"Pensavo di vederci lucidamente anche prima." Mi difendo, pur sapendo che il suo non sia un attacco mirato, bensì una semplice constatazione.
"Ma dimmi, dov'è finita la tua convinzione che ogni imputato sia innocente fino a prova contraria? Non scordiamoci che non abbiamo ancora alcuna prova diretta del fatto che Ian abbia mai incontrato le vittime." Mi ricorda, camminando lentamente in direzione della macchina.
"Lo so, è solo che ci sono un sacco di cose che non quadrano..." Affermo, rilasciando una risata quasi isterica. "Onestamente mi sento esausta, non riesco più a mettere a fuoco le nostre priorità. Ho bisogno di una pausa."Le parole mi scivolano via dalla bocca ancor prima di rendermi conto che, in realtà, sto ammettendo di aver perso ogni briciolo di imparzialità.
In più, non ho la più pallida idea del perché io abbia tirato fuori la necessità di prendermi una pausa. Fino ad ora non ho mai preso seriamente in considerazione l'idea di allontanarmi, seppur momentaneamente, da questo caso. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che sia stato il mio subconscio ad indurmi a buttarla fuori tutto d'un fiato."Credo che sia una buona idea." Afferma Ryan, quando ormai ci ritroviamo nuovamente in macchina, dopo un paio di minuti di silenzio. "C'è ancora una settimana prima di doverci presentare di fronte al giudice. Potresti usarla per tornare a New York e passarla con la tua famiglia...insomma, rilassarti, staccare un attimo."
"E tu? Jason ed Emily ormai sono tornati a New York, resteresti da solo." Rispondo prontamente, aggrottando la fronte.
"Ehi, è solo questione di una settimana." Mi rassicura, dandomi una leggera pacca sulla gamba. "Io continuerò ad occuparmi del caso. Ho intenzione di assumere un detective privato per frugare un po' nella vita delle vittime e, alla luce delle ultime scoperte, in quella di Ian."
"Mi terrai aggiornata?" Gli chiedo, cominciando già a fantasticare sul mio ritorno nella mia amata New York.
"Certamente." Ribatte egli, sorridendo ampiamente, per poi tirare fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni. "Controllo i voli per domani."
"Perché ho l'impressione che tu mi voglia lontano da qui il prima possibile?" Gli chiedo retoricamente, ridacchiando piano.
"Perché è così." Risponde senza tanti giri di parole, analizzando attentamente lo schermo del cellulare.Approfittandomi della sua momentanea disattenzione, lancio qualche sguardo sbrigativo nella sua direzione, per poi ritornare a guardare la strada di fronte a me.
Segretamente, non posso fare a meno di chiedermi cosa sia cambiato tra di noi...anzi, cosa sia cambiato nel mio modo di vederlo. Lo trovo ancora incredibilmente intelligente ed attraente. E, forse, ancora più di prima. Ma quel desiderio di rappresentare qualcosa di più di per lui è andato scemando, sparendo del tutto.Avrei potuto usare questo tempo passato insieme per cercare di perseverare laddove, un anno fa, ho fallito. Ma non sento più il bisogno di essere diversa dalle altre donne, per lui.
E mi chiedo se, in qualche modo, questo non sia avvenuto anche "grazie" a Ian, che è riuscito a monopolizzare la mia completa attenzione, senza che io mi rendessi conto."Il primo volo è alle sette del mattino. Direi che sia perfetto." Afferma Ryan con convinzione, rimettendo il telefono nella tasca.
"Cosa? No, sarà impossibile arrivare all'aeroporto in tempo." Rispondo prontamente.
"Ops, ormai l'ho prenotato." Asserisce con nonchalance. "E mi assicurerò personalmente che tu arrivi puntuale."
Scuotendo la testa, mi arrendo senza fare più alcuna storia, sapendo fin troppo bene che la sua testardaggine sia da sempre imbattibile. E inoltre, devo ammettere che questa volta il suo impuntarsi senza volerne sentir ragioni gioca a mio favore: finalmente, potrò prendere le distanze da questa situazione ormai nociva per me.Una volta rimasta da sola, decido di informare la mia famiglia del mio imminente ritorno, per poi passare il resto della giornata a cercare una marea di regali, essendo ben consapevole di dovermi far perdonare per aver lasciato passare giorni e giorni senza farmi minimamente sentire.
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Baci dal sapore del sangue || Ian Somerhalder
RomanceSulla testa di Ian Roberts pendono ben due accuse di omicidio e quasi tutti intorno a sé sembrano concordare sul fatto che il suo profilo coincida perfettamente con quello di un sanguinario assassino che la polizia sta cercando disperatamente di inc...