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Voltandomi istintivamente nella direzione di Ian, resto a guardare stupefatta come una donna, che credo abbia la sua età, cammina lentamente nella sua direzione, mentre egli si affretta a chiudere lo sportello della Rolls-Royce con una forza tale da farmi sussultare.

Ritornando in me dopo questo piccolo spavento, prendo ad analizzare la donna senza alcuna vergogna e senza però tralasciare gli sguardi che i due si scambiano. Sembrano letteralmente due leoni pronti a sbranarsi.

Quella che ormai capisco sia Ariel, l'ex moglie di Ian, supera ogni mia aspettativa con la sua figura imponente. Nella mia testa, dopo il suo racconto, mi sono costruita un'immagine di lei che ora devo ammettere, seppur con un pizzico di gelosia, non ha mai reso giustizia alla sua incredibile bellezza.
Invece della solita biondina con la pelle estremamente abbronzata e i modi di fare un po' troppo civettuoli per i miei gusti, mi trovo davanti una persona che non riflette affatto l'ideale di donna che ho sempre pensato Ian avesse. Ariel con i suoi capelli neri quasi quanto il carbone e la pelle bianca simile alla porcellana, lo sta affrontando con tutta la sfrontatezza di chi conosce bene i difetti del suo nemico, dimostrandosi poco predisposta alle civetterie. Ma forse, tralasciando il suo fisico snello e il suo tubino beige che evidenzia i suoi tanti punti di forza, la cosa che la rende estremamente speciale è il suo portamento fiero e la sua completa fiducia in se stessa, che traspare persino nel modo in cui sorride di fronte all'evidente, anche se temporaneo, nervosismo di Ian.

"Pensavo saresti stato un po' più contento di vedermi." Afferma la donna in maniera puramente sarcastica.
"Farei volentieri a meno della tua presenza, ma questo tu lo sai già." Ribatte Ian, ricomponendosi piuttosto in fretta. "Allora, vuoi dirmi cosa cazzo ci fai qui?"
"Oh, pensavo fosse nel tuo interesse sapere che il procuratore mi ha contattata, chiedendomi di testimoniare al processo...contro di te." Gli risponde, facendosi affiorare un sorriso semplicemente smagliante. "Ovviamente ho accettato."

Non so perché io me ne stia ancora qui, impallata, ad osservarli mentre si sfidano con lo sguardo, senza curarsi di niente di ciò che li circonda.
Credo, sinceramente, che non abbiano nemmeno notato la mia presenza, giacché nessuno dei due ha mai lanciato uno sguardo, seppur fugace, nella mia direzione. E io vorrei davvero convincere le mie gambe a proseguire l'avanzata verso l'entrata dell'edificio, ma qualcosa mi tiene come intrappolata, impedendomi di riuscire nel mio intento. Non so esattamente di cosa si tratti, ma ho la vaga impressione che abbia a che fare con la sensazione di inferiorità che mi provoca la vista di quella donna dall'aspetto semplicemente meraviglioso.

"Quindi, forse ti conviene iniziare a trattarmi con più gentilezza se non vuoi che io ti rovini durante il processo." Prosegue Ariel, in tono di scherno.
"Sei libera di dire quello che vuoi, non mi interessa." Risponde allo stesso modo il suo interlocutore, senza lasciarsi intimidire minimamente dalle sue minacce.

L'unica cosa che riesce, finalmente, a farmi entrare in testa il fatto che io sia di troppo in questo incontro, è il campanellino d'allarme che inizia a suonare incessantemente nella mia testa e che mi obbliga a precipitarmi in casa, lasciando i due a continuare il loro scontro.
E la prima cosa che faccio, quando oltrepasso la soglia del silenzioso appartamento, è chiamare Ryan in modo da metterlo al corrente su questa strana visita, esortandolo, allo stesso tempo, affinché cerchi di scoprire quanto prima cos'è che potrebbe "rovinare" Ian in aula.

Dopodiché, appurando che l'uragano Debby stia ancora dormendo, me ne approfitto della pace che regna in casa per immergermi nello studio di casi legali passati, le cui sentenze potrebbero tornarci utili durante il processo.
E così facendo, la mia giornata si trascina lentamente... ma in maniera proficua, poiché la mia mente risulta abbastanza impegnata da non poter rimuginare troppo su come sia andato a finire l'incontro tra Ian e Ariel.

Baci dal sapore del sangue || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora