«Allora, hai eseguito tutti gli esercizi?» Mi chiede Lucy e mi sorride impaziente, in attesa di sapere se ho battuto la fiacca.
«Sì, certo.» Sono determinata a raggiungere i miei obiettivi.
«Ho anche nuotato.» Dico con aria sognante, ripensando a Mark e a come mi sono sentita mentre ero con lui.
Il mio cuore accelera all'improvviso, stringo l'asciugamano tra le mani, ricordo il suo gesto, la mia mano sul suo petto possente, sento un calore salire lento al viso, mentre ho il respiro corto e sorrido leggermente.
«Angie, ti prenderai un raffreddore se non ti asciughi subito i capelli!» Lucy mi riporta alla realtà.
«Ehm... Sì... » Farfuglio e la sua immagine ancora mi fa sognare.
«Ma che ti prende? Stai male?» Mi si para davanti e vedo l'espressione preoccupata sul suo viso, riacquisto lucidità e pongo fine all'atteggiamento della ragazzina rincretinita.
«No tranquilla, sto bene.» Deglutisco piano e mi schiarisco la voce, avvolgo i capelli nell'asciugamano e torno in bagno per asciugarli.
«Mark... » Sussurro e sorrido davanti allo specchio, mi mordo il labbro e mi guardo indietro per vedere se Lucy è in camera o lì con me, ma sono sola e sorrido ancora come un ebete.
"Mi piace pronunciare il suo nome." Sorrido, sorrido di più e osservo il rossore caldo sulle mie guance.
Asciugo bene i capelli e li raccolgo in una coda alta, mi sento bene, ho il respiro un pò affannato e una leggera tachicardia, ma non dipende dallo sforzo.
«Tu hai qualcosa di strano bella mia! Hai quest'aria... » Mi indica il viso disegnando un cerchio immaginario intorno ad esso e sorrido allegra.
«Salve.» Ben entra all'improvviso.
«Oh, eccolo il motivo!» Borbotta divertita, mi fa l'occhiolino ed esce dalla camera.
"Perché è così attraente oggi?" Rimango senza fiato.
«Ciao.» Lo guardo, lo scruto dalla testa ai piedi, quando il mio sguardo incontra il suo, mi rapisce dentro e non capisco più nulla, mi sorride e i miei pensieri svaniscono tutti.
«Ciao amore.» Si avvicina e mi bacia, non resisto, anzi mi trasporta in modo automatico, la mia mano arriva tra i suoi capelli, lo avvicino di più a me, mentre mi abbraccia e mi accarezza la schiena.
«Ti sono mancato, a quanto pare!» Fa un ghigno divertito e lo fisso, mi attrae troppo, ma non sento altro.
«Come mai sei qui?» Sono tranquilla e gli sorrido.
«Sono passato a trovare mia moglie, cosa c'è di strano?» Tocca i miei vestiti che sono sparsi sul letto, poi mi guarda e ha un sorrisetto strafottente.
«Niente. Mi fa piacere.» Cos'ho detto?
Non riesco a non guardarlo, ha qualcosa che mi fa rivolgere l'attenzione e lo sguardo solo a lui, è diverso, più sicuro di se, tenebroso. All'improvviso s'irrigidisce, il suo sorrisetto sparisce e sposta lo sguardo attento, da sinistra a destra.
«Ho parlato con i dottori. Dicono che stai abbastanza bene e potrebbero dimetterti anche domani.» Il suo sguardo è serio, torbido, mi fissa e giocherella con qualcosa tra le dita, non riesco a staccargli gli occhi di dosso.
«È una buona notizia. Infatti mi sento bene.» Dico spontaneamente.
«Vuoi tornare a casa Angel?» Mi gira intorno, la sua voce è seducente, si ferma dietro di me, mi bacia il collo, mentre le sue mani mi accarezzano i fianchi.
«Dimmi che vuoi tornare da me.» Sussurra al mio orecchio e mi stringe un fianco.
«Sì, voglio tornare da te.» Le parole escono da sole dalla mia bocca.
«Brava piccola.» Mi bacia il collo, ridacchia vicino al mio orecchio e torna lentamente davanti a me, non mi muovo, anche se lo vorrei.
Sposta lo sguardo, alza un sopracciglio e fa un sorrisetto soddisfatto, poi si avvicina e mi bacia lentamente.
«A domani piccola.» Ride e se ne va, lasciandomi con una strana sensazione, come se qualcosa mi avesse immobilizzata e poi rilasciata.
«Uscire domani... » Dico a bassa voce camminando verso il letto e mi siedo pensierosa.
«Mark... » Sussurro, vorrei tanto che fosse qui.
«Ce l'avessi io un bocconcino così come marito... Uh!» Lucy torna come un fulmine, mi sorride divertita e fa sorridere anche me.
«Che hai tesoro?» Si siede vicino a me e la guardo.
«Potrei uscire domani.» Dico, ma il mio tono è triste.
«E non sei contenta?» Sorrido lievemente.
«Sì, io... » Abbasso la testa e mi guardo le mani.
"Non vedrò più Mark?" La cosa mi preoccupa e non sarà l'unico a mancarmi.
"Non voglio andarmene da qui, mi mancherebbe troppo!" Sono convinta che non rivedrei nessuna delle persone alle quali sono affezionata.
«Fossi in te, non vedrei l'ora di andarmene da qui!» Si alza, va verso il comodino e prende il suo telefonino.
«Non sono pronta.» Dico accigliata, alzando lo sguardo su di lei, mi guarda perplessa e posa il telefonino.
«Ormai stai abbastanza bene, non hai più così tanto bisogno di rimanere qui!» Afferma tranquilla e si siede di nuovo vicina a me.
«Cosa c'è che non va?» Mi chiede amorevole.
«È che io... Mi sono affezionata a te e Mary e... » Rivelo con tristezza.
«Oh tesoro! Anche noi ti vogliamo bene, ma la tua vita è lì fuori, non confinata in un ospedale!» Mi abbraccia e poggio la testa sulla sua spalla.
"Mark non lasciarmi sola!" Penso troppo a lui.
«Non voglio lasciarvi, con voi mi sento a casa.» Mi stringe e mi culla.
«Devi andare. Torna alla vita Angie, hai bisogno di uscire da qui. E poi potresti sempre venire a trovarci o magari potremmo vederci fuori!» Mi scappano le lacrime e la tristezza non si placa, ma ha ragione, tornerò a casa con Ben e andrà tutto bene.
STAI LEGGENDO
Oltre la mente [In Revisione]
FantastikCos'è che spinge una persona ad amare? Ciò che vediamo, tocchiamo, la presenza tangibile di un corpo, il viso, le mani, la pelle... la reale esistenza di un'altra persona che ci sorride e ci sfiora, che ci guarda negli occhi e ci bacia? Non è una...