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Mark
Mi è tornato in mente quel giorno in ospedale, quando Kalun si era impossessato del corpo di Ben e aveva manipolato la mente di Angel.
Aveva minacciato di ucciderla col pugnale d'argento e Ben mi sembrò troppo naturale in quel ruolo.
Mi acciglio, non voglio credere che Ben c'entri qualcosa con Kalun, ma il suo comportamento mi fa pensare che gli abbia concesso di fargli usare il suo corpo volontariamente ed Angel è molto più esposta al pericolo, più di quanto crediamo.
«A cosa pensi?» Angel mi accarezza una guancia e mi distoglie da quel pensiero, la guardo serio, i suoi occhi brillano e mi rassereno, non posso rivelargli adesso ciò che penso, sorrido sentendo ancora quella strana sensazione allo stomaco che mi provoca soltanto lei e non penso più ad altro che a lei.
La bacio dolcemente, lei si morde il labbro e sorride felice, leggo nei suoi occhi quanto il suo amore sia immenso, ha un sorriso bellissimo ed innocente che le illumina il viso e sospiro arreso al suo fascino.
«Vuoi restare qui a poltrire fino a domani?» Ridacchio sommessamente, lei annuisce lentamente e sorride arrossendo un pò, abbassa lo sguardo sul mio petto e accarezza lentamente la mia pelle, provocandomi brividi piacevoli.
«Magari fino a domani no.» Fa una smorfia buffa e la sua mano scende piano sul mio fianco.
«Ma voglio godermi, fino in fondo, tutto il tempo che resterai con me.» Alza un sopracciglio, mordendosi il labbro in modo provocante, mentre la sua mano arriva sul mio sedere e stringe piano, facendomi ridere divertito.
«Mh! Non male come idea.» Divento serio mentre il cuore ricomincia la sua corsa e mi fiondo a baciarla con passione.
La sento dentro in modo viscerale, mentre continuiamo a baciarci e ad accarezzarci a vicenda, la guardo sorpreso e ad un tratto mi sento in conflitto coi miei sentimenti.
Ho pianto dopo aver fatto l'amore con lei, mi sono reso conto di quanto sia entrata dentro di me in modo profondo e in poco tempo.
Non credevo fosse possibile una cosa del genere, provare ancora dei sentimenti così forti per un'altra donna, ma diversi, molto più intensi e travolgenti, questo mi fa sentire in colpa nei confronti di Julie, la paura s'insinua tra i battiti e mi frena di colpo.
Non sono del tutto pronto a lasciarla andare, ad aprirmi completamente con Angel e a questi sentimenti ingestibili, ho paura di dimenticarla e dimenticare l'amore che ci univa.
Esito e abbasso lo sguardo intristito per non essere del tutto sincero, lei si acciglia, ha capito che sto pensando ad altro e si sta chiedendo cosa mi turba, continuando a scrutarmi negli occhi per scoprirlo, ma non chiede niente, mi abbraccia senza dire una parola, questo gesto mi stupisce e mi rincuora.
La stringo a me e le sono grato per la sua discrezione, sento il suo cuore che batte forte quanto il mio e chiudo gli occhi, voglio imprimere nella testa queste sensazioni che riesce a scaturire in un uomo indurito nel tempo, un guerriero dall'armatura impenetrabile e indistruttibile come me.
La sento sospirare e si stacca dall'abbraccio, mi guarda con un sorriso affettuoso e mi accarezza una guancia, i muri si sgretolano in me.
«Non voglio costrigerti a parlare, quando ti sentirai pronto, sarò qui ad ascoltarti.» La sua dolcezza mi fa emozionare, tanto da farmi sorridere compiaciuto, solo Julie riusciva a farlo, la bacio con ammirazione per ringraziarla ancora, silenziosamente, per la sua comprensione.
La stringo ancora, ho bisogno di sentire il contatto della sua pelle morbida sulla mia, mi bacia il collo e scatena ancora una volta quel solleticare impetuoso nel mio stomaco.
Non voglio lasciarla, non voglio che si allontani da me e questo desiderio di amarla mi strappa via ogni sicurezza di riuscire a proteggerla.
«Stai bene?» Mi accarezza ancora la guancia, annuisco pensieroso, senza parlare e vorrei che mi leggesse la mente, sarebbe più facile farle sapere cosa penso e non sarei costretto a tenere questi tormenti nascosti, abbassa lo sguardo e si estranea pensierosa.
«Grazie.» Le sussurro all'orecchio e le bacio una guancia, stringendola di nuovo, si sposta indietro e mi guarda con un sorrisetto divertito.
«Ti va di mangiare qualcosa?» Rido di gusto, guardandola con tenerezza, questa donna è fantastica per ciò che sta facendo, vuole distrarmi dai miei conflitti interni e ci sta riuscendo benissimo.
«Perchè no?» Il suo viso s'illumina e sorride in modo dolce, si alza velocemente dal letto e ammiro il suo corpo perfetto con un sorrisetto da cretino, stampato in volto.
«Sai, me la cavo abbastanza bene in cucina!» Sorride orgogliosa, esce in fretta dalla camera e, dopo poco tempo torna, infilandosi la mia maglia, un gesto che mi fa sentire amato e desiderato, più di quanto io meriti.
«Che c'è?» Ride divertita, sorrido incantato a guardarla, con questa espressione da imbecille, mentre piega le maniche fino ai polsi, troppo lunghe per lei.
«Niente, mi piace guardarti.» Sposta i capelli di lato con un gesto veloce, abbassa leggermente indietro la testa e con entrambe le mani li raccoglie  e li lega in una coda alta, sono proprio fottuto e la adoro.
Mi lascia solo e va in cucina, mi sdraio di schiena e fisso il soffitto, penso a come mi sono ridotto negli anni e a come Angel è riuscita a stravolgermi completamente, con la sua dolcezza, la sua ingenuità, per certi versi, e forza d'animo, sorrido e abbasso lo sguardo, non credevo di arrivare a vivere una situazione così strana, perfino per me, con una donna che non è quella che mi porto dentro da sempre.
Il mio pensiero mi porta ancora una volta a Julie e m'intristisco, sento che in qualche modo l'ho tradita, ho infranto la mia promessa d'amore, la promessa di non amare più nessuna come amavo lei.
Continuo a pensare a Julie, ai suoi sorrisi e alla sua bontà d'animo, era una bellissima persona ed era riuscita a conquistarmi facilmente, come nessun'altra.
Rimango a letto, mentre sento dei rumori di pentole provenire dall'altra stanza e sorrido divertito, sicuramente Angel si sta dando da fare per mettere in risalto le sue doti da cuoca, ma il mio pensiero torna insistentemente indietro da Julie, lentamente i miei occhi si appesantiscono, cerco di resistere, ma cado in un sonno profondo.

Oltre la mente [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora