
Perciò, improvvisamente, cambio rotta e lascio in sospeso i fatti che riguardano quella fatidica notte. D'altronde, mio malgrado, dovrò prendere il toro per le corna e parlarne direttamente con lui...nella speranza di poter, finalmente, fargli capire che non rappresento una minaccia. Mi merito di scoprire la verità dalla sua bocca, e non da altre persone .
Veronica non si fa alcun problema nel parlare di lui, seppur ogni piccolo legame tra si loro sia ormai svanito da qualche mese. Inoltre, scorgo in lei un'immensa gratitudine nei suoi confronti, oltre che un'innegabile attrazione. E ciò mi destabilizza ulteriormente perché, ancora una volta, mi ritrovo a pensare che forse sia stato proprio Ian a manipolarla affinché si batta per lui, a discapito di ogni conseguenza.
Ma, quasi come se mi stesse leggendo nella mente, la donna smentisce ogni mia supposizione e mi spiega con calma la loro "storia". Così, vengo a scoprire anche molti eventi della sua vita privata, come il fatto che suo padre, una volta trovatosi con l'acqua alla gola, ha deciso di vendere la sua catena di aziende farmaceutiche, senza curarsi e prendere minimamente in considerazione la sua capacità di risanare le finanze della loro attività. Non si è mai fidato di lei e non avrebbe mai lasciato il suo impero, ormai in netto declino,tra le sue mani. Ma, per fortuna, così come lei stessa afferma, l'intera attività, un paio di anni fa, è stata comprata da Ian che, a differenza di suo padre, ha giocato d'astuzia e ha puntato sul fatto che lei sapesse bene come funzionava ogni cosa dentro quel campo, mettendola a capo dell'intera catena e lasciandole il pieno controllo decisionale.
A questo punto, mi viene spontaneo chiedermi se non abbia ritenuto che fosse quasi un dovere mettersi totalmente alla sua mercé, e, quindi, andare a letto con lui ogni volta che egli ha schioccato le dita e, soprattutto, fornirgli l'alibi perfetto. Ma, anche questa volta, vengo immediatamente smentita. La donna sostiene con fermezza che l'unico motivo per cui abbia accettato di avere un qualcosa, che difficilmente si può definire come una "relazione", è il fatto che ha sempre nutrito una particolare attrazione per Ian.
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Baci dal sapore del sangue || Ian Somerhalder
RomanceSulla testa di Ian Roberts pendono ben due accuse di omicidio e quasi tutti intorno a sé sembrano concordare sul fatto che il suo profilo coincida perfettamente con quello di un sanguinario assassino che la polizia sta cercando disperatamente di inc...