Mark
Sono così infuriato per quello che ha fatto ad Angel che premo talmente forte sul collo di questo essere immondo che voglio fargli scoppiare la testa, ma lui se la ride e scompare dalle mie mani.
Sento un forte dolore al fianco e mi piego, mi ha colpito alle spalle il bastardo, mi giro velocemente e gli sferro un gancio in pieno volto, non gli do il tempo di riprendere fiato che lo colpisco di nuovo, dal suo labbro e dal naso cola un ripugnante liquido nero, fa un sorriso beffardo e mi colpisce più volte e molto forte allo stomaco, mi piego in ginocchio per il dolore, non riesco a respirare.
«Allora Mark, vuoi arrenderti?» Ride beffardo, girandomi intorno e rigirandosi tra le mani un pugnale nero, lo guardo con sfida, riprendendo fiato, scatto in piedi e mi avvento su di lui, colpendolo ripetutamente allo stomaco e il pugnale cade a terra, indietreggia barcollando e ride fragorosamente.
«Mi arrenderò soltanto quando t'inghiottirà il nulla.» Ringhio, mi sento inferocito come un animale ferito, Angel giace ancora a terra immobile, il sangue mi arriva al cervello e vorrei staccare, al più presto, la testa a questo stronzo malefico.
Avverto una presenza dietro di me che si avvicina velocemente, sicuramente vorrà colpirmi alle spalle, con uno scatto veloce raccolgo il pugnale nero, mi giro e sento il respiro soffocato dalla lama conficcata a fondo nel collo di Ben.
«Questo è per tutto quello che hai fatto ad Angel.» Sussurro adirato al suo orecchio.
Ha gli occhi sbarrati e boccheggia, rigiro il coltello nella ferita e lo sfilo allontanadomi, lui si tiene il collo, inizia a sputare sangue dalla bocca e mi fissa, si dissangua in un attimo.
«Ben!» Grida disperate arrivano dal lato opposto, Dana corre verso di noi mentre Ben crolla a terra senza vita, completamente sporco di sangue.
Mi allontano dal cadavere, stringendo in mano il pugnale, Dana lo raggiunge e piange come un'ossessa sul suo corpo, grida e impreca, mentre cammino verso Kalun che mi fissa con un ghigno perverso stampato in faccia.
«Avanti Mark, fammi vedere cosa sai fare!» Ride e mi sta davvero stancando il suo modo irritante di fare e di ridere.
«Maledetto bastardo, muori!» Dana grida infuriata alle mie spalle, mi giro di scatto e le trafiggo il cuore col pugnale, ha gli occhi sbarrati e il mio sguardo viene attirato dal ciondolo a forma di segno dell'infinito che porta al collo.
«Questo non ti appartiene!» Glielo strappo dal collo, sfilo il pugnale dal suo petto e anche lei cade a terra senza vita, mentre una pozza di sangue si allarga sotto di lei.
Osservo per qualche secondo i due corpi che lentamente si sciolgono come fossero di cera esposta al calore, scuoto lentamente la testa, erano veramente malvagi e svaniscono in una polvere di fumo nera, che dissolve nell'aria.
Mi giro verso Kalun, ma è sparito, una strana sensazione mi fa accapponare la pelle e stringo i pugni, al limite dell'incazzatura.
Mi giro lentamente verso il corpo di Angel, è sospesa in aria e il pugnale d'argento punta dritto al suo cuore, mentre Kalun mi sorride.
Ho il cuore in gola e deglutisco a fatica, questo essere viscido ha proprio intenzione di vedere il mio di lato oscuro.
Il cuore mi batte forte, ho paura per lei, mi vengono in mente tutte le parole brutte che ci siamo detti, non abbiamo avuto modo di chiarire, non le ho detto che ciò che provo è qualcosa di più grande del semplice impazzire e se quel pugnale colpisse Angel, lei sparirebbe per sempre, corpo e anima, non potrei mai perdonarmelo e ne morirei.
«Ti conviene arrenderti Mark o non rivedrai mai più quel bel faccino.» Ride divertito, mentre cerco di pensare come colpirlo e salvare Angel, stringo in una mano il pugnale nero e nell'altra il ciondolo di Angel.
Ci vorrebbe un diversivo per distrarlo, dovrebbe rivolgere l'attenzione altrove e il pugnale cadrebbe, ma purtroppo cadrebbe anche Angel.Marion
Sono sicura che Angel è in pericolo e stavolta voglio seguire Mark, non m'importa delle regole, soprattutto se mia nipote rischia di nuovo la vita.
Il destino deve compiersi, all'inizio ero contraria al pensiero che Angie potesse avere una relazione con un energumeno sfacciato ed insolente, come Mark Chesterfield.
Ma poi ho visto quella luce brillante negli occhi di Angie quando me ne parlava, la stessa che ha negli occhi Mark al solo nominare il suo nome.
Non posso impedire che si amino, lei è la donna che farà tornare alla vita quell'uomo, facendo tornare a battere ancora il suo cuore per il suo amore puro.
Inoltre, loro sono i discendenti dell'Arcangelo Michele, colui che ha difeso la fede in Dio contro le orde di Satana, colui che ha combattuto e sconfitto le forze del male.
Sono legati dal destino, perfino i loro nomi congiunti spiegano quanto sia potente la loro unione: MarkAngel, M = Michele, arkangel = Arcangelo.
Hanno tentato di dividerli e tenteranno ancora di farlo, ma il loro amore vero supererà tutti gli ostacoli, è qualcosa di unico, che va oltre ogni logica, oltre la mente.
Con un pò di fatica sono riuscita ad arrivare alla casa al mare di Mark, forse dovrei rivedere un pò di cose nel teletrasporto, perché sono finita nel salotto.
Mi guardo intorno e alla mia destra vedo Sara svenuta sul divano, affianco a lei c'è un uomo che non conosco, svenuto anche lui.
Mi affretto a soccorrere Sara, le tocco una spalla e si rianima all'istante.
«Marion, che ci fa qui?» Mi chiede stupita e la guardo con gli occhi a due fessure.
«Avevi un compito Sara, ma a quanto pare ti hanno messa fuori uso.» Mi guarda dispiaciuta.
«Lo so Marion, mi dispiace. Mi hanno drogata e non ho potuto tenere d'occhio Angie.» Si alza e si guarda intorno spaesata.
«Ma dove sono gli altri?» Mi chiede ingenuamente, alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa.
«Mark e Angie hanno bisogno di noi, muoviamoci.» La sprono a muoversi, inizia a camminare e nota l'uomo svenuto sul divano.
«Kevin?» Sembra stupita di vederlo lì, la tiro per una mano e la trascino via.
«Ci occuperemo dopo di lui.» Corriamo fuori e ciò che vedo mi strazia il cuore, Angie sospesa in aria e il pugnale d'argento puntato al suo cuore, il principe delle ombre che ride divertito guardando Mark e lui lo sta fulminando con gli occhi.
«Oh mio Dio!» Sara è proprio una sciocca, gridando ha attirato l'attenzione di entrambi gli uomini, il pugnale cade a terra, sparisco e riappaio in tempo per prendere Angie mentre cade, Mark si fionda addosso a Kalun e Sara corre ad aiutarmi.
«Accidenti, sono proprio invecchiata!» Mi lamento dei dolori provocati dalla presa del corpo inerme di mia nipote, Sara arriva e s'inginocchia davanti ad Angie, mentre la tengo sul mio petto e la esamina, è pallida ed ha venature nere sul viso e sul corpo, segno che è sotto l'influenza delle ombre oscure.
«Presto, togli quel ciondolo dal suo collo e dammelo.» Le ordino, annuisce ed esegue, prendo il ciondolo in mano e lo stringo, mi concentro su di esso, la luce s'irradia nella mia mano e il ciondolo si disintegra in polvere nera che si dissolve poco dopo.
Angie riprende colore, ha ancora gli occhi chiusi, ma ricomincia subito a respirare con regolarità, mentre Mark combatte con Kalun, ma con i pugni non riuscirà a sconfiggerlo.
Sara mi guarda e capisce al volo, si guarda intorno e con uno scatto prende il pugnale nero che è caduto a Mark, mentre si buttava addosso a Kalun.
Attende qualche secondo, Mark è girato verso di noi e guarda Angie che si sta riprendendo.
«Prendi!» Grida e lancia qualcosa a Sara che afferra al volo, continua a tenere a bada Kalun coi pugni e Sara mi mostra cos'ha in mano e sorrido.
«Mettilo al collo di Angie, presto!» Esegue velocemente mentre controllo che Kalun non si sia accorto di nulla, ma è questione di secondi e potrebbe cambiare tutto.
Angie si agita tra le mie braccia, si sta riprendendo e spero che lo faccia il più velocemente possibile, Mark non riuscirà a distrarre a lungo Kalun.
«Forza piccola mia, respira!» La mia richiesta disperata le fa aprire gli occhi e si gira a guardarmi.
«Nonna.» Sorride e Sara sorride con lei.
«Parleremo dopo cara, ora dobbiamo aiutare Mark.» La spingo per farla alzare e guarda verso Mark, Sara l'aiuta e poi aiutano anche me ad alzarmi.
«Il pugnale, passagli il pugnale!» Sara raccoglie il pugnale nero, aspettando il momento giusto tintinna sui piedi.
«Mark!» Sara grida attirando la sua attenzione e glielo lancia velocemente, Kalun sparisce da sotto il peso di Mark, prima che possa afferrarlo, intercetta il pugnale e lo conficca nello stomaco di Mark, che rimane immobile col fiato spezzato e guarda Angie spiazzato e poi il pugnale.
Rimango basita e senza parole, non doveva andare così, Sara si copre la bocca disperata e cade in ginocchio piangendo.
«Mark!» Angie grida disperata con tutto il fiato che ha in corpo, mentre lui tenta di tirare via dal suo corpo il pugnale con le mani tremanti e le lacrime agli occhi, continuando a guardare Angie.
D'un tratto Angie cambia espressione, chiude forte le mani a pugno guardando Kalun adirata, il suo ciondolo s'illumina e man mano che cresce l'ira in lei, la luce si diffonde per tutto il suo corpo, il suo vestito diventa bianco e spezza definitivamente l'influenza del male su di lei.
Mark riesce ad estrarre il pugnale, le sorride, il pugnale cade dalle aue mani insanguinate e poco dopo s'accascia a terra anche lui.
Kalun la guarda sbalordito quanto noi, il pugnale d'argento sembra avere vita, levita ed Angie lo prende in mano, mentre si avvicina a Kalun che indietreggia terrorizzato.
Lo immobillizzo col pensiero, ma non so quanto possa funzionare e durare, Angie alza il braccio e con tutta la forza che ha, trafigge il petto di Kalun con un solo colpo secco e lui emana un urlo terribile e terrificante, tanto da farci tappare le orecchie con le mani.
«Io sono la luce che sconfigge l'oscurità!» Angie rigira con un colpo secco il pugnale nel petto di Kalun e lui si scioglie lentamente, diventando anch'esso polvere nera che si dissolve nell'aria.
Il pugnale d'argento cade a terra, la luce di Angie si spegne, lei cade in ginocchio piangendo disperata e si avvicina a Mark tremando.
Abbraccio Sara che piange, mentre guardiamo Angie che prende tra le braccia il suo Mark agonizzante.
«La mia Angel.» Le accarezza il viso guardandola con quella luce negli occhi che soltanto due persone che si amano possono avere.
«Non lasciarmi Mark.» I singhiozzi di Angie fanno piangere anche me e Sara si stringe di più a me.
«Devo... Dirti... Una cosa... Importante.» Mark parla a fatica, si sta indebolendo e si tiene la mano sulla ferita.
«Non parlare, me lo dirai quando starai bene, ok?» Angie continua a piangere, e gli bacia la testa.
«Guardami, Angel.» Le ordina dolcemente, mentre le lacrime gli bagnano il viso.
«Ti prego, Mark.» Lei lo esorta a non sforzarsi a parlare, lui le prende la mano e se la porta sul cuore.
«Ti amo, Angel. Ti amo dal nostro primo sguardo, tu sei questo cuore che batte impazzito. Io ti amo davvero Angel Madison.» Si sforza di sorridere, lei lo bacia ripetutamente e dolcemente, mentre continua a piangere.
«Ti amo anch'io Mark Chesterfield. Per sempre.» Si guardano intensamente, lei lo bacia ancora e lui chiude gli occhi, è una scena straziante che mi stringe il cuore.
«Mark.» Angie smette di piangere e lo guarda perplessa, si gira verso di noi terrorizzata e corriamo da lei.
«Mark.» Lo chiama ancora, Sara la prende per spalle e la fa alzare a forza, mi avvicino a lui e poggio la mano sulla sua fronte, lei comincia ad urlare disperata.
«Non lasciarmi, Mark!» Angie grida talmente forte che sembra impazzita, tanto da farmi deconcentrare per un momento, mentre Sara la stringe a se.
«Non fare così Angie, ti prego.» Sara piange con lei e tenta di calmarla, ma invano.
«No, Mark!» Lei non sente ragioni, continua a gridare e lo sento forte il suo dolore, mentre Sara cerca di tenerla e consolarla.
Aiuto come posso quest'uomo immobile, un uomo che ha affrontato l'oscurità a mani nude per amore di una donna, un guerriero che ha combattuto e vinto il buio, tornando carne e sangue per la sua luce.

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Oltre la mente [In Revisione]
FantasíaCos'è che spinge una persona ad amare? Ciò che vediamo, tocchiamo, la presenza tangibile di un corpo, il viso, le mani, la pelle... la reale esistenza di un'altra persona che ci sorride e ci sfiora, che ci guarda negli occhi e ci bacia? Non è una...